Nel primo semestre di quest’anno si è registrato un aumento dei consumi pari al 17, 3 per cento, rispetto ai consumi dello stesso periodo dell’anno precedente
di Gianluca Sonnino
Secondo l’anteprima del rapporto ‘Bio in cifre 2014’, elaborato dal Sinab, Sistema d’Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica e da Ismea e reso noto dal Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, nel primo semestre di quest’anno, i consume sono aumentati del 17,3 per cento rispetto al 2013.
Secondo lo studio, infatti, i consumi nel mercato italiano del biologico sono notevolmente cresciuti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta, addirittura, dell’aumento di consumi nel comparto più elevato dal 2002.
Le uova risultano essere il prodotto bio più acquistato, con un’incidenza del 9,5 per cento sulla spesa totale.
Gli operatori del settore biologico, al 31 dicembre 2013, risultano essere 52.383, con un aumento complessivo del 5,4 per cento rispetto al 2012.
I produttori esclusivi sono 41.513; 6.154 i preparatori esclusivi (comprese le aziende che effettuano attività di vendita al dettaglio); 4.456 che effettuano sia attività di produzione che di preparazione; 260 operatori che effettuano attività di importazione.
È in aumento rispetto al 2012 anche la superficie coltivata secondo il metodo biologico, che al 31 dicembre 2013 risulta pari a 1.317.177 ettari (circa il 10 per cento del totale della superficie coltivata nazionale) con un aumento complessivo annuale del 12,8 per cento.
I principali orientamenti produttivi sono i pascoli, il foraggio e i cereali. Segue, in ordine di estensione, la superficie investita ad olivicoltura.
Per le produzioni animali, distinte sulla base delle principali specie allevate, i dati evidenziano rispetto allo scorso anno un aumento consistente, in particolare per gli equini (+38,7 per cento del numero di capi, che tuttavia registrano in termini assoluti valori naturalmente contenuti) e per la categoria “altri animali” (+31,4 per cento del numero di capi), nella quale rientrano ad esempio i conigli.
Insomma, sembra che siamo proprio leader in Europa nel settore bio e il trend positivo di crescita del comparto sotto il profilo produttivo e dei consumi ne è la conferma.
Parliamo di un settore che vale 3 miliardi di euro nel nostro Paese e che riguarda oltre il 10 per cento della superficie agricola nazionale. Durante il semestre italiano di Presidenza dell’Ue, il Ministero lavorerà sulla riforma della normativa europea sul biologico, sulla quale già nel primo Consiglio dei Ministri dell’agricoltura a Bruxelles si è aperto un positivo dibattito.
Il quadro del bio delineato dal Sinab sembra essere positivo e incoraggiante, soprattutto per quella parte di agricoltura ‘green’.
La sostenibilità, insomma, premia: mentre il trend dei consumi alimentari decresce, la domanda del bio risulta in totale controtendenza. Puntare su prodotti eco, innovare i processi produttivi in chiave sostenibile, potrebbero essere, quindi, i fattori di successo della nostra agricoltura.