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Bonus fiscale per l’acquisto di mobili

Il cosiddetto bonus mobili, insieme all’ecobonus, al bonus ristrutturazioni e al sisma bonus, rientra tra le agevolazioni fiscali previste per la casa prorogate per l’intero 2018...

di Federconsumatori

Bonus fiscale per l’acquisto di mobili: modalità di fruizione e spese detraibili

 

di  Federconsumatori

Il cosiddetto “bonus mobili”, insieme all’ecobonus, al bonus ristrutturazioni e al sisma bonus, rientra tra le agevolazioni fiscali previste per la casa prorogate per l’intero 2018 dall’ultima Legge di Bilancio.
La nuova legge ha inoltre eliminato il bonus mobili giovani coppie e ha introdotto il bonus verde. Ciascuna agevolazione prevede diversi requisiti di rimborso e fruizione, consultabili sul sito dell’Agenzia delle Entrate o sulla specifica guida pubblicata dall’Agenzia stessa.
Il bonus mobili, che prevede la detrazione del 50% delle spese fino a 10.000 euro, è strettamente collegato al bonus ristrutturazione (detrazione Irpef del 50% per lavori edili), poiché la detrazione è riservata a chi, contestualmente alla ristrutturazione dell’immobile, abbia acquistato arredi, grandi elettrodomestici e/o mobili da incasso.
L’agevolazione non copre le spese per porte, pavimenti (parquet), tende o tendaggi e gli elettrodomestici acquistati devono essere di classe A+ o superiore, con un’unica eccezione per i forni, che devono essere minimo di classe A.

Le spese di ristrutturazione devono essere precedenti rispetto a quelle per l’arredo e nell’importo possono essere considerati anche i costi di trasporto e montaggio dei beni acquistati. Per usufruire dell’agevolazione il richiedente deve dimostrare che l’acquisto degli arredi sia connesso all’esecuzione dei lavori di ristrutturazione tramite fatture e ricevute fiscali intestate a suo nome e deve aver effettuato i pagamenti tramite bonifico parlante (bancario o postale ordinario) oppure tramite carte di credito o di debito.
La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Unico per persone fisiche) e dividendo in 10 quote di pari importo il rimborso totale spettante.
Ogni quota deve essere quindi riportata nella dichiarazione dei redditi di ogni anno a partire dall’anno successivo a quello in cui siano state sostenute le spese: ciò significa che nel 730 o Unico del 2019 si includerà la prima quota da detrarre per le spese sostenute nel 2018

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