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Carne mia, l’ultimo romanzo di Roberto Alajmo

"Carne mia" l'ultimo libro di Roberto Alajmo, racconta una vicenda ambientata negli anni Novanta al Borgo Vecchio di Palermo...

di Giusi Serravalle

 

Spazio Libri 

a cura di  Giusi Serravalle

 

Presentato al cinebistrot Rouge et Noir l’ultimo libro di Roberto Alajmo “Carne mia”. Alla presenza di un numeroso pubblico l’autore e il giornalista Enrico Deaglio, hanno per la prima volta dialogato sul tema, sui luoghi, sui personaggi che hanno dato vita a questo nuovo romanzo.

 

Carne mia – la trama carne-mia

“Carne mia” racconta una vicenda ambientata negli anni Novanta al Borgo Vecchio, il quartiere popolare di Palermo incastonato ai margini della zona più prestigiosa della città. Qui la famiglia Montana campa grazie a una bancarella abusiva di frutta e verdura fondata dal padre. Poi una notte il padre, Calogero Montana, smette di tornare a casa, e la piccola attività dovrà essere portata avanti da moglie e figli. Due figli, Enzo il grande e Franco il piccolo, ma “il piccolo pare più grande del grande, e il grande più piccolo del piccolo”. Entrambi lasciano la scuola per aiutare la madre e Franco, gran lavoratore, si getta nel mestiere; il secondo, all’opposto, voglia ne ha poca, e diventa ancora più inaffidabile quando s’innamora di una ragazza che è peggio di lui. I due fidanzati diventano sempre più strani, magri, consunti, ed estorcono quattrini alla madre in continuazione. A Franco tutto questo non piace ma c’è di più…

La storia finisce con due ragazzini che camminano ai margini di una strada, nel sud della Spagna. Qualche macchina passa accanto, rallenta, non si ferma; il ragazzo più piccolo, ancora un bambino, non smette di parlare, in un brusio continuo che si mescola al canto delle cicale. L’altro, invece, rimane zitto. Dai suoi pantaloni sbuca il manico di un punteruolo.

 

L’autore – Roberto Alajmo

Giornalista professionista, dal 1988 al TG3 Sicilia della RAI e collaboratore di diverse testate nazionali.
Dal 2012 entra nella redazione della rubrica “Mediterraneo”. Roberto Alajmo

Il suo primo romanzo pubblicato è stato nel 1986 Una serata con Wagner. Sue opere sono tradotte in inglese, francese, olandese, spagnolo e tedesco. Con il romanzo Cuore di madre è secondo classificato al premio Strega e premio Selezione Campiello, premio Verga, premio Palmi). È stato docente a contratto di Storia del Giornalismo alla facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Palermo e consigliere d’amministrazione del teatro Stabile di Palermo.

Con Notizia del disastro ha vinto il Premio Mondello e con il libro L’arte di annacarsi ha vinto il Premio letterario Antonio Aniante. Il suo romanzo È stato il figlio è stato trasposto, nel 2012, in un omonimo film per la regia di Daniele Ciprì, con Toni Servillo come interprete protagonista. Il 27 settembre 2013 è nominato direttore dell’Ente Teatro Biondo Stabile di Palermo succedendo al regista teatrale Pietro Carriglio.

 

Titolo: “Carne mia”
Autore: Roberto Alajmo
Editore: Sellerio
Anno: 2016
Prezzo: euro 16,00

 


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