Le carte bancomat e di credito, ormai sono divenute un mezzo di pagamento molto diffuso, ma con la loro diffusione, aumentano anche i rischi a carico degli utenti. Ecco come utilizzarle in modo corretto, evitando di essere vittime di truffe e di prelievi fraudolenti
di Agostino Curiale*
Le carte bancomat e di credito, ormai sono divenute un mezzo di pagamento molto diffuso, ma con la loro diffusione, aumentano anche i rischi a carico degli utenti. Gli sportelli automatici, presso cui effettuiamo sia pagamenti che prelievi, sono denominati Atm Automated Teller Machine. Essi sono collegati in rete telematica anche fuori dagli orari di sportello e in località diverse dalla sede della banca presso cui si intrattiene il nostro conto. Per identificare ogni utente, dotato di una tessera plastificata rilasciata dall’istituto di credito, il sistema si avvale di codici situati nella parte magnetica posta sul retro della carta di credito e/o di un microchip, i quali vengono attivati, digitando sulla tastiera un codice numerico chiamato Pin. Infatti, appena inserito, invia ai canali bancari sotto forma di codice alfanumerico la corrispondenza dei dati del possessore memorizzati sul calcolatore centrale.
Scopriamo insieme quali sono i metodi e i dispositivi usati dai malviventi e, soprattutto, come difendersi da loro
Andiamo adesso a conoscere quali sono i metodi e i dispositivi usati dai malviventi e, soprattutto, come difendersi da loro. Per clonare una carta di credito sono necessari due codice, uno rilevabile nella banda magnetica e l’altro, il codice PIN, di cui ne può essere a conoscenza, solo l’utilizzatore. Esiste uno strumento capace di catturare i codici contenuti nella banda magnetica. Si chiama Skimmer. Esso riesce a catturare i codici solamente con una sola strisciata. Può essere montato nella fessura di inserimento della carta sulla parte frontale dello sportello bancomat, o semplicemente usato nei terminali Pos con successivo passaggio della carta nello Skimmer presso i centri commerciali.
Un altro metodo molto frequente, usato dai malfattori ben vestiti in giacca e cravatta, è l’utilizzo di un dispositivo chiamato Lebanese Loop. Esso viene applicato nella bocchetta dell’inserimento della carta presso gli sportelli bancomat. Con questo aggeggio la carta viene trattenuta all’interno. Il malfattore, avvicinandosi alla vittima con gentile garbo cerca di aiutarla, osserva e memorizza il codice Pin digitato dalla vittima, e quando va via, tira fuori la sua carta di credito e il gioco è fatto. Per entrare in possesso del codice Pin della carta, i malviventi utilizzano a volte una mini telecamera, essa può essere collocata sulla parte frontale dello sportello, sulla plafoniera della luce o addirittura all’interno della fessura per l’introduzione di auricolari per i non vedenti.
Un altro metodo anch’esso molto usato, è l’istallazione di una falsa tastiera negli sportelli Atm, la cui forma e colore sono identici a quella reale. Questa, cattura tutti i dati inseriti dal mal capitato e successivamente vengono scaricati e usati per la clonazione. Alcuni microprocessori, installati a seguito di manomissioni all’interno dei Pos, utilizzato negli esercizi commerciali, possono immagazzinare dati necessari per la clonazione, essi infatti, possono memorizzare centinai di dati, che una volta rimossi possono essere usati per falsificare le carte di credito, utilizzando delle carte di credito neutre.
Con il nome di Trashing, i truffatori utilizzano gli scontrini delle carte di credito che talvolta gli utenti gettano via incautamente dopo un acquisto. Con il nome di Sniffing, sul fronte delle transazioni in rete, accade che esperti di pirateria informatica intercettano le coordinate di pagamenti fatti con le carte di credito o bancomat, utilizzando poi le stesse tracce per fare ulteriori acquisti all’insaputa del vero proprietario. E ancora, con il nome di Phishing, al vostro indirizzo di posta elettronica potrebbe arrivare una email che, attraverso qualche stratagemma (ad esempio, simulando una e-mail ufficiale della vostra banca), vi porta ad inserire i vostri dati personali e quelli relativi alla vostra carta di credito.
Quali accortezze utilizzare per non essere raggirati?
Adesso vediamo invece, quali possono essere le accortezze da usare per evitare di essere raggirati e derubati. La prima cosa da fare quando si è in possesso di una carta di credito è quella di firmare la carta sul retro, avere massima cura nel custodirla e di non scrivere mai il codice Pin dove tenete la carta. Quando la carta di credito o il bancomat e il successivo codice Pin vengono recapitati a casa per posta, controllate che le buste siano integre e che siano della vostra banca. Verificate che non vi siano alterazioni o rotture nel cartoncino che contiene la carta. In ogni caso, diffidate di buste bianche inviate con posta prioritaria o con francobolli, esigete sempre l’invio tramite posta assicurata e raccomandata. Registrate nel vostro cellulare il numero telefonico del circuito carta di credito per bloccarla in caso di furto o smarrimento.
Quando utilizzate la carta in un esercizio commerciale, è consigliabile consegnare la carta direttamente alla cassa e non perderla mai di vista, tenetela sempre sotto occhio, non accettate se la carta viene passata più volte nei dispositivi Pos. A ogni mancata accettazione, esigiate lo scontrino che vi avvisa della mancata transazione. Non rispondete mai se ricevete e-mail che vi suggeriscono di inserire i vostri dati personali e quelli relativi alla vostra carta di credito. La banca non può e non è tenuta a conoscere i vostri dati segreti. Avvertite subito la vostra banca e le forze dell’ordine nel caso di dubbi, mostrando l’e-mail ricevuta.
Un metodo molto efficace per evitare rischi, risulta essere il ricevimento di un semplice sms al vostro cellulare con il quale vi si informa, in tempi quasi istantanei, di ogni transazione effettuata con la vostra carta di credito. Non disfatevi degli scontrini. Essi sono la dimostrazione dei vostri prelievi e pagamenti in caso di contestazione.
Vediamo adesso quali sono le accortezze visive a cui dobbiamo fare riferimento quando ci rechiamo a uno sportello Atm
- Verificare che sulla fessura dove viene inserita la carta bancomat non vi siano resti di silicone o profili aggiuntivi, ovvero, non perfettamente aderenti alla struttura dello sportello. Eventuali difformità possono anche essere notati passandoci sopra, sui bordi, le dita.
- Verificare che nell’apposita fessura per l’introduzione di auricolare per non vedenti, sopra nelle plafoniere e, comunque, in altre parti dell’Atm non vi siano inseriti dispositivi ottici quali telecamere. Mettere sempre eventuale mano sopra a copertura dei tasti da digitare.
- Prestare attenzione a eventuali fogli di carta, residui di plastica, colla o mastice, situati nei bordi della tastiera, controllare se vi siano graffi e/o ammaccature nel perimetro della tastiera.
- Attenzione, non permettete agli sconosciuti di aiutarvi nella postazione del bancomat.
- Non allontanatevi nel caso in cui la carta di credito si inceppa nell’apparecchio. Chiamate subito il 112 o il 113 e provvedete al blocco della carta. Nel caso, invece, di digitazione di codici errati per tre volte di seguito, la carta sarà trattenuta dallo sportello. Fate la segnalazione alla vostra banca e richiedetene una nuova.
- Attenzione, a fine di ogni transazione, non buttate per terra gli scontrini. Possono essere prelevati dai malviventi per l’utilizzo dei vostri codici di transazione.
- Utilizzando la nostra guida in modo corretto e attento, senza alcun dubbio, vi farà evitare spiacevoli inconvenienti.
*Presidente Aeci – Associazione europea consumatori indipendenti