a cura della Redazione
“Un intervento forte della città, del sindaco, del presidente della Regione, perché facciano sentire forte la loro voce sui problemi e sulle difficoltà di Palermo. Noi, davanti allo sconforto di 500 nuovi edili licenziati e dei lavoratori dei call center lasciati soli a combattere contro le delocalizzazioni, poniamo queste domande. Sono questi gli imprenditori che servono per lo sviluppo della nostra città? Questa per noi non è crescita”.
E’ quanto chiede il segretario generale della Cgil Palermo, Enzo Campo, che giudica “poco soddisfacente” l’ultimo incontro al Mise (Il ministero dell’industria e dello sviluppo economico) in cui ai lavoratori Almaviva “ancora una volta è stata prospettata la possibilità di perdere il 30 per cento dello stipendio col trasferimento a Rende”.
Sulla questione intervengono anche il segretario Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso e la rappresentante Slc Cgil Rosalba Vella che affermano che serve “un impegno e uno sforzo a tutti gli attori per costruire condizioni di lavoro stabili e dignitose”.
“Chiediamo investimenti, ricerca e sviluppo, per fare in modo di assicurarsi sempre più nuove fette di mercato per le aziende – continuano Rosso e Vella -. I lavoratori sono stanchi di subire sempre condizioni di mercato molto spesso al di fuori delle regole”.
Lunedì e martedì sono previste assemblee dei lavoratori Almaviva, in attesa del nuovo incontro che si terrà al ministero il 26 ottobre.