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Cgil: sostegno per indigenti e senza fissa dimora

Misure di sostegno per indigenti e senza fissa dimora. La Cgil sostiene le richieste del Sunia e delle associazioni del Terzo settore, in difficoltà ad assicurare l'accoglienza in luoghi sicuri e il pasto a tutti. “Serve un aiuto immediato, le istituzioni assicurino a tutti la possibilità di cura”.

di Redazione

La Cgil sostiene le richieste che in queste ore giungono da diverse organizzazioni del Terzo settore, tra le quali anche il Sunia. Quest’ultimo, intervenuto nei giorni scorsi. Nel momento in cui si invitavano gli amministratori locali. Dal presidente della Regione, al sindaco, alla direzione Asp, alla Prefettura. Tutti invitati ad adottare misure di sostegno nei confronti dei senza dimora, degli indigenti e delle persone più vulnerabili.  

“Sia sotto il profilo umanitario che sanitario è indispensabile stare accanto e affrontare la situazione di difficoltà di chi non ha una fissa dimora. Quindi, dei migranti, di chi è emarginato e non ha famiglia, di chi ha trovato alloggio nei dormitori cittadini. Per garantire possibilità di vivere in condizioni di sicurezza e curarsi – dichiarano il segretario Cgil Palermo Francesco Piastra e la responsabile migranti Bijou Nzirirane –. A tutti deve essere data la stessa possibilità di cura. Non ci può essere una parte della popolazione più esposta di altre alle forme di contagio. Si devono poter salvare tutti”.   “Chiediamo, pertanto, alle istituzioni di affrontare la condizione dei più deboli, che sono i più esposti  – aggiungono Piastra e Nzirirane –.

Il Terzo settore


Le associazioni del Terzo settore hanno difficoltà ad assicurare in questo momento l’accoglienza in luoghi sicuri e a garantire a tutti il pasto. Servono misure urgenti a supporto delle tante criticità segnalate alle autorità dalle cinquanta associazioni cittadine. Quelle impegnate in prima linea nell’assistenza delle frange di popolazione più fragile.
E’ indispensabile la predisposizione di luoghi idonei per l’accoglienza delle persone senza fissa dimora. Nonché, la circolazione delle informazioni in più lingue. Ma anche la distribuzione di presidi sanitari quali mascherine protettive e disinfettanti e assicurare una verifica puntuale delle condizioni di salute dei senza fissa dimora”.

Cgil Palermo
Addetto stampa, Antonella Romano

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