Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Sguardo sul cinema d’autunno e d’inverno

Le uscite in sala d’inizio stagione hanno mantenuto le aspettative (quasi tutte), tra nomi noti e prodotti da festival. Rimandati alcuni titoli, anche italiani.

di Massimo Arciresi

Cinema: l’estate del 2020 vanterà buone cifre come la precedente, sotto l’ala del progetto Moviement? Pronti i blockbusters per riportare il pubblico nelle sale (climatizzate). Intanto vediamo cosa è successo ultimamente; le case di distribuzione han proposto titoli di richiamo accanto a scommesse importanti. La parzialissima, scomposta carrellata che segue riguarda una lista di uscite annunciate tra settembre e dicembre (a volte disattese), distintesi oppure no.


I nomi di punta si individuano facilmente. Bene Tarantino, che ricostruisce il clima che si respirava nel 1969 con C’era una volta a… Hollywood, con DiCaprio e Pitt, presente inoltre nell’avventura spaziale di James Gray Ad Astra (poco visto). La fantascienza interessa perfino ad Ang Lee (il fiacco Gemini Man, con un Will Smith sdoppiato), mentre Polanski narra egregiamente l’affaire Dreyfus con L’ufficiale e la spia, Boyle immagina un mondo senza Beatles in Yesterday, Ozon inquadra la lotta alla pedofilia in Grazie a Dio, Vinterberg ricompone la terribile vicenda del sottomarino russo Kursk (rimasto però ai blocchi di partenza) e Allen illustra Un giorno di pioggia a New York. C’era curiosità (cinefila) anche per i fratelli Dardenne e Ken Loach, reduci dalla buona accoglienza di Cannes rispettivamente con L’età giovane e Sorry We Missed You; i primi ce l’hanno fatta (per chi se n’è accorto), il secondo è arrivato a gennaio. Fra gli autori in crescita Rodrigo Sorogoyen con il thriller politico Il regno, Joe Wright con il letterario La donna alla finestra (cioè Amy Adams), spostato a maggio (!), e John Crowley con l’altrettanto romanzesco Il cardellino (con la Kidman), finito direttamente in streaming (!!). In tema, citiamo l’inosservato Hoult di Tolkien.

I sequel

Sul versante commerciale, vari sequel. Oltre al recidivo clown assassino di It – Capitolo due di Andy Muschietti e alla temeraria continuazione di Shining (Doctor Sleep, con Ewan McGregor nei panni del cresciuto Danny), riecco Stallone in Rambo – Last Blood e Schwarzenegger in Terminator – Destino oscuro. Il reboot Charlie’s Angels è ricollocato a marzo, la (continuazione di) rielaborazione in live action Maleficent – Signora del male con la riconfermata Jolie e lo spin-off Joker con Joaquin Phoenix hanno funzionato. Se, per l’appunto, v’interessano i divi, sono stati mezzi flop (a prescindere dalla qualità) la commedia (relativamente) romantica Non succede, ma se succede… con Theron e il gangsteristico Motherless Brooklyn – I segreti di una città con Willis (per il ritorno alla regia di Norton); s’è difeso Le Mans ’66 – La grande sfida (con il tecnico Damon e il pilota Bale al lavoro su un competitivo modello per Ford), e un po’ pure Il mio profilo migliore, con Binoche che mente sulla sua età su Facebook.

Dai film storici a quelli italiani

Sul versante storico-bellico, Midway di Emmerich; per chi ama le serie, ricordiamo l’approdo sul grande schermo di Downton Abbey.
Fra gli italiani (impossibile menzionarli tutti) il colto Martin Eden con Luca Marinelli, il leggero/serio Mio fratello rincorre i dinosauri (con Gassmann e Ragonese), realizzato ad altezza di ragazzino, i comici Cetto c’è senzadubbiamente (sempre Albanese, ovvio). Poi Tuttapposto (esordio da protagonista di Roberto Lipari), Il primo Natale di Ficarra & Picone, il drammatico (e trascurato) Vivere di Francesca Archibugi (con Ramazzotti). Se guardiamo al genere, svetta L’uomo del labirinto (opera seconda dello scrittore Donato Carrisi ancora con Servillo, e Hoffman in aggiunta); poi ci sono gli heist movies, cioè il roseo Brave ragazze e il grigio Gli uomini d’oro, fino al tipico Salvatores di Tutto il mio folle amore con Santamaria e l’apprezzato Özpetek de La dea fortuna con Accorsi e Leo. Il cartoon La famosa invasione degli orsi in Sicilia magari meritava di più.

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