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CioccolArt Sicily Festival: quando il cioccolato incontra l’Arte

Amanti del cioccolato e dell’Arte non perdete l’appuntamento con l’8° edizione del CioccolArt Sicily Festival che si svolgerà presso l’incantevole borgo medievale Forza D'Agrò...

di Redazione

Amanti del cioccolato e dell’Arte non perdete l’appuntamento con l’8° edizione del CioccolArt Sicily Festival che si svolgerà presso l’incantevole borgo medievale Forza D’Agrò dal 26 dicembre 2016 al 1° gennaio 2017

 

di  Liliana Serio

A fare da cornice d’eccezione all’evento l’ex Convento di S. Agostino, sede ufficiale del CioccolArt Sicily Museum, sito all’interno della città che si trova a poca distanza dalla vitale Taormina.

 

L’oro nero degli dei diventa materia viva cioccolart_

Un’idea si può definire vincente quando realizza concretamente un progetto, facendo sì che possa essere accessibile a tutti, grandi e piccini. Questo è ciò che fa il CioccolArt Sicily Festival, la dolcissima Mostra-Evento che trae la sua origine dalla geniale idea che l’oro nero degli dei, il cioccolato, possa diventare materia viva ed essere trasformata, dalle mani sapienti degli esperti del settore, in una vera e propria opera d’arte.

Un’idea quindi che, giungendo ad una pienezza estetica, permette al cioccolato di non essere considerato solo come un gustoso alimento ma come una delle più sublimi manifestazioni dell’artigianato artistico siciliano, e nello specifico taorminese.

 

 

Workshop di CioccoScultura: dolce novità

Quest’anno tra le novità del CioccolArt Sicily Festival in programma ci sarà la III edizione del Workshop di CioccoScultura, progetto che nasce dal genio del Prof. Filippo Malice, titolare e coordinatore della Cattedra di Scultura presso l’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria, officina di giovani talenti che con il loro lavoro rappresentano il futuro dell’Italia.

I visitatori, quindi, potranno godere della suggestiva esposizione di opere incredibili, di percorsi degustativi ed elaborazioni dolciarie che nascono dalle sapienti mani di grandi nomi del panorama italiano, riconosciuti a livello mondiale, quali Silvio Bessone, Guido Castagna, Antica Dolceria Bonajuto, Paolo Caridi, e altri ancora. Ancora, degustazioni, laboratori attivi per i piccoli e concorsi animeranno questi ultimi giorni del 2016, dando un caloroso benvenuto al 2017.

Il cuore delle sculture di cioccolato rappresenta la città che le accoglie e che ospita la manifestazione. Queste, infatti, realizzate rigorosamente con il cioccolato, rappresenteranno scorci cittadini, eleganti architetture, accenni di altre opere d’arte.

 

 

Forza D’Agrò: un piccolo borgo di montagna

Dopo aver visto la mostra, non c’è nulla di meglio che fare due passi a Forza D’Agrò, piccolo borgo di montagna incantevole in questo periodo dell’anno perché, come capita spesso nei borghi medievali che hanno mantenuto la loro fisionomia, al calar del sole si trasforma in un affascinante presepe vivente.

Questa piccola cittadina, ove abitano non più di mille anime, offre la possibilità di immergersi e di perdersi tra le sue irte stradine dal fascino senza tempo, contemplando il paesaggio e la natura incontaminata di questo paese che, dominato dall’alto dal castello normanno, preserva chiaramente il suo impianto medievale con case fraternamente addossate le une alle altre tra stretti vicoli da fiaba che tolgono il fiato.

Camminare osservando gli antichi edifici, che non superano i due piani di elevazione, e restare ammaliati dalla vista del castello e della sua guardiola dalle mura fortificate è un’esperienza unica. Il Castello di Forza d’Agrò sorge certamente nel posto più alto e anche meno accessibile della valle d’Agrò. È raggiungibile inerpicandosi su una scalinata di pietra stretta e sinuosa, ma lo spettacolo in bilico tra sacro e profano che si può ammirare vale ogni singolo passo. Nel 1876 l’area del castello, infatti, è stata adibita a cimitero e al suo interno le tombe sono state disposte nei luoghi più impensati, ovvero ovunque fosse possibile scavare nel terreno. Soltanto nel 1989 il comune di Forza D’Agro ha costruito un altro cimitero lontano dal centro abitato. Continuate il vostro giro perdendovi nel cuore della città e giungendo alla quattrocentesca Cattedrale della SS. Annunziata, possente ma proporzionata al contempo, per poi scendere più in basso verso la chiesa della Triade con il suo ancor più scenografico Arco Durazzesco e il Convento degli Agostiniani.

Allontanandosi dal centro della città, il paesaggio cambia gradatamente divenendo boscoso e costellato, qui e lì, da vecchi casali che con grande dignità e orgoglio mostrano tutte le rughe che il tempo ha lasciato sulla pietra antica. Seguendo un sentiero, infine, potrete ammirare i magnifici rifuggi naturali delle Rocche a Scala che si trovano lungo un’antica via che i contadini usavano per raggiungere i loro poderi.

 

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