Circoscrizioni di Palermo. Correva l’anno 1976, quando lo Stato italiano, recependo le istanze di decentramento espresse dai ‘consigli di quartiere’, introduceva le Circoscrizioni di decentramento comunale. Organismi, questi, introdotti, a loro volta, negli anni Sessanta.
Nella scala gerarchica amministrativa, potremmo definire la Circoscrizione l’ultimo anello della catena amministrativa. Rimane, però, il primo nella quotidianità, incarnando le esigenze e la vivibilità quotidiana di tutti i cittadini.
E’ proprio all’interno della Circoscrizione che vengono garantiti la partecipazione, la consultazione e la gestione dei servizi di base.
Ogni singola Circoscrizione comprende uno o più quartieri con contiguità territoriale.
Pur essendo dotate di una certa autonomia, dipendono in tutto e per tutto dal Comune.
Secondo l’articolo 17 del Decreto Legislativo 267 del 2000, le circoscrizioni possono essere istituite dai comuni con una popolazione superiore a 250.000 abitanti.
In quasi tutti gli Stati, il territorio è diviso in più circoscrizioni (il cui nome può variare sensibilmente da Paese a Paese) e spesso vi sono più livelli di suddivisione. Il concetto di Circoscrizione è legato al concetto di territorio. La Circoscrizione potrà essere identificata con una parte di questo territorio sulla quale esplicano i propri poteri autorità soltanto locali.
Le Circoscrizioni di Palermo
Palermo ha 8 circoscrizioni che riuniscono quartieri storici della città accomunati da interessi di territorio, arte e cultura.
Tra le competenze delle circoscrizioni, c’è, innanzitutto, quello di garantire e rendere fruibili le attività di pertinenza delle Circoscrizioni stesse. Predisposizione delle delibere quadro per il funzionamento dei Consigli Circoscrizionali. Altra predisposizione riguarda le determinazioni dirigenziali per il rimborso degli oneri relativi alle ore di permesso usufruite dai Consiglieri. Ancora, l’altra riguarda le determinazioni dirigenziali per la corresponsione dei gettoni di presenza, ex legge 30/2000 ai Consiglieri di Circoscrizione. Nonché, l’indennità di carica ai Presidenti dei rispettivi Consigli.
Le circoscrizioni e il decentramento sono un tema politico cruciale per lo sviluppo di tutte le grandi città.
Quanto di tutto questo somiglia alle Circoscrizioni, attualmente in atto presso il Comune di Palermo?
Ne parliamo con Dario Falzone, assessore con delega al Decentramento del Comune di Palermo.
Costi delle Circoscrizioni di Palermo
Ogni cinque anni, le circoscrizioni di Palermo costano intorno ai dieci milioni di euro. Tra rimborso spese, gettoni di presenza, stipendio dei presidenti, vice e consiglieri raggiungono cifre stratosferiche.
Possiamo fare una stima più precisa e una più dettagliata analisi dei costi?
I costi dell’ultimo quinquennio non hanno raggiunto i 6 milioni di euro.
Ruolo reale delle Circoscrizioni di Palermo
Dovrebbero rappresentare il primo livello nel dialogo tra cittadini e Amministrazione Comunale. Ma le circoscrizioni di Palermo sono ancora lontane dall’avere il ruolo per cui sono nate.
Le risulta sia così?
Le Circoscrizioni nell’organizzazione comunale si configurano quali organismi istituzionali del decentramento politico-amministrativo e già oggi rappresentano il primo livello del dialogo tra cittadini ed Amministrazione Comunale in quanto, nel territorio, costituiscono un punto di ascolto delle esigenze/sollecitazioni che provengono dai cittadini residenti nelle 8 Circoscrizioni.
Le diverse problematiche rappresentate dalle realtà territoriali vengono discusse e condivise dagli organi istituzionali delle Circoscrizioni mediante atti di natura politica nell’esercizio delle funzioni propositive che sono finalizzate a segnalare/sollecitare ai diversi settori di intervento della burocrazia comunale attività volte alla risoluzione dei problemi segnalati dai cittadini residenti nelle 8 Circoscrizioni.
Tale attività istituzionale rappresenta chiaramente un tramite tra le istanze manifestate dai cittadini nei territori e l’Amministrazione Comunale.
Schede bianche
Spesso, alle tornate elettorali, le relative schede per votare il consigliere di circoscrizione, rimangono bianche.
È un fenomeno che fa riflettere.
Come lo spiega?
Probabilmente il cittadino non ha ancora compreso l’importanza del ruolo delle circoscrizioni focalizzando maggiormente le sue attenzioni nei riguardi del Sindaco e del Consiglio Comunale che individua come gli unici attori della politica cittadina.
Molto invece si deve al lavoro sul territorio delle circoscrizioni e dei suoi componenti.
I giovani
I giovani hanno bisogno di un supporto speciale. Per rispondere alle loro esigenze, bisognerebbe lavorare con le scuole, con le parrocchie, con i centri di aggregazione, creando punti di ascolto.
L’Amministrazione Comunale nell’ambito delle sue competenze sviluppa progetti in tal senso.
Ad esempio, il servizio civile attualmente in corso si svolge proprio all’interno delle Parrocchie, e la pubblica istruzione attua iniziative rivolte ai giovani.
Tanto comunque resta da fare.
Chi salva i giovani
Che posto hanno i giovani nell’assetto complessivo del centro-destra?
Un posto certamente importante.
Ricordo che il nostro Presidente del Consiglio proviene dalle organizzazioni giovanili del Partito e conosce, perché le ha vissute, quali importanze hanno i giovani nella costruzione del futuro del paese.
Per ogni campagna elettorale, si presenta un migliaio di candidati. Alle ultime elezioni se ne sono presentati 1200. Non sono un po’ troppi 1200 candidati per 8 circoscrizioni? Come spiega questi numeri? C’è davvero voglia di contribuire al bene comune o si cercano solo interessi di parte?
Molti di questi candidati sono appunto giovani che scommettono su di loro e che hanno intenzione di contribuire a costruire il proprio futuro.
I numeri, comunque, sono indice di partecipazione alla vita pubblica, sono democrazia.
Ruolo delle Circoscrizioni
Qual è il ruolo che spetterebbe alle circoscrizioni? Il cittadino cosa potrebbe aspettarsi da questo che dovrebbe essere il primo gradino di dialogo con un’amministrazione comunale?
È necessario evidenziare quale implementazione del decentramento amministrativo le attività ed i procedimenti che oggi sono definiti negli Uffici delle Circoscrizioni che prevedono l’erogazione di servizi diretti al cittadino.
Si possono citare ad esempio quei servizi previsti dal vigente regolamento che vengono erogati nell’ambito circoscrionale:
Rilascio e ritiro tesserini venatori;
Rilascio e ritiro tesserini raccolta funghi epigei;
Concessione assegno maternità;
Concessione contributo disagio alloggiativo;
Concessione assistenza economica straordinaria;
Concessione bonus regionale figlio;
Rilascio contrassegni disabili.
Inoltre, nelle Circoscrizioni sono operative le Postazioni Decentrate che si configurano quali sportelli demografici decentrati ed hanno competenza delegata in materia anagrafica e in alcune è presente lo sportello di stato civile, oltre al rilascio dei pass per accedere alle zone a traffico limitato.
Rapporto tra Enti
Considerando che su 8 Circoscrizioni, 7 sono governate dal Centrodestra, che rapporti ci sono tra i due Enti? Possiamo parlare solo di totale collaborazione e nessuna contrapposizione, naturalmente.
Il fatto che non ci siano contrapposizioni politiche non significa che non ci sia confronto sui problemi e sulle richieste dei cittadini. Il sindaco Lagalla spinge sempre gli assessori della Giunta ad ascoltare le sollecitazioni delle circoscrizioni perché rappresentano le istanze del territorio. Il sistema di dialogo è perfetto? Non posso dire questo, perché sicuramente è un sistema che ogni giorno cerchiamo di affinare sempre nella prospettiva di migliorare i livelli di ascolto e di efficienza nelle circoscrizioni.
Difficoltà nella comunicazione
Si avverte spesso un senso di impotenza da parte di consiglieri e presidenti di Circoscrizione che non riescono a stabilire un legame con Assessori o membri del Consiglio comunale. C’è un’evidente difficoltà di comunicazione tra i vari organi al momento?
Non credo che sia così.
Probabilmente sono tante le richieste e le necessità del territorio e di contro poche le risorse per attuarle.
Il confronto è continuo e costruttivo.
Déjà-vu
A suo avviso, in questa campagna elettorale, ci sono più déjà-vu oppure volti nuovi?
Come in ogni campagna elettorale che ho vissuto c’è sempre un cambio generazionale.
È un normale avvicendamento che vede spesso l’emersione di nuove risorse della politica locale che portano nuovi stimoli e rinnovato interesse alla risoluzione dei tanti problemi.