Claudio Sardo. Il libro Sfidare il realismo. Politica dei cristiani e radicalità evangelica, curato da Claudio Sardo, edizioni Marietti, che si avvale delle analisi di un gruppo di studiosi della politica, si propone il superamento dell’attuale fase stagnante della politica. Un obiettivo da raggiungere per ridare alla stessa slancio e prospettiva.
Il primo tema affrontato da Claudio Sardo nel saggio Sfidare il realismo. Politica dei cristiani e radicalità evangelica è quello del personalismo. L’autore si riferisce all’eredità politica che i cristiani hanno ricevuto dal pensiero del Novecento e che ha permeato la nostra Costituzione. Il concetto di persona è sicuramente presente nel testo costituzionale e ha contribuito in maniera cospicua alla definizione dell’identità nazionale.
Come migliorare la società nel saggio Sfidare il realismo. Politica dei cristiani e radicalità evangelica
Tale identità, nel libro di Claudio Sardo è infatti la risultante della rimozione di tutti gli ostacoli che si frappongono al miglioramento della società italiana in nome della giustizia, del diritto eguale, della libertà indivisibile e del dovere della solidarietà.
Un’altra costruzione politica a cui il Cristianesimo sociale e democratico ha dato un contributo non indifferente è quella di un’Europa unita e solidale.
Lo spirito europeo nel saggio di Claudio Sardo
Oggi purtroppo è sotto gli occhi di tutti una stanchezza della storia. Una stanchezza, che ha determinato l’affievolimento dell’originario spirito europeo e della ricerca di un progetto di società alternativa a quella esistente.
L’attuale momento storico segna un preoccupante stallo dell’Occidente, e segnatamente dell’Europa, nella gestione delle politiche migratorie e nella mediazione dei numerosi conflitti tra i popoli.
Il concetto di mediazione
Il concetto di “mediazione”, come ha sottolineato Papa Francesco, si appalesa oggi inadeguato a dirimere i conflitti in atto su scala mondiale.
La necessità della pace non riguarda solo la ricerca di un anelito di umanità di fronte alla barbarie, ma deve andare oltre. La politica non può ridursi a calcolo, a bilanciamenti, ma deve prefigurare un modello di convivenza inclusivo, che accomuni l’intera umanità.
Dove sono più i profeti di pace come La Pira?
Solo da questo può nascere una contaminazione, che poi diventa sentire comune.
Utopia? I veri cambiamenti nascono dall’utopia. “Sperare contro ogni speranza” diceva San Paolo. Il che vuol dire inseguire disperatamente tutto quello che ci accomuna come parte dell’umanità.
2 risposte
Attualissima questione Pippo La Barba illustra pienamente e che a mio modesto avviso dovrebbe tener conto del fatto che a livello internazionale l’ideologia islamica la sottomette a ciò che mirabilmente papa Ratzinger definì ottimamente nella sua lectio magistralis di Ratisbona sull’Islam. Come ritengo di avere documentato nel mio pamphlet “L’Internazionale mafiosa” BookSprint Edizioni 2019 (non più in stampa ma consultabile in varie librerie siciliane).
La Pira, il folle di Dio, è modello utopico che si scontra con la cruda realtà del tempo presente, riproporlo non è male ma non è nemmeno male prendere atto della sua impraticabilità.