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Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Come difendersi quando la bolletta dell’acqua è troppo alta

L'Associazione Europea Consumatori Indipendenti Regione Sicilia/Palermo ci suggerisce cosa fare quando la bolletta dell'acqua è troppo alta. Quando le fatture che riceviamo sono di importi abnormi e si discostano severamente dai consumi abituali

di Redazione

Quando la bolletta dell’acqua è troppo alta. Spesso riceviamo chiamate dai cittadini, i quali, lamentano di aver ricevuto bollette relative al consumo Acqua, di importi esagerati, e che spesso risultano incompatibili con i reali consumi abituali.

Cosa fare quando la bolletta dell’acqua è troppo alta

In questi casi, la prima cosa da fare quando la bolletta dell’acqua è troppo alta è quella di leggere attentamente la bolletta, infatti, nella sezione relativa agli addebiti sono riportati i consumi e le letture in relazione ai metri cubi addebitati, da distinguere sono ovviamente i consumi che riguardano le letture stimate da quelle effettive. Nei casi di riscontrata incongruenza, o anche, trattandosi di dubbi o incertezze, il primo passo da fare è quello di inviare all’Ente fornitore un reclamo per iscritto. Per eccessivo scrupolo consigliamo di farlo entro la data di scadenza prevista per il pagamento della bolletta.

Evitiamo il distacco

Tale istituto, in un primo momento serve a tutelare il consumatore da un eventuale distacco per morosità, in quanto, il reclamo, oltre, a sospensione, il pagamento della fattura contestata, rende obbligato il fornitore ad effettuare una verifica sui consumi e conseguentemente inviare al reclamante un riscontro scritto.

La risposta al reclamo

La risposta scritta motivata al reclamo deve essere inviata al cliente entro 30 giorni solari dal giorno in cui il venditore ha ricevuto il reclamo scritto. Questo termine vale anche se, per poter rispondere, il venditore deve richiedere alcuni dati tecnici ad altri soggetti.

Quando la risposta non è soddisfacente

Ricevuta la risposta, il consumatore ha due alternative, o accettare, o, nel caso di risposta non esauriente, esperire il tentativo obbligatorio di conciliazione rivolgendosi presso l’Autorità preposta o presso una qualsiasi ADR situata nel territorio della propria città di residenza. In sede di conciliazione, le parti saranno chiamati a discutere a sostegno delle loro tesi, con l’intento di addivenire ad un accordo anche con l’ausilio del conciliatore dando luogo a tutte le argomentazione relative al contenzioso. Questa fase risulta essere molto importante, invero, grazie a questo istituto le parti possono concludere definitivamente, con un accordo transattivo firmato, la materia del contendere.

Meglio l’assistenza di un legale

Riteniamo doveroso ricordare, che per ottenere un buon risultato nella fase di conciliazione, anche se non obbligatorio, sarà meglio per l’utente, quando la bolletta dell’acqua è troppo alta, farsi assistere dal proprio legale di fiducia, o da una Associazione di Consumatori che comunque abbia sede nel luogo della propria residenza. E’ chiaro dunque, che per raggiungere una risoluzione della controversia in conciliazione, le parti​dovranno, con spirito conciliativo, trovare un accordo, e questo potrà avvenire solo mettendo in conto di rinunciare, da entrambi le parti, qualcosa.

Se non si raggiunge un accordo pacifico

Nel caso, invece, qualora le parti non raggiungessero un accordo pacifico, anche se raramente, allora, non resterà altro che attivare la procedura giudiziale. E’ pur vero, che dalle centinaia di procedure da noi seguite, quando la bolletta dell’acqua è troppo alta, raramente siamo stati costretti, per il riconoscimento dei diritti dei ns. iscritti, ad adire le vie giudiziali. Ebbene ricordare, che il tentativo di conciliazione dovrà essere esperito entro un anno, a far data del ricevimento della risposta negativa o insoddisfacente da parte del fornitore.


Gli interessi moratori

Un altro aspetto di rilevata importanza, sempre riferendoci alle fatture acqua, riguarda l’applicazione di interessi moratori calcolati per ogni giorno di ritardo dal mancato pagamento. All’uopo, ricordiamo, che il termine entro il quale dovrà essere posta in pagamento una bolletta non deve essere inferiore a 20 giorni dalla data di emissione.

Come fare i calcoli

Come calcolare gli interessi nel caso di intervenuta morosità. Gli interessi moratori devono essere applicati sull’importo non pagato su base annua. Inoltre, deve essere pari al tasso ufficiale di riferimento in relazione al periodo, aumentato del 3,5 %. Per quanto riguarda la morosità, è il caso di sottolineare che, il mancato pagamento di una bolletta, senza che l’utente abbia inviato un reclamo al fornitore, può comportare il distacco del servizio. Ma, ATTENZIONE, prima di farlo, il fornitore, dovrà inviare un sollecito di pagamento a mezzo raccomandata a.r. E, comunque, anche in questi casi di estrema soluzione, il fornitore, è tenuto a rispettare leggi e norme di riferimento. Legislazione, emanata dalla Autorità di Regolazione per Energia Reti ed Ambiente.


Modifiche contrattuali unilaterali

Un altro aspetto da non sottovalutare riguarda le modifiche contrattuali unilaterali posti in essere dalle società fornitrici. In risposta alle tante domande posteci, comunichiamo che le società di vendita, luce, acqua e gas, possono liberamente apportare modifiche unilaterali ai contratti. Ma prima di farlo, devono informare gli utenti finali. Questo, per dare loro il diritto, nei casi di non accettazione, di recedere dal contratto senza sostenere alcun costo e spese.

Gli aumenti di tariffe

Per quanto sopra argomentato, in materia di trasparenza e diffusione delle informazioni, di seguito riportiamo gli aumenti di tariffe. Aumenti, che AMAP ha pubblicato nel proprio sito. Con deliberazione n. 9 del 11 ottobre 2019, l’Assemblea Territoriale Idrica Palermo ha fissato la misura degli adeguamenti delle tariffe del Servizio Idrico Integrato. Servizio, da applicare a seguito dell’intervenuta approvazione da parte dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti ed Ambiente (ARERA) giusta delibera n.276/2019/R/idr del 25 giugno 2019.

Adeguamenti complessi

Si tratta di adeguamenti adottati all’esito della complessa istruttoria avviata dalla stessa ARERA in ultimo in applicazione della Deliberazione n. 664/2015/R/IDR del 28 dicembre 2015 per il periodo regolatorio 2016 – 2019 e della Deliberazione n. 918/2017/R/idr del 27 dicembre 2017 relativa all’aggiornamento per il periodo 2018 – 2019. L’adeguamento in parola è stato fissato in misura inferiore ai valori massimi approvati da ARERA (9% per il 2018 + il 9% per 2019). Ossia nel 6,5% per il 2018 ed in un ulteriore 6,5% per l’anno 2019.​Le tariffe così adeguate sono state applicate dall’AMAP S.p.A a partite dal mese di novembre 2019. Mentre i conguagli in funzione del loro ammontare, saranno effettuati nel corso del corrente anno sui consumi rilevati nel periodo di riferimento. E con addebito in forma dilazionata in fattura.


Nuova articolazione tariffaria

Inoltre, in applicazione della Delibera ARERA 665/2017R/Idr del 28 settembre 2017 e della deliberazione dell’ATI Palermo n. 4 del 12 aprile 2019 è stata già recepita la seguente nuova articolazione tariffaria.

*Agostino Curiale
(Consulta Legale A.E.C.I.)

Per ogni richiesta di consulenza e/o informazioni, chiamare i numeri sotto descritti o scrivere una mail:

A.E.C.I. Associazione Europea Consumatori Indipendenti Regione Sicilia/Palermo Via Catania, 146 – 90141 Palermo – Tel/Fax 091 5080178 mob. 333 9445449 Mail: palermo1@euroconsumatori.eu

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