Il cassettone comprato qualche anno prima non vi piace più e vorreste procedere a un restyling del mobile? La poltrona della nonna ha un colore noce troppo scuro e la vorreste più luminosa?
Non c’è bisogno di spendere un patrimonio per comprare mobili nuovi, basterà armarvi di colori, pennelli e tanta pazienza, oltre che delle giuste nozioni per procedere a un rinnovo che lascerà a bocca aperta i vostri amici.
Sul web si trova tantissimo: da Pinterest, che è una fonte inesauribile di suggerimenti, idee, tutorial, ai blog di hobbisti dotati di buona manualità, tutti prodighi di consigli.
Imparare la tecnica
“Il mio su suggerimento, però, è di iniziare da complementi di arredo non troppo impegnativi – dice Sabrina Bellotta che, dopo anni di lavoro in un negozio di un noto marchio di abbigliamento per mamme e neonati, ha messo a frutto la sua manualità e abilità creativa e oggi tiene corsi di decorative painting nei quali insegna a dare nuova vita ai mobili -. Bisogna imparare a usare i vari tipi di pennelli, scegliere i colori, miscelarli e studiare il tipo di mobile per decidere come trasformarlo”.
Ma come bisogna procedere?
Innanzitutto si deve “sgrassare” il mobile, pulirlo dalla patina che tutti mobili presentano, per consentire di far aderire bene la pittura che andremo a stendere.
“È un passaggio noioso – ride Sabrina -, io lo detesto ma s’ha da fa’. Anche se oggi in commercio si trovano pitture stupende molto aggrappanti, cioè che aderiscono benissimo. Resta un passaggio fondamentale per una buona riuscita del risultato finale”.
Per fare questa operazione, basta diluire un tappo dosatore della bottiglia di ammoniaca in due litri di acqua calda (non bollente) e sciogliervi tre/quattro cucchiai di bicarbonato. Se l’ammoniaca dovesse dar fastidio o se si è allergici, va bene anche il solo bicarbonato. Però non dimenticate di mettere dei guanti quando procedere a questo passaggio!
Quattro passaggi per un corretto restyling
“I passaggi fondamentali per ridipingere un mobile sono quattro – precisa Sabrina -: preparare il mobile, quindi sgrassare poi coprire eventuali imperfezioni con lo stucco e farlo asciugare (consiglio di fare questa operazione un giorno prima della pittura); preparare il colore; stendere il colore; proteggere il mobile”.
È importante seguire questa tabella di marcia perché il mobile, prima di accogliere il colore, deve essere ben asciutto. Infatti, anche il periodo dell’anno in cui si fa questo lavoro (più o meno umidità nell’aria) è determinante e bisogna accertarsi sempre che il mobile sia ben asciutto prima di passare alla fase successiva.
Oggi si trovano in commercio delle pitture facili da usare in casa, anche perché sono inodore, e che non vanno nemmeno diluite, con un alto potere coprente. Sono per lo più acqua e gesso e vanno semplicemente ben mescolati una volta aperti (prima bisogna agitare per bene la latta) e accuratamente richiusi dopo l’utilizzo (basta un po’ di pellicola per alimenti e poi chiudere bene col tappo), per evitare che si asciughino e che diventino inutilizzabili la volta successiva. Hanno una tabella di colori infinita e verrebbe voglia di acquistarli tutti!
E i pennelli? Sabrina suggerisce di comprarne di buona qualità perché, comunque, durano nel tempo. La manutenzione è semplice: trattandosi di pitture fatte di acqua e gesso, una volta finito il nostro lavoro, si lavano semplicemente sotto l’acqua corrente con il comune detersivo per piatti. Una volta levati tutti i residui di colore, si prende un barattolino in cui diluire un po’ di ammorbidente per bucato o balsamo per capelli in un po’ d’acqua e immergervi il pennello per circa mezz’ora. È importante immergere solo le setole senza far bagnare la parte metallica che potrebbe arrugginire. Trascorsa la mezz’ora, si asciuga il pennello con una pezza pulita e si appende ad attendere il successivo utilizzo. Nella scelta di colore e finiture, ovviamente, entra in gioco il gusto personale.
Ma tutti possiamo esser capaci di dare nuova vita a un pezzo del nostro arredamento?
– “Certo che sì – afferma Sabrina -. Faccio sempre l’esempio con la mia personale esperienza. Io ho sempre amato i lavori manuali ma avevo un lavoro che mi impegnava tanto. Poi, quando ho perso il mio lavoro, avendo più tempo a disposizione, ho iniziato a rivitalizzare qualche mobile di casa. Un giorno, avevo amici a cena e uno di loro, Massimo, che ha un negozio in cui si comprano e vendono oggetti e mobili di seconda mano, ha anche pezzi di pregio, mi fece i complimenti per come avevo trasformato un mobile. Improvvisamente mi disse ma se ti metto a disposizione una parte del mio negozio da trasformare in laboratorio e diamo nuova vita a qualche pezzo di arredamento? Ovviamente accettai al volo!”.
I giusti tempi di lavorazione
Così, mobili insignificanti e anonimi si trasformano e diventano belli e con carattere. Importante non dimenticare di seguire con cura tutti i passaggi e non avere mai fretta, non si possono accorciare i tempi o saltare qualche tappa.
Oggi Sabrina, in collaborazione con Massimo (il proprietario del negozio), organizza anche corsi per imparare a rinnovare l’arredamento anche di intere camere e ogni corso, che si articola in un pomeriggio (per la preparazione del mobile che ciascun corsista porta) più una giornata intera, diventa anche occasione di socialità.
Noi de L’InchiestaSicilia abbiamo seguito Sabrina durante un corso, per nostra curiosità e interesse, visto che oggi il recupero di mobili o complementi di arredo, ma anche di abiti e accessori, è diventata una tendenza, una vera moda, oltre che una necessità da un punto di vista economico e davvero è un’attività alla portata di tutti, un hobby che può dare tante soddisfazioni.
Dunque… noi vi abbiamo dato qualche suggerimento. A voi, adesso, spetta solo trovare un mobiletto o un complemento d’arredo con cui cominciare e colorare di nuovo le vostre case.
A cura di Clara Di Palermo