Il Bicentenario della Costituzione siciliana del 1812 viene celebrato dall’Ars – oltre che con la mostra “Sicilia 1812. Laboratorio costituzionale”, visitabile a Palazzo Reale fino al 31 ottobre prossimo – anche riproponendo musiche che furono influenzate dai fermenti pre-risorgimentali di quel periodo in Italia e in Europa.
“L’Ottocento in musica” è il titolo del concerto dell’Orchestra Sinfonica Siciliana in programma nella magnifica cornice del Cortile Maqueda, a Palazzo Reale.
Venerdì 15 giugno alle ore 21.30 Francesco Di Mauro salirà sul podio per dirigere un programma con ouverture tratte dalle opere di Rossini, Donizetti, Cimarosa, Bellini, Mozart e Cajkovskij; ouverture di grande pregio che, dal momento della loro composizione, sono entrate stabilmente a far parte del repertorio sinfonico delle principali orchestre.
Il concerto sarà preceduto – alle 20.30 – dalla proiezione del video “I Borbone a Palermo e la Costituzione del 1812” regia, testi e musiche di Piero Longo, voci fuori campo di Stefania Blandeburgo e Roberto Burgio.
Il video
Il video si apre con l’arrivo a Palermo dei sovrani Ferdinando e la moglie Carolina di Borbone, dopo quattro interminabili giorni di viaggio con un mare in tempesta. Al seguito l’immancabile Corte. La storia è quella di una Palermo bellissima, frizzante, assetata di nuovo, raccontata attraverso i luoghi simbolo di una città in pieno risveglio urbanistico e che fu protagonista dell’avvio di un processo che avrebbe portato, nel 1812, all’elaborazione di una moderna carta costituzionale. Le voci fuori campo guidano per mano il virtuale visitatore, da Palazzo Reale ai viali del giardino di Villa Giulia, fino all’Orto Botanico, fra i saloni delle ville Belmonte e Castelnuovo, alla Reggia di Ficuzza, amatissima da Ferdinando appassionato di caccia, e alla residenza estiva, la Casina alla Cinese. A dialogare con le voci fuori campo di Stefania Blandeburgo e Roberto Burgio, le musiche di Scarlatti, Paisiello … e tanto altro ancora.
Il concerto
Ad aprire la serata musicale sarà il maestoso rullo di tamburi de La Gazza Ladra che Gioacchino Rossini compose nel 1817. Subito dopo, l’ascolto di Don Pasquale, firmato da Donizetti, sinfonia nella quale vengono anticipati tutti i temi dell’omonima opera andata in scena per la prima volta nel 1843. Del 1792 è invece l’ouverture Il matrimonio segreto di Cimarosa, opera che riscosse un successo tale da rimanere in scena a Napoli per ben centodieci serate consecutive, consacrandosi come capolavoro dell’Ottocento. Adelson e Salvini è il titolo del primo melodramma composto da Bellini, rappresentato in prima assoluta nel febbraio del 1825 al teatrino del Conservatorio di San Sebastiano, a Napoli. L’opera ebbe un grande successo tanto da essere replicata ogni domenica per un intero anno. Non servono presentazioni per l’ouverture de Il ratto del Serraglio di Mozart: in tre atti, su libretto di Gottlieb Stephanie il giovane, è ispirato al tema del Turco generoso. Di rara esecuzione è oggi l’opera Il Signor Bruschino di Rossini, farsa in un unico atto di cui l’ouverture è l’unica pagina a godere ancora di popolarità. Cosa che non può invece dirsi per la Norma di Bellini, opera andata in scena per la prima volta alla Scala di Milano nel 1831 e da allora stabilmente presente nei repertori orchestrali. A chiudere la serata al Cortile Maqueda saranno le note dell’Ouverture 1812 composta da Cajkovskij in ricordo della vittoria delle armate russe su quelle napoleoniche nella battaglia di Borodino. La composizione è stata eseguita per la prima volta a Mosca nel 1882.
Ingresso gratuito su prenotazione telefonica (091-7051111),