“Bene, bravi, bis: tutti a lodare la mega impresa del Consiglio Comunale per istituire la consulta delle bici, peccato però che chi usa la bici nella nostra città rischia di finire ogni minuto sotto le ruote di un’auto o di un camion”.
Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliera comunale dell’Udc di Palermo, che prosegue: “Consulta delle cultura, Consulta dei minori, Consulta per la pace e i diritti umani, la non violenza e il disarmo (caspita, manco fossimo l’Onu!), Consulta del… vattelappesca (confesso, questa non esiste, l’ho appena inventata io): insomma, chi più ne ha più ne metta. Adesso, l’ultima Consulta in ordine di tempo, quella della bici, con la grande ambizione di riunire (certo, di questi tempi…) tutti i soggetti che si occupano di mobilità dolce: che le intenzioni siano nobili non si discute, peccato però che poi dobbiamo fare i conti con la realtà.
Piste ciclabili: un disastro
Piste ciclabili? Quando esistono, sono impercorribili perché trasformati in parcheggi. Bike sharing? Ma se l’Amat non ha neanche i soldi per tirare avanti. E i pochi coraggiosi che si avventurano sulle nostre strade, oltre ad evitare buche e trincee, devono stare molto attenti per riportare a casa la pelle scansando moto, auto, ecc…
Insomma, ancora una volta, si decide di puntare tutto sull’aria fritta invece di affrontare seriamente i problemi di una città che sta cadendo letteralmente a pezzi e con tanti nostri concittadini che a malapena riescono a sopravvivere, per di più in questo momento di grave emergenza sanitaria ed economica”.
Ufficio Stampa