Si è riunito il Coordinamento aziendale del Corpo di Ballo del Teatro Massimo di Palermo. Motivo della riunione molto partecipata è la preoccupante prospettiva occupazionale che interessa l’intero settore. In particolare, “il Ballo”, anello debole della produzione artistica. Ormai, affidata esclusivamente ad una condizione di precariato storico strutturato negli anni.
Il Corpo di Ballo del Teatro Massimo
L’esperienza Palermitana è appunto costituita da un corpo di ballo formato solo da 4 danzatori stabili. La maggior parte assunta a seguito di ricorsi giudiziari e circa 30 ballerini a tempo determinato contrattualizzati mensilmente per periodi di medio termine. La ricaduta diretta a partire dal 2017 è stato un puntuale dècalage, del reddito di circa il 10% all’anno. Con gli effetti dell’attuale pandemia nel 2020 arriva a toccare punte del 40%.
Precariato storico
La mancata stabilizzazione dei precari storici del Teatro, più volte annunciata e mai realizzata è un “fallimento della” Politica” che si interseca con una responsabilità dei Teatri del territorio. Teatri, che hanno escluso qualsiasi forma di turn over occupazionale dai piani di risanamento economico determinati negli ultimi anni.
Grande mobilitazione in vista
Il Settore di tutto lo spettacolo dal vivo si avvia ad una grande mobilitazione unitaria Nazionale, di prossima ed imminente proclamazione. Ciò, per richiamare il Governo a garantire le risorse economiche, Ordinarie e Straordinaria, a supporto della produzione artistica messa, a dura prova dai mancati incassi del “botteghino” a fronte di una capienza disponibile ridotta che va sicuramente rivista, in sincronia, alle condizioni di sicurezza del Pubblico e dei Lavoratori tut.
Necessita un piano di interventi
Va sollecitato un piano di interventi strutturali sulle dotazioni Organiche e l’0ccupazione stabile di tutti i precari storici e per Palermo va affrontata definitivamente la questione del corpo di ballo che non può continuare ad avere una dimensione fluida e un perimetro variabile così flessibile che supera anche le ultime determinazioni della corte di giustizia europea in materia di abuso di rapporti a termine.
Fondo Unico FURS
Sul Piano Territoriale vanno rivisti i parametri di distribuzione del Fondo Unico FURS ordinari e straordinari dedicando uno specifico capitolo alla stabilizzazione di tut i precari storici dei Teatri siciliani e introducendo forti indici premiali per la coproduzione artistica del “Ballo” al fine di costituire una piena attività in grado di sostenere la piena occupazione dei danzatori nel Territorio mentre in ambito Nazionale il Ministero è chiamato a rivedere i punteggi attribuiti al Ballo utili alla determinazione dei criteri di ripartizione delle risorse economiche previste dal FUS nazionale, armonizzando tale valori a quelli previsti per le Opere Lirico Sinfoniche.
Il ruolo delle istituzioni
Con un Paese che sta lottando per risalire la “china” spetta al Sistema Pubblico supportare la tenuta sociale dando priorità all’occupazione stabile, con il superamento definitivo del precariato storico, questo è il momento di una trasparente assunzione di Responsabilità a cui è chiamato anche Il Teatro Massimo che sollecitiamo a determinare con coraggio atti concreti ed esigibili dai Lavoratori e dalla città in assenza dei quali inevitabilmente si aprirà una stagione di forte contrapposizione.
Il Segretario Generale Giuseppe Tumminia