“Ritengo immorale che ad anno scolastico abbondantemente iniziato vi siano famiglie che vivono il disagio della mancata assistenza dei propri figli diversamente abili nelle scuole. Si tratta di un fatto gravissimo che vede la responsabilità della Regione Siciliana che mostra una inerzia inammissibile. Per questa ragione ho sottoposto il caso alla Commissione Europea”.
Ignazio Corrao del M5S
A dichiararlo è l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao che, avendo accolto l’appello del sindacato SGB e di decine di famiglie siciliane, ha depositato una interrogazione alla Commissione Europea con cui denuncia la mancanza di assistenza scolastica per gli alunni diversamente abili nelle scuole siciliane.
Competenza dello Stato
“Un parere del CGA – spiega Corrao – sembrerebbe chiarire che anche in Sicilia la competenza in materia di erogazione del servizio igienico personale in favore degli alunni con disabilità sia dello Stato e pertanto anche degli uffici e dirigenti scolastici che dovranno eventualmente individuare e formare i collaboratori scolastici. Per quel che attiene invece l’assistenza nelle scuole di pertinenza dei liberi consorzi si attende che la regione siciliana pubblichi le linee guida che specifichino competenze e risorse. Con l’ulteriore conseguenza che più di 2000 lavoratori, che fino a marzo si sono occupati del servizio, si ritrovano senza garanzia occupazionale e i ragazzi con disabilità gravi e permanenti non vanno a scuola perché non possono ricevere l’adeguato supporto.
La Commissione Europea
Ho chiesto alla Commissione Europea come giudica tale situazione di emergenza e contestualmente se la Sicilia possa ricevere le misure inerenti lo spazio europeo dell’istruzione entro il 2025, tra le quali figurano strategie per la creazione di ambienti di apprendimento di supporto per i gruppi a rischio di scarso rendimento e l’istituzione di 50 centri di eccellenza professionale con il finanziamento del programma Erasmus”.
Soluzione transitoria
“In attesa di regolamentare definitivamente la materia, mentre si continua a discutere di riparto di competenze e di assistenza specialistica e di base, è assolutamente prioritario trovare una soluzione transitoria che garantisca il diritto allo studio dei ragazzi che hanno disabilità gravi i quali purtroppo non frequentano la scuola dal lockdown” – conclude Corrao.