La legge prevede l’obbligo di indicare la scadenza solo sui cosmetici con una validità inferiore ai trenta mesi. E quando non è indicato nulla? Guida all’uso corretto
di Luciana Rossello
Quale donna farebbe a meno del proprio beauty super fornito di ombretti, rossetti, matite, mascara e quant’altro? Ma quante donne si pongono il problema della scadenza dei propri prodotti di bellezza? Molto spesso, si tende alla qualità, alla marca, alla certificazione e agli effetti, ma un particolare, come la scadenza del prodotto, passa, il più delle volte, addirittura, inosservato. Eppure, i prodotti cosmetici hanno una propria scadenza. Scadenza che va, comunque, osservata. Sotto il profilo normativo, in realtà, la materia è controversa e poco dettagliata.
Il rischio maggiore in cui si incorre a causa di una cattiva conservazione è la contaminazione batterica che, alla lunga, è controproducente per lo stesso makeup del viso, provocando effetti contrari a quelli per cui viene utilizzato il prodotto. Al posto, quindi, di labbra sensuali, sguardo profondo, colore uniforme, rischiamo di ritrovarci bubboni sparsi qua e là sul viso.
Per quanto controversa sia la normativa, è bene sapere, comunque, che la legge indica un periodo indicativo entro il quale sarebbe buona norma terminare il prodotto. Questo elemento è definito come Pao, Period After Opening, ed è indicato sulle confezioni con il disegno di un piccolo barattolo sul quale è impresso il numero di mesi a disposizione.
Tale indicazione non è altro che il periodo in cui il produttore garantisce l’efficacia assoluta di un determinato prodotto. Ciò non significa che il prodotto si sia necessariamente alterato, ma semplicemente che potrebbe essere meno efficace.
Ovviamente, ogni prodotto ha una reazione diversa e, di conseguenza, anche noi dobbiamo trattare ogni prodotto in maniera relativamente adeguata.
Vediamo singolarmente come trattare ogni prodotto. Le matite per occhi e labbra, per esempio, hanno un Pao che si aggira intorno ai 12 mesi. In questo caso la cosa è molto indicativa, in quanto è veramente improbabile che una matita scada nel senso lato del termine. E’ importante, però, stare molto attenti al fatto che sia la matita per gli occhi sia quella per le labbra, entrano a contatto con delle mucose, cosa che rende molto probabile anche il contatto con eventuali batteri.
Nel caso del mascara, invece, trattandosi di un prodotto per gli occhi, entra direttamente a contatto diretto con una zona molto sensibile. Pertanto, è opportuno tenere conto dei 6 mesi indicativi di scadenza. Se ci si accorge dall’odore e dalla consistenza che il prodotto ha subito delle alterazioni, è bene buttarli.
Anche i rossetti hanno un periodo di scadenza che varia dai 6 ai 12 mesi.
E anche in questo caso è opportuno accertarsi che siano sempre ben chiusi e lontani dalla polvere o da fonti di calore che potrebbero ossidarli.
I prodotti più sicuri, invece, sono i cosmetici in polvere. Questa sicurezza viene data, intanto, dal fatto che non contengono acqua e, di conseguenza, non sono soggetti a contaminazioni batteriche particolari. Attenzione, però, a non farli entrare in contatto con acqua o umidità. Questi sono tra i prodotti che, se ben chiusi, possono essere utilizzati anche dopo il Pao.
Gli ombretti in crema, invece, seguono le indicazioni dei rossetti. Anche loro hanno una scadenza che varia dai 6 ai 12 mesi.
E arriviamo, così, alle creme o detergenti per la pelle. Immancabili nel beauty case.
Questi prodotti possiedono un alto contenuto di acqua che, con estrema facilità, provoca l’alterazione dello stesso prodotto. E’ bene seguire alla lettera la scadenza, evitando rigorosamente di utilizzare una crema, oltre i 12 mesi.
Più o meno le stesse indicazioni valgono per i fondotinta fluidi.
Eppure, ritornando all’aspetto legale, ci rendiamo conto che in molti cosmetici non è indicata nessuna data di scadenza. Perché? In realtà, per quanto controversa sia la legislazione, possiamo dire che, attualmente, la legge italiana prevede l’obbligo di indicare la data di scadenza e di produzione solo sulle confezioni dei cosmetici che presentano una validità inferiore ai trenta mesi. E’ questo il motivo per cui, nella maggior parte dei prodotti di bellezza, non è riportata la data entro la quale il cosmetico deve essere utilizzato. Secondo una disposizione comunitaria, tuttavia, a partire dal marzo del 2005 su questi cosmetici è obbligatorio un simbolo che indichi il mese e l’anno entro il quale il prodotto andrà preferibilmente utilizzato.
In linea generale, comunque, un prodotto che presenta alterate le caratteristiche organolettiche (odore, consistenza, colore) non va utilizzato.