La Cgil regionale segnala che nel manifatturiero siciliano le misure di sicurezza per contrastare il Covid -19 non vengono applicate con lo scrupolo necessario. Tutto con i conseguenti pericoli per la salute dei lavoratori e dell’intera popolazione.
E, con note inviate agi assessori al Lavoro e alla Salute e al Presidente di Sicindustria, chiede provvedimenti in merito. A partire dall’adozione dei protocolli di sicurezza anti-contagio, sottoscritti con i sindacati, previsti dal commi 7 e 9 dell’articolo 1 del Dpcm dell’11 marzo.
Strumenti di controllo improcrastinabili
“Ci giungono da più parti segnalazioni di situazioni di rischio per la salute dei lavoratori”, dicono Alfio Mannino e Monica Genovese. Situazioni che, nella nota al governo regionale definiscono “improcrastinabile l’innalzamento degli strumenti di controllo delle condizioni di lavoro. Ciò ai fini della prevenzione, con un adeguamento delle risorse dedicate”.
Riduzione attività lavorativa
A Confindustria Sicilia, inoltre, i due rappresentanti della Cgil , sollecitano” una discussione importante. Discussione che affronti subito i temi della riduzione dell’attività lavorativa manifatturiera e dei servizi. Ad eccezione, ovviamente, di quelli essenziali, rimodulando l’orario attraverso l’utilizzo degli ammortizzatori sociali e l’innalzamento dei livelli di sicurezza e degli strumenti di controllo”. “Alla luce di quanto accade e dei provvedimenti del Governo- concludono Mannino e Genovese- occorre il massimo dell’attenzione. Ma anche l’immediata verifica e attuazione di tutte le iniziative necessarie”.
Addetto Stampa
Daniela Curalli