Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Edilizia popolare a Palermo ferma

di Redazione

Sul fronte dell’edilizia popolare a Palermo non si muove nulla, nonostante più di 200 milioni di euro dei Fondi ex Gescal  (gestione case per i lavoratori). Lo denunciano il Sunia e la Cgil regionali

Edilizia popolare a Palermo. Più di 200 milioni di euro dei Fondi ex Gescal  (gestione case per i lavoratori) sono disponibili ma sul fronte dell’edilizia popolare non si muove nulla”: lo denuncia il Sunia e la Cgil regionali che, con le segretarie regionali Giusy Milazzo e Mimma Argurio chiedono l’apertura di un confronto con il governo regionale “per programmare gli interventi necessari a riqualificare ed ampliare il patrimonio abitativo pubblico e per fare chiarezza su quale sia stata la destinazione di 97 milioni di fondi spesi, posto che si tratta di risorse vincolate”. “Si tratta di fondi- scrivono Milazzo e Argurio – provenienti dalla tassazione sui salari dei dipendenti e prelevati dalle buste paga sino al metà degli anni 90 proprio per finanziare l’edilizia popolare, è quindi inammissibile che non vengano utilizzati. Già quattro anni fa- specificano- Cgil e Sunia avevano reso noto che dal rendiconto della Cassa depositi e Prestiti si evinceva che la Sicilia avrebbe potuto utilizzare 297 milioni di euro dei fondi ex gescal ma nonostante l’impegno assunto dalla Regione di aprire un tavolo di confronto, in questi anni sono stati spesi circa 97 milioni di euro senza che ne sia stata resa nota la destinazione”. Cgil e Sunia ritengono che sia “inammissibile che il tesoretto a disposizione non venga utilizzato o che venga usato come un fondo a disposizione della regione per
interventi non meglio precisati spesso del tutto lontani dalle finalità a cui i fondi dovrebbero essere destinati”. Di tutto questo chiedono di potere discutere col Presidente della Regione.

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