“Vogliamo adeguarci a quello che dicono le direttive sia istituzionali sia ecclesiali, tenendo presente la precarietà in cui viviamo. Continueremo a pregare ognuno di noi in forma personale per dare conforto e speranza affinché si debelli questo coronavirus e i tanti mali che ancora oggi soffocano, schiacciano questa umanità”.
Questo il messaggio di Frate Biagio Conte che esorta a non trasgredire le regole perché la preghiera è preghiera comunque, anche in forma personale e riservata.
“Rivediamo tutti gli errori commessi, soprattutto quelli dell’egoismo e dell’indifferenza. Riconosciamo che vince il Buon Dio non il coronavirus. Ma vi chiediamo aiuto e collaborazione affinché non abbandoniamo i più deboli e chi ci invoca soccorso. In questo momento di grande emergenza è doveroso stare uniti : istituzioni, chiesa, le diverse religioni, i vari popoli, chi crede e chi non crede. Dobbiamo essere più solidali alle varie professioni, al mondo del lavoro, agli operatori sociali, alle scuole e a tutti gli ammalati i medici, gli infermieri e i volontari. Incoraggiamo tutti i bambini e i giovani e anziani penalizzati nella loro libertà”.
Da Fratel Biagio, Padre Pino, tutti i missionari e le missionarie i volontari e le volontarie e tutta la comunità