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Mannino su politiche industriali in Sicilia

Industria: Mannino ( Cgil), serve un piano di sviluppo innovativo, legato alle nuove politiche industriali in Sicilia, nuove politiche energetiche e alle vocazioni territoriali. La Sicilia diventi hub per l’idrogeno

di Redazione

“Il governo regionale apre una discussione sulle politiche industriali in Sicilia e non possiamo che dire che era ora, visto l’enorme ritardo con cui si approccia alla questione. Ci auguriamo che si avvii un percorso di ampio respiro, svincolato dalle contingenze politiche ed elettorali, quanto più partecipato con l’obiettivo della costruzione di un piano per lo sviluppo dell’industria al passo con i tempi, accompagnato da una nuova politica dell’energia, dal potenziamento dei fattori di attrattività e che tenga conto delle vocazioni del territorio”. Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, dopo l’incontro di ieri sera con Presidente e la giunta regionali sul tema dell’industria.

L’importanza dell’industria

”Una regione con 5 milioni di abitanti- afferma Mannino- non può certo fare a meno dell’industria, a questo tema come Cgil abbiamo dedicato un’ampia riflessione nel piano del lavoro presentato mesi or sono. Occorre dare risposte ai poli industriali – sostiene- ma anche prevedere misure che favoriscano lo sviluppo di segmenti come quello dell’agroindustria e dell’economia circolare legata al ciclo dei rifiuti. In questo contesto la politica energetica assume un ruolo decisivo, per lo sviluppo di un sistema che punti sulle rinnovabili e sull’idrogeno, che consenta approvvigionamenti ed economie”.


Costituzione di un’ Agenzia regionale per lo sviluppo

Mannino ha proposto “la costituzione di un’ Agenzia regionale per lo sviluppo”, come sede di supporto e di sintesi relativamente alle azioni che sarà necessario realizzare”.Per il segretario della Cgil, la Sicilia per la sua posizione geografica “deve avere un proprio hub per l’idrogeno e su questo tema – sottolinea Mannino- la regione deve fare sentire la propria voce col governo nazionale”. Quanto agli strumenti di incentivazione  Mannino sottolinea che “Zes e aree di crisi complessa sono strumenti di cui occorre tenere conto. Ma occorre puntare anche su altri fattori di attrattività- ha rilevato- come le procedure  veloci , il sistema delle infrastrutture, il collegamento con enti di ricerca e università”.

Addetto Stampa
Daniela Ciralli

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