L’Assemblea plenaria dell’Ati di Siracusa ha preso la decisione finale: il Servizio Idrico Integrato sarà gestito da una Azienda Consortile Pubblica e non sarà affidato ad una azienda privata, né ad una azienda di diritto privato con soci pubblici.
Per Federconsumatori Sicilia, che tramite il Forum Siciliano per l’Acqua Bene Comune chiede questa scelta da anni, si tratta di un successo. Per i siracusani si tratta di un’ottima notizia. Dopo quello di Agrigento, il SII di Siracusa è il secondo che verrà gestito da una società completamente pubblica e questo tutelerà i diritti dei cittadini impedendo che si faccia profitto sull’acqua, un bene essenziale non solo per la qualità della vita, ma per la vita stessa.
Appena il giorno prima della votazione il Forum aveva inviato una lettera aperta ai sindaci della Provincia di Siracusa affinché votassero in assemblea per la gestione pubblica del Servizio Idrico Integrato. Solo in questo modo, infatti, è possibile dare attuazione alla legge regionale 19/2015 che dichiara l’acqua “un bene comune non assoggettabile a finalità lucrative”. Una legge, tra l’altro, nata dalla spinta della vittoria schiacciante al referendum popolare del 2011, con il quale il 98% dei cittadini siciliani votò sì per l’acqua pubblica. “Affidare il SII ad una Azienda Consortile Pubblica è stata la scelta migliore – commenta il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – perché da una parte tutela i diritti dei cittadini-consumatori e dall’altra è l’unica opzione realmente rispettosa della normativa regionale vigente. Adesso vigileremo – conclude La Rosa – affinché la società pubblica gestisca in modo efficiente l’acqua in Provincia di Siracusa e garantisca elevati livelli di qualità del servizio e costi per metro cubo ragionevoli”.