Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

A Termini Imerese si conclude il corso di archeologia cristiana e bizantina

Organizzato da BCSIcilia, il corso si chiude con una lezione sulla valle del fiume Torto e il comprensorio delle Madonie

di Redazione

Si conclude sabato 18 gennaio 2020 alle ore 16,30 il Corso di Archeologia Cristiana e Bizantina promosso da BCsicilia, in collaborazione con il Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, l’Istituto Superiore di Scienze Religiose, il Parco Archeologico di Segesta, il Parco Archeologico di Lilibeo-Marsala e il Museo Civico di Termini Imerese. Dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, Presidente Regionale BCsicilia, si terrà la lezione dal titolo “La valle del fiume Torto e il comprensorio delle Madonie tra tardoantico ed età bizantina: i risultati della ricerca archeologica”. La relazione sarà tenuta da Rosa Maria Cucco, Funzionario archeologo della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Palermo. L’incontro si terrà presso la Chiesa S. Maria della Misericordia – Museo Civico, in Via Mazzini a Termini Imerese. Concluderà il lungo seminario Emma Vitale, Docente di Archeologia Cristiana e Medievale, presso l’Università di Palermo e Coordinatrice del Corso.
Il Corso ha previsto 9 lezioni e 4 visite guidate. Dal 24 al 27 gennaio si terrà la visita guidata a Ravenna. Alla fine della lezione verrà rilasciato l’attestato di partecipazione. Per informazioni: BCsicilia, Via Ospedale Civico, 32 – Termini Imerese Tel. 091.8112571 – Cell. 346.8241076 – Email: terminiimerese@bcsicilia.it. Facebook: BCsicilia.
Nel corso della lezione si percorreranno alcuni itinerari che dalla costa tirrenica, tra Cefalù e Termini Imerese, condurranno nell’entroterra attraverso le vallate dei fiumi: Torto, Imera Settentrionale e Roccella. Sia le contrade più prossime alla costa che l’area delle Madonie sono costellate di insediamenti di varia entità e tipologia, di età tardoromana e bizantina, che hanno assistito, in alcuni casi, all’avvento della dominazione islamica.

Rosa Maria Cucco è funzionario direttivo archeologo presso la Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo, dove presta servizio dalla fine del 2008 e dove si occupa della tutela e valorizzazione di numerosi Comuni ed aree archeologiche del provincia, tra cui, per citare solo alcuni siti, Carini, S. Flavia con il Parco Archeologico di Solunto, Cefalù e tutto il comprensorio delle Madonie. Laureata in lettere classiche con tesi di Topografia dell’Italia antica all’Università di Palermo; specializzata in archeologia classica all’Università di Lecce;  dottore di ricerca presso la Seconda Università degli Studi di Napoli; responsabile di un progetto di ricerca nella valle del F. Torto come assegnista di ricerca presso l’Università di Palermo (cattedra di Topografia dell’Italia antica); per anni docente di cartografia (cattedra di Topografia dell’Italia antica) presso il Corso di Laurea in BB.CC. dell’ Università di Palermo (sede Agrigento). Fino al 2008 ha prestato servizio come funzionario direttivo archeologo presso la Soprintendenza BB.CC.AA. di Trapani, occupandosi della ricerca e tutela archeologica in numerosi centri della provincia, tra cui Mazara del Vallo, Pantelleria, Salemi e Selinunte, per citarne alcuni.
Nel corso degli anni ha condotto diverse campagne di ricognizioni archeologiche nelle province di Palermo, Caltanissetta e Agrigento e partecipato a campagne di scavo a Palermo e provincia. E’ autrice di diversi contributi in pubblicazioni a carattere scientifico e divulgativo e ha partecipato a svariati convegni e conferenze in Italia e all’estero.

Comunicato ricevuto dalla sede di Termini Imerese di BCSicilia

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