C’è veramente tanta attesa, non solo da parte dei suoi protagonisti ma anche da quanti ne hanno sentito parlare da amici e sulla rete per il VICKY ART PROJECT, tre giorni di arte, artgianato, spettacolo e solidarietà in programma dal 19 al 21 maggio a Villa Magnisi, prestigiosa sede dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Palermo.
Una manifestazione alla quale hanno pensato più di un anno fa cinque compagni del liceo artistico “E. Catalano” di Palermo di Vicky, al secolo Vincenza Biondo, ragazza talentuosa amante dell’arte, scomparsa prematuramente, volendo organizzare qualcosa che ricordasse il suo talento e il suo amore per l’arte.
Così Manuela Cusimano, Daniela Pisciotta, Marco Favata, Monica Miliccia e Gaetano Paterniti – ecco il gruppo organizzatore che ha preso il nome di Whats’ art group – hanno pensato bene di dare vita a una grande collettiva che ha subito trovato il consenso dei genitori di Vicky che, da quando la loro ragazza è scomparsa, l’hanno sempre ricordata attraverso iniziative nella quali l’arte fosse una componente fondamentale. In questo caso, facendo andare la manifestazione a braccetto con la solidarietà, dal momento che, quanto si raccoglierà in questi tre giorni grazie alla generosità di artisti e visitatori, sarà destinato all’onlus “Remare”, presieduta da Roberta Taverna, per una borsa di studio che possa consentire di portare avanti e offrire nella nostra città le cure di cui parla e si occupa la sua associazione. Evitando, così, a chi ne ha bisogno, di spostarsi e partire con notevole dispendio economico, non sempre affrontabile dalle famiglie.
«Gli artisti che esporranno – spiega Marco Favata – sono stati accuratamente scelti in base alle opere che realizzano e che, secondo noi, sono meritevoli di essere fatte conoscere perché trasmettono qualcosa che va oltre il consueto. Quello che volevamo realizzare, ricordando la nostra amata Vicky, era un percorso che, attraverso l’arte e la cultura, potesse arrivare al cuore delle persone. Ecco perché non solo opere, ma anche momenti musicali, di dibattito e di solidarietà che raccontino quanto di più bello possiede e produce la nostra città. Non, dunque, la solita mostra, ma un viaggio nell’umanità di chi sa dare e darsi. Si legge, comunque, la Sicilia in quello che verrà rappresentato. Rispetto, poi, a Palermo, visto che il prossimo anno sarà a tutti gli effetti capitale della cultura, stiamo già guardando alla prossima edizione. Se l’Ordine dei Medici ci vorrà sostenere ancora una volta, ne saremo felici».
Tante, infatti, le espressioni artistiche e dell’artigianato – opere pittoriche e scultoree, molte delle quali realizzate anche con materiali di riusi, fotografie, monili, cavallini in cartapesta, modelli di apini in latta, libri di stoffa, solo per fare qualche esempio – che si potranno trovare e vivere durante il Vicky Art Project, grazie ai 23 partecipanti che accoglieranno i visitatori e racconteranno cosa vuole dire la creatività per loro.
Nello specifico sono: Tiziana Battaglia, Giacomo Bertolino, Pietro Boscia, Marco Burrascano, Vitalba Canino, Alberto Criscione, Gabriella De Murtas, Angela Di Blasi, Marco Favata, Cristina Fernandez, Massimiliano Ferro, Benedetto Galifi, Domenico Guddo, Daniela Marcianò, Marivita Muratore, Antonino Nicchita, Daniela Pisciotta, Raffaele Riccobono, Massimiliano Scuderi, Vito Serra, Pietro Alessandro Trovato, Davide Valdesi e Varonica Vassallo.
Veramente numerosi gli eventi in programma dalle 17 alle 20 di venerdì 19 maggio, mentre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20 di sabato 21 e domenica 22.
Il taglio del nastro inaugurale sarà fatto alle 17 di venerdì 19 da Giusy Maniscalco, madre di Vicky, insieme a Pia Tramontana, madrina dell’evento, al presidente e al vicepresidente dell’Ordine dei Medici, il prof. Salvatore Amato e il dott. Giovanni Merlino, a Roberta Taverna, presidente dell’onlus “Remare”, e naturalmente al comitato organizzatore e agli artisti e artigiani del progetto. Sino alle 20, sarà possibile passeggiare lungo le sale di Villa Magnisi per cominciare a prendere confidenza con i diretti protagonisti della manifestazione.
È, però, alle 10 di sabato 20 maggio che sarà possibile entrare nel vivo, vistando gli allestimenti delle opere, ma anche vivendo momenti dinamici come quello contraddistinto dal laboratorio “Fiabe di stoffa” di Angela di Blasi, pronto a fare sognare non solo i più piccoli. Laboratorio che si potrà ritrovare alle 16 dello stesso sabato, così come alle 10 e alle 16 di domenica 22 maggio, e al quale si potrà partecipare lasciando un piccolo contributo che andrà a fare crescere la somma che sarà destinata a fine manifestazione all’associazione “Remare”.
Sempre sabato 20, ma alle 11, nella Sala Congressi, in occasione della Settimana mondiale della Toroide, la presidente dell’Onlus “ATTA”, Luisa La Colla, terrà una conferenza sulla iodoterapia, distribuendo poi a tutti del sale iodato.
Una pausa per visitare la splendida villa, ammirare le opere esposte e interagire con gli artisti e artigiani presenti, poi alle 18 spazio alla musica con il “Goethe Chor” diretto da Serena Pantè, pronto a deliziare i presenti con un concerto dal titolo “Il Goethe Chor canta il Rinascimento”. In programma madrigali per lo più a cappella, tutti del XV e XVII secolo, italiani e stranieri. Un’occasione da non perdere.
La domenica si apre alle 10 con il “Teatrino di Angelo Sicilia” che offrirà uno spettacolo anche alle 16. Alle 11, nuovamente nella sala congressi di Villa Magnisi, l’associazione “Lisca Bianca” racconterà l’avventura di un’imbarcazione storica, il cui restauro è stato reso possibile anche grazie all’impegno di giovani in difficoltà ai quali è stata data un’altra possibilità di riscatto. Un progetto volto a valorizzare arte e saperi, del quale ci parleranno coloro che lo hanno pensato e realizzato.
Alle 16, Roberta Taverna, presidente di “Remare Onlus” parlerà di malattie reumatiche e auto infiammatorie in Sicilia, mentre alle 18 il coro del “Teatro dei Ragazzi” diretto da Pia Tramontana si esibirà in un concerto strumentale e vocale di giovani cantori.
Anche questo un momento atteso prima della consegna a Roberta Taverna di quanto raccolto durante questa tre giorni che tutti si augurano incuriosisca i palermitani, facendoli decidere di visitarla non solo per ammirare opere artistiche sicuramente diverse dal solito, ma anche per potere dare il proprio contributo, piccolo o grande che sia, per una buona causa.