Dante e la Giustizia. Giovedì 16 dicembre presso la sala Borremans di Villa Butera a Bagheria si è svolto un interessante convegno su Dante e la Giustizia. Convegno, organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Termini Imerese.
Nei vari interventi e relazioni di giuristi e letterati si è evidenziato che la giustizia non è un paradigma esterno. Ma è un valore intrinseco a ciascun individuo che ha in sé la piena coscienza del bene e del male.
La modernità e l’attualità di Dante
Pur essendo ai tempi di Dante il sentimento della vita legato indissolubilmente a una visione esclusivamente escatologica, oggi certamente lontana dal nostro modo di pensare, è stupefacente la “modernità” di Dante rispetto ai giuristi medioevali. Individui, che non distinguevano tra virtù cardinali e virtù teologali, tra giustizia umana e giustizia divina. Dante ha invece un suo originale modo di intendere la giustizia, una sorta di metafisica del cuore basata su un itinerario interiormente vissuto. E’ vero che anche per lui la giustizia promana da Dio. Ma viene rappresentata attraverso una visione poetica che non guarda all’oltretomba ma si proietta in un coinvolgente realismo.
Pippo La Barba