Giugno è un mese ricco di novità, segnato dal tanto atteso ritorno alla presenza. Tanti incontri di cifra varia e diversa. Accanto alle presentazioni editoriali, ai dialoghi e alle lezioni del calendario di Giugno al Circolo dei lettori, vivremo Torino Spiritualità che quest’anno arriva in anticipo, per tornare a ritrovarci, ascoltare e dialogare (17-20 giugno)
Desideranti. Slanci, brame, mancanze
Il tema Desideranti. Slanci, brame, mancanze è davvero un invito alla riflessione e alla condivisione delle emozioni. Giovedì 3 giugno riapre finalmente, Barney’s, il caffè letterario del Circolo dei lettori: dalle 9.30 alle 15.30 e durante gli incontri in presenza tornano colazioni, pranzi, aperitivi, formule di smart working e tre invitanti brunch del fine settimana. Al Ristorante del Circolo dei lettori lo chef Stefano Fanti attende gli amatori del lieto vivere e conversare da martedì 1 giugno per pranzi e cene da prenotare al +39 375 5211445 | + 39 348 2416367 | ristorante@circololettori.it. Ma poiché l’estate porta con sé il desiderio di sole, cielo azzurro e giornate all’aperto, c’è una sorpresa in serbo per la fine di giugno e il mese di luglio: da mercoledì 30 il Circolo dei lettori sarà anche sulla terrazza della Società Canottieri Armida per una programmazione all’insegna della bella stagione, sulla riva del nostro Po.
Incontri in presenza al circolo dei lettori
I posti in sala sono limitati, la prenotazione è obbligatoria (chiama +39 011 8904401 o scrivi, specificando nominativi dei partecipanti e un recapito telefonico, a info@circololettori.it). È obbligatorio: all’ingresso compilare e firmare l’autodichiarazione (si trova in Accoglienza o sul sito); indossare la mascherina anche in sala (dispositivo medico: chirurgica o FFP2; no mascherina di stoffa).
Incontri online
Gli eventi vengono trasmessi su Facebook, YouTube e sito del Circolo dei lettori
giovedì 3 giugnoBARNEY’S
ore 9.30 | Riapre Barney’s
Il caffè letterario del Circolo dei lettori
sabato 5 giugnoONLINE
ore 18.30 | Giovani narratori a spasso nella memoria
incontro nell’ambito di Archivissima
Stefano Benedetto (Archivio di Stato di Torino), Elena Loewenthal (Fondazione Circolo dei lettori) e Alessandro Mari (Scuola Holden) raccontano come è nato e come si svilupperà questo progetto di narrazione condivisa, affrontando i temi della conservazione delle fonti, del processo di scrittura della storia e della “traduzione” e trasmissione della memoria tra generazioni.
sabato 5 giugno POLO DEL ‘900
ore 18 | Pianura, il paesaggio come archivio
con Marco Belpoliti eFrancesco Guglieri
incontro di Archivissima in collaborazione con Torino Spiritualità
lunedì 7 giugnoSALA GRANDE
ore 18.30 | Glossario sentimentale del tempo presente #3
Inquietudine a Giugno al Circolo dei Lettori
con Nicola Lagioia
Un viaggio negli abissi dell’animo umano, fuori e dentro la letteratura.
martedì 8 giugnoONLINE
ore 18 | SUDAMERICANA #4
Emma Reyes
con Teresa Ciabatti ed Elena Varvello
modera Vittoria Martinetto
in collaborazione con SUR
Uruguay, Argentina, Colombia, Cile. Mappiamo la letteratura sudamericana attraverso le opere di quattro grandi classici internazionali. Julio Cortázar, Emma Reyes, Roberto Bolaño, Juan Carlos Onetti. Un’esplorazione che, in occasione dei 10 anni della casa editrice Sur, spazia dal romanzo alla poesia, dall’epistolario al racconto, per approfondire stili, personaggi e visioni del mondo di quattro firme ormai imprescindibili.
Ricordi dell’infanzia senza tempo
Emma Reyes è stata una pittrice colombiana, morta nel 2003 e poco conosciuta in Italia, la cui vivacità narrativa era tanto amata da García Márquez, che la incoraggiò a scrivere. Come senza tempo sono i ricordi d’infanzia: nelle ventitré lettere scritte dal 1969 al 1997 all’amico Germán Arciniegas, Emma racconta, con voce tenera, nostalgica e autoironica insieme, di quando era bambina, quando non sapeva nulla del mondo e si rifugiava in un coloratissimo universo interiore. Ce la presenta Teresa Ciabatti, autrice della prefazione di Il libro di Emma, la nuova edizione di questo suo «memoir per corrispondenza».
8 giugno
martedì 8 giugnoSALA GRANDE
ore 18.30 | Glossario sentimentale del tempo presente #4
con Massimo Giannini
mercoledì 9 giugnoSALA GRANDE
ore 10.30 | Tempo di Parole #1
Parigi_parte I
con Marvi Del Pozzo
letture di Alessandro Piron
Le avanguardie poetiche pre-novecento: il clima artistico parigino della Belle Époque (tra arte e vaudeville). Gli effetti musicali e i giochi fonetici della parola: tra il serio e il faceto, il gusto dello scandalo (Verlaine, Rimbaud, Mallarmé). Invito a improvvisare sulla fonetica e i suoi effetti in poesia.
mercoledì 9 giugno SALA GRANDE
ore 18 | L’incredibile vita di Fëdor Dostoevskij
Sanguina ancora (Mondadori)
Paolo Nori con Petunia Ollister
Si parte con Delitto e castigo
A Giugno al Circolo dei Lettori, tutto comincia con Delitto e castigo, un romanzo che Paolo Nori legge da ragazzo: è una iniziazione e, al contempo, un’avventura. La scoperta è a suo modo violenta: quel romanzo, pubblicato centododici anni prima, a tremila chilometri di distanza, apre una ferita che non smette di sanguinare. “Sanguino ancora. Perché?” si chiede Paolo Nori, e la sua è una risposta altrettanto sanguinosa, anzi è un romanzo che racconta di un uomo che non ha mai smesso di trovarsi tanto spaesato quanto spietatamente esposto al suo tempo. Se da una parte Nori ricostruisce gli eventi capitali della vita di Fedor M. Dostoevskij, dall’altra lascia emergere ciò che di sé, quasi fraternamente, Dostoevskij gli lascia raccontare.
La convivenza con lo scrittore
Perché di questa prossimità è fatta la convivenza con lo scrittore che più di ogni altro ci chiede di bruciare la distanza fra la nostra e la sua esperienza di esistere. Ingegnere senza vocazione, genio precoce della letteratura, nuovo Gogol’, aspirante rivoluzionario, condannato a morte, confinato in Siberia, cittadino perplesso della “città più astratta e premeditata del globo terracqueo”, giocatore incapace e disperato, marito innamorato, padre incredulo (“Abbiate dei figli! Non c’è al mondo felicità più grande”, è lui che lo scrive), goffo, calvo, un po’ gobbo, vecchio fin da quando è giovane, uomo malato, confuso, contraddittorio, disperato, ridicolo, così simile a noi. Quanto ci chiama, sembra chiedere Paolo Nori, quanto ci chiama a sentire la sua disarmante prossimità, il suo essere ferocemente solo, la sua smagliante unicità? Quanto ci chiama a riconoscere dove la sua ferita continua a sanguinare?
Se telefonando….., finisce una passione
mercoledì 9 giugnoONLINE
ore 21 | This is your song #11
Se telefonando di Mina
con Maurizio Blatto
La storia è quella della fine telefonica di una passione improvvisa e fragile che velocemente si esaurisce. La melodia sono poche note trasformate in capolavoro da Ennio Morricone che si era ispirato a una sirena della polizia di Marsiglia. Il testo è di Maurizio Costanzo e Ghigo De Chiara. La canzone, nata come sigla del programma tv Aria condizionata, uscì nel 1966, come 45 giri, e fu inserito nell’album Studio Uno 66.
Al cimitero monumentale
giovedì 10 giugno CIMITERO MONUMENTALE
ore 10.15 | In punta di penna, letteratura al Cimitero Monumentale di Torino
appuntamento presso il cancelletto dedicato alle visite situato in Corso Novara 131/a
Ingresso all’interno del cimitero alle 10.30. Durata della visita: circa 2 ore e trenta. Gruppo: massimo 15 persone. € 15.00 a persona,prenotazione obbligatoria: Promotur s.r.l. + 39 011 3018888 | + 39 333 4947413 | eugenio@promoturviaggi.it
giovedì 10 giugnoSALA GRANDE
ore 18 | La super-religione del mondo che verrà
Nelle mani di Dio (il Mulino)
Marco Ventura
aspettando Torino Spiritualità 2021
Sfidando il comunismo
Quarant’anni fa Karol Wojtyla sfidò il comunismo, la cristiana conservatrice Margaret Thatcher abbracciò il liberismo, Deng Xiaoping alleò confucianesimo e ateismo per una Cina di mercato e Khomeini intestò all’islam la più spettacolare rivoluzione degli ultimi cento anni. Sono molto cambiate, da allora, le religioni. Oggi si identifica in esse l’85% della popolazione globale e le interpella un mondo debole e diviso. I credenti possono rispondere solo se uniscono le forze: che ne siano consapevoli o meno, che piaccia loro o no, le fedi sono spinte le une verso le altre. Si profila all’orizzonte una super-religione che ingloba e aumenta le singole confessioni per sprigionare la super-potenza necessaria allo sviluppo sostenibile. Dall’avvento di una religione più grande e più potente dipende il nostro futuro. Tutto questo viene ricordato proprio in occasione del Giugno al Circolo dei Lettori.
sabato 12 giugnoSALA GRANDE
ore 11 | I giornali, spiegati bene
La rassegna stampa del Post
con Francesco Costae Luca Sofri
sabato 12 giugnoBARNEY’S
dalle ore 11.30 | Il brunch di Barney’s
Torna il brunch letterario del sabato
sabato 12 giugnoSALA GRANDE
ore 17.30 | Mini primavera musicale a cura di Circolo degli Artisti di Torino
L’altra metà del cielo: grandi compositrici fra ‘800 e ‘900
introduzione di Silvia Novarese
con Marta Tortia, violino, Cecilia Novarino, pianoforte ed Eliana Grasso, pianoforte | musiche di C. Schumann, F. Mendelssohn, L. Boulanger, M. Bonis, M. T. von Paradis
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
(chiama +39 011 8128718 o scrivi, specificando nomi e recapiti telefonici dei partecipanti, a segreteriacircoloartisti@yahoo.it)
La forza femminile nella composizione
La composizione è sempre stata un’arte quasi esclusivamente maschile, eppure nei secoli si sono avvicendate donne geniali ma spesso dimenticate dalla storia della musica. Ci piace poter eseguire questo concerto nella sede storica del Circolo degli Artisti, ricordando che sino al 1980, lo stesso Circolo, fu un club esclusivamente maschile, le donne infatti potevano accedere esclusivamente come ospiti o partecipare ai ricevimenti, mentre ora formano di gran lunga un nucleo sociale importante, ed a loro dedichiamo questo incontro.
lunedì 14 giugnoSALA GIOCO
ore 18 | Un profilo tra storia e storiografia
Giovanni Botero (Bruno Mondadori)
Alice Raviola Blythe
con Marzia Giuliani, docente Università Cattolica di Milano e Accademica Ambrosiana e Maria Teresa Pichetto, docente Università di Torino
Giovanni Botero intellettuale
La modernista approfondisce alcuni aspetti della biografia intellettuale di Giovanni Botero, esaminando gli snodi centrali della sua carriera con particolare attenzione agli ambiti milanese, spagnolo e sabaudo in cui si sviluppò. E, grazie a suggestioni da diversi approcci storiografici (dai Court Studies alla Global History), i vari capitoli si concentrano anche sulla proiezione universale dei suoi scritti, che travalicarono i confini peninsulari per divenire testi di riferimento per le dinastie e l’élite europee. Nell’Appendice trovano spazio due scritti meno frequentati, entrambi apparsi nel 1598 a corredo della Ragion di Stato: La Relazione del mare e il Discorso della reputazione del prencipe, che, come il resto della produzione di Botero, oscillano tra meraviglia per la natura e severa esperienza politica della vita di corte.
lunedì 14 giugnoONLINE
ore 18 | Viaggio nella storia dell’URSS
a partire da Arkadij Dubnov, Perché è caduta l’Unione Sovietica (il Mulino) ed Enrico Franceschini, La fine dell’impero. Ultimo viaggio in URSS (Baldini+Castoldi)
con Gianmaria Ajani, Nadia Caprioglio, Anatolij Adamishin, Enrico Franceschini
Arkadij Dubnov, Perché è crollata l’Unione Sovietica. I dirigenti delle Repubbliche raccontano (il Mulino)
L’Unione Sovietica e la sua integrazione territoriale
L’Unione Sovietica era un impero territorialmente integrato, una delle superpotenze mondiali: soltanto pochi anni prima del suo crollo nessuno avrebbe creduto che fosse possibile ciò che accadde negli anni compresi tra il 1989 e il 1991. Il volume raccoglie 14 interviste ai primi dirigenti degli stati indipendenti di nuova formazione dopo il crollo dell’Unione. Partendo da una prima domanda uguale per tutti, «si sarebbe mai immaginato che l’URSS avrebbe cessato di esistere?», gli intervistati raccontano la propria esperienza nel processo di difesa dell’indipendenza dei loro stati, nella formazione di una nuova economia e nel riassetto dei rapporti con la Russia post-sovietica e con i paesi confinanti. A distanza di tempo, emergono lucide riflessioni sulle decisioni governative, spesso basate solo su conoscenze teoriche e dettate dall’urgenza, e sugli errori commessi in una tappa difficile e decisiva per ognuno dei paesi coinvolti.
Enrico Franceschini, La fine dell’impero. Ultimo viaggio in URSS (Baldini+Castoldi)
Gli spunti letterari interessanti di questo Giugno al Circolo dei Lettori non finisco qui. Le ferie alla dacia per coltivare patate e le vacanze dei mafiosi nell’unico albergo di lusso del Mar Nero. L’infanzia di Gorbaciov, scolaro modello e attore mancato in un villaggio di contadini, e la ricetta dell’ex braccio destro di Stalin, con- vinto che basterebbe dare «pane e salame» a tutti per riportare l’ordine.
La febbre del gioco
La febbre della roulette nei casinò di Mosca e la fame a Leningrado come al tempo dell’assedio nazista. La nuora di Trotzkij sopravvissuta al Gulag che ha paura di doverci tornare e i restauri di Lenin imbalsamato nel mausoleo sulla Piazza Rossa. Un conflitto pirandelliano sulle montagne del Caucaso e un massacro con i carri armati sulle rive del Baltico. Il coro del Nabucco per difendere Riga e il vento dell’Islam fra le moschee di Samarcanda. Una notte con la Milizia per le strade della capitale e la cronaca del drammatico «golpe rosso». Un colloquio nei corridoi con il capo del Kgb e l’ultima intervista al Cremlino con Gorbaciov che si è appena dimesso.
lunedì 14 giugnoSALA GRANDE
ore 18.30 | Glossario sentimentale del tempo presente #5
Accidia
con Giorgio Fontana
L’accidia uccide
L’accidia non è semplice pigrizia; è una forma di sconforto esistenziale che getta nell’inattività. Da Evagrio Pontico al doomscrolling, passando per Dante e Dylan Thomas, Giorgio Fontana tracca un percorso attorno a questo antico peccato capitale, che oggi ritorna come minaccia totalmente laica ma non meno inquietante: l’abbiamo sperimentata nei giorni peggiori del lockdown, e anche in seguito. E suggerisce anche qualche modo per venirne a capo. Speriamo in occasione di questo atteso Giugno al Circolo dei Lettori le cose siano diversamente.
martedì 15 giugnoSALA GRANDE
ore 18.30 | Glossario sentimentale del tempo presente #6
con Mario Calabresi
mercoledì 16 giugnoSALA GRANDE
ore 10.30 | Tempo di Parole #2
Parigi_parte II
con Marvi Del Pozzo
letture di Anna Abate e Alessandro Piron
Anni Venti. Gli esuli russi: Achmatova e le poesie per Modigliani; Majakovskij e Lili Brik, tra amore, Futurismo e incarichi segreti. Creazionismo e Surrealismo a Parigi.
mercoledì 16 giugnoSALA GRANDE
ore 18 | Conversazione intorno alla magistratura
Una fragile indipendenza (Edizioni SEB27)
Paolo Borgna e Jacopo Rosatelli con Giuseppe Salvaggiulo, giornalista “La Stampa” e Rita Sanlorenzo, Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione
Il lato fragile dell’indipendenza
L’indipendenza non è più una virtù? Il “caso Palamara”, che ha sconvolto la vita della magistratura italiana, compromettendone l’immagine agli occhi dell’opinione pubblica, autorizza a porsi seriamente questa domanda. E la risposta non può essere di comodo e banalmente rassicurante, ma richiede una profonda riflessione, che dalle vicende più recenti risalga ad alcuni snodi cruciali dei decenni scorsi. A questo si dedicano Paolo Borgna e Jacopo Rosatelli in un dialogo senza reticenze intorno a uno dei valori fondamentali della nostra democrazia. Un valore importante non solo per gli operatori della giustizia, ma per l’intera società.
La degenerazione dell’indipendenza della Magistratura
Scritta nella Costituzione, affermatasi davvero solo negli anni Sessanta in un clima di grandi trasformazioni, impostasi con i processi per corruzione e mafia negli anni Novanta, l’indipendenza della magistratura è oggi degenerata in separatezza? Il sistema di autogoverno concepito dai costituenti è, nella sua concreta attuazione, fallito e rischia di essere il vero nemico dell’indipendenza. Ma ci sono alternative? Contro i detrattori e i sostenitori per principio dell’operato di pubblici ministeri e giudici, serve un punto di vista autenticamente critico che, senza ipocrisie o cedimenti allo “spirito dei tempi”, ci ricordi cosa significa che la giustizia «è amministrata in nome del popolo».
giovedì 17 – domenica 20 giugno
TORINO SPIRITUALITÀ
sabato 19 giugnoBARNEY’S
dalle ore 11.30 | Il brunch di Barney’s
Torna il brunch letterario del sabato
domenica 20 giugnoBARNEY’S
dalle ore 11.30 | Il brunch di Barney’s
Torna il brunch letterario della domenica
lunedì 21 giugnoSALA GRANDE
ore 18 | Una commedia all’italiana cattivissima e politicamente scorretta
Seimila gradi di separazione. Romanzo in 24 storie (e/o)
Bruno Ventavoli con Elena Loewenthal
I vizi dell’Italia contemporanea
In questo romanzo divertente e feroce, il direttore di Tuttolibri (l’inserto letterario della Stampa) Bruno Ventavoli, porta il lettore in un viaggio attraverso i vizi dell’Italia contemporanea. Nello spirito di film come Amici miei o altri grandi della commedia all’italiana, Ventavoli segue le disavventure di una ventina di personaggi, le cui vite s’incrociano in modo inatteso ed esplosivo.
Tra un mix di stili
Un po’ giallo, un po’ commedia, un po’ satira di costumi, un po’ inchiesta giornalistica, questo romanzo è soprattutto un grande piacere di lettura, perché il lettore è invitato a seguire le tante vicende rocambolesche, sentimentali, sessuali, criminali dei tanti personaggi.
In un mix di figure
In questo scoppiettante Giugno al Circolo dei Lettori, troviamo un mix di personaggi. C’è la coppia di sposi sado-maso, ci sono i rave party, c’è la partita di calcetto nella nebbia islandese, c’è Antonia aspirante attrice, c’è un suicidio che sembra proprio un omicidio, ci sono i naziskin, gli anarchici che sfasciano il SUV del notaio Enrico, ci sono Nicu e Daina, immigrati dall’est alla ricerca di una vita normale in Italia, c’è un tesoro nascosto in una caverna, ci sono le feste piccanti della Contessa. Il tutto ambientato nella felice pianura padana, tra Torino, l’Emilia e la Lombardia: un’inestricabile trama di destini che si scontrano e si incrociano, in una sarabanda di idee e d’invenzione.
martedì 22 giugnoSALA GRANDE
ore 18 | Tempo di Parole #3
Area anglosassone, fine secolo XIX inizio XX
con Marvi Del Pozzo
letture di Anna Abate e Alessandro Piron
La poesia
La poesia come gioco in versi, satirico e di ‘non sense’. Limerick riconducibili alla tradizione di “Alice nel paese delle meraviglie”. Struttura di questa forma poetica, esempi ed esercitazione giocosa dei presenti con lettura, da parte degli attori, dei testi prodotti.
mercoledì 23 giugnoSALA GRANDE
ore 18 | Decennale del nuovo realismo
a partire da Realtà (Bollati Boringhieri) di e con Mario De Caro
con Tiziana Andina, Maurizio FerrariseAlberto Voltolini
Riflessioni sulla realtà in versi
In questo Giugno al Circolo dei Lettori, si propone una riflessione sull’idea di realtà è iniziata con la nascita della filosofia e continua da allora. Sul finire del Novecento, però, ha conosciuto un periodo di oblio dovuto al successo delle filosofie legate alla cosiddetta «svolta linguistica». Ma oggi la realtà è tornata e, come il fantasma del Commendatore alla fine del Don Giovanni, ci ricorda di questioni che non si possono ignorare. Per giudicare della realtà esterna dobbiamo fidarci dei sensi o della scienza? I colori, i suoni, gli odori esistono davvero o sono solo un prodotto interno alla nostra mente? Oltre agli oggetti materiali, esistono anche quelli immateriali, come le menti, i numeri e il tempo? E che statuto hanno i giudizi estetici e morali?
Mario De Caro ci guida in questa riflessione
Mario De Caro, con uno stile chiaro e accessibile anche ai non addetti ai lavori, ci aiuta a rispondere a queste domande. Lo fa introducendoci al «realismo ordinario» – che predilige la testimonianza dell’esperienza percettiva a quella della scienza –, facendoci dialogare con il «realismo scientifico» – secondo cui il mondo contiene soltanto le cose che le scienze naturali possono descrivere e spiegare – e approdando infine a una terza forma di realismo: il «naturalismo liberalizzato», che ammette l’esistenza (e la necessità) di una pluralità di chiavi di accesso a una realtà che è irriducibilmente complessa e variegata.
domenica 27 giugnoSALA GRANDE
ore 15 | Torino Jazz Festival – Jazz Talks
YARDBIRD SUITE: viaggio nella musica di Charlie Parker
con Stefano Zenni
nell’ambito di Torino Jazz Festival
La figura di Charlie Parker
A cento anni dalla nascita, la figura di Charlie Parker (1920-1955) si staglia in tutta la sua tormentata e frenetica genialità. In una manciata di anni di carriera, insieme a musicisti come Dizzy Gillespie e Thelonious Monk, Parker ha cambiato la direzione del jazz, ne ha trasformato definitivamente il linguaggio, ha alzato l’asticella del virtuosismo strumentale e, soprattutto, ha imposto una nuova logica dell’improvvisazione. Considerato oggi un classico, Parker è ancora un artista irriducibile, di cui va recuperata l’ampiezza di vedute musicali, la potenza creativa, la tellurica varietà espressiva.Stefano Zenni. Musicologo, docente. È stato direttore del TJF per 4 edizioni. Prenotazioni su www.torinojazzfestival.it
martedì 29 giugnoSALA GRANDE
ore 10.30 | The Book Club
gruppo di lettura con Rosmary Perry Wine
Evening in Paradise di Lucia Berlin (Farrar Straus & Giroux ) con Floria Conta
riservato iscritti Gruppo di lettura.
martedì 29 giugnoSALA GRANDE
ore 18 | La paga del sabato: un omaggio a Beppe Fenoglio
con Lorenzo Mondo, critico letterario, Gianni Oliva, storico, Darwin Pastorin, giornalista e Bruno Quaranta, critico letterario
letture di Giulio GragliaeCarlotta Micol De Palma
a cura di Festival nazionale Luigi Pirandello e del ‘900
100 anni di Beppe Fenoglio
L’anno prossimo si festeggiano i 100 anni dalla nascita di Beppe Fenoglio. In previsione di tale importante anniversario, l’incontro di oggi vuole essere un omaggio allo scrittore delle Langhe e della Resistenza, tra ricordi, testimonianze e letture – in particolare da La paga del sabato, in vista di una prossima messa in scena.