Classe 1959, la musica gli scorre nelle vene da una vita e a oggi ha all’attivo oltre 1500 concerti non solo su territorio nazionale, bensì anche internazionale. Lui è Diego Spitaleri, uno stimato pianista siciliano che lo scorso 10 maggio ha presentato il suo ultimo lavoro discografico, Pianofor(T)ever, presso il Real Teatro Santa Cecilia di Palermo.
di Elèna Vitrano
Pianofor(T)ever: un flusso di emozioni catturate in una “fotografia”
“Amo tutta la musica. L’ho ‘incontrata’ per la prima volta a 9 anni, ascoltando i Pink Floyd, e piano piano ho imparato ad apprezzare il Jazz, il Gospel e tutti gli altri generi. Ho iniziato a studiare pianoforte, da autodidatta, a 15 anni e a 20, un po’ perché ambizioso, un po’ perché sognatore, ho iniziato a farne un mestiere!”.
Sin dall’inizio della sua attività artistica il nostro pianista si è dedicato alla composizione sia singolarmente che in collaborazione con altri musicisti, vantando un repertorio di oltre 200 brani, alcuni dei quali per spettacoli teatrali e di danza e per video. Con alle spalle Mediterranea Suite e numerose partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive, Diego Spitaleri torna oggi in scena con un album tutto suo:
“Pianofor(T)ever è un CD a cui tengo molto. È il mio secondo disco ufficiale e contiene tredici composizioni composte negli ultimi anni, una ‘fotografia’ sul mio universo musicale. È arrivato dopo tanto tempo perché nel frattempo mi sono dedicato ad altri progetti; ma adesso sentivo il bisogno di fissare un nuovo punto sul mio percorso artistico. Ogni brano è come se fosse un figlio per me, non ho quindi un preferito: c’è quello che si lega al tema della distanza o al mondo del teatro, oppure quello che mi riporta con la mente a ‘Itaca’, una poesia di Costantino Kavafis che tengo sempre a portata di ‘nota’”.
Con queste parole, il musicista ha così presentato il nuovo album, il secondo dopo Mediterranea Suite, pubblicato nel 1992 dalla Splash Records.
“Nella mia musica c’è una forte componente etnica, strettamente legata alle mie radici, alla mia terra. Quando compongo mi lascio sempre trasportare dalle emozioni, e mi scopro sempre un privilegiato nel vedere che queste vengono condivise, che arrivano dritte al cuore di chi mi ascolta e che il più delle volte portino a guardare nella mia stessa direzione”.
Negli ultimi 20 anni Diego Spitaleri ha allargato i propri orizzonti musicali dando il suo prezioso contributo alla realizzazione di svariati progetti nel campo della musica gospel (Palermo Spiritual Ensemble), etnica (Folkage) e colta. Con i SUN, trio palermitano fondato nel 1995 insieme ad Alessandro Palacino (fiati) e Dario Sulis (percussioni e voce), combina sapientemente jazz, etnica (con particolare attenzione al repertorio della tradizione popolare siciliana), elettronica.
E a proposito di contributi, numerosi i prestigiosi nomi con cui Spitaleri ha collaborato, sia in ambito musicale che teatrale, tra cui Paolo Fresu, Flavio Boltro, Franco Cerri, Ray Mantilla, Irio de Paula, Artie Traum, Glen Velez, Gianni Gebbia, Rim Banna, Nick the Nightflight, Sara Jane Morris, Bill Moring, Elliot Zigmund, Paride Benassai, Giuseppe Moschella, Giacomo Cviletti, Rory Quattrocchi, Sandro Dieli, Barbara Tabita, Claudio Gioè, Pino Caruso, Massimo Wertmuller, Franco Scaldati, Giorgio Li Bassi, Toni Sperandeo, Paolo Briguglia, Massimo Geraci, Alessandro Haber.
Tanto l’affetto ricevuto in questi giorni e tante le persone accorse l’altra sera per conoscere il nuovo album del pianista che ancora una volta ha commosso e si è commosso, come dimostrano le sue stesse parole:
“Ovviamente sento ancora altissima l’adrenalina del concerto per cui non riesco a dormire.
Stasera ė stata per me una serata fantastica circondato dall’affetto e dalla carica di un pubblico veramente speciale che immediatamente é entrato in contatto con me, in perfetta sintonia, aiutandomi a creare un flusso circolare di emozioni che mi hanno accompagnato e sostenuto per tutto il concerto”.
Una sintonia resa possibile dalla gentilezza e dalle delicatezza delle note di un artista capace di comunicare e incantare la gente con un “linguaggio” tanto universale, quanto eterno: la musica, la cui segreta corrente, come si sa, vibra tra il cuore di colui che “canta” e l’anima di coloro che ascoltano.
Pianofor(T)ever è stato rilasciato il 30 aprile su tutte le principali piattaforme on line tra cui I-Tunes, Amazon, Deezer, Rhapsody, Shazam, Tim Music ed è anche disponibile in streaming su Spotify.