Sacrifici alimentari, dieta personalizzata per seguire le particolari esigenze nutrizionali di ciascuno, mesi di costanti (ed estenuanti) controlli del peso, di (in)sperati cali ponderali e innalzamenti positivi di autostima collegati a una “battaglia contro i chili di troppo” che si sta vincendo con metodicità e convinzione.
Certamente un percorso ottimale verso la salute, ma ecco un potenziale imprevisto che rischia di minacciare giornate di criteri nutrizionali studiati ad personam e sapienti evitamenti di eccessi alimentari nocivi.
In tempi di pandemia, isolamento sociale e ridotte possibilità di svolgere la normale attività motoria, lo stress e la reclusione tra le mura domestiche assumono un significato spesso negativo di costrizione. Su uno sfondo innegabile di ansia e depressione, può certamente capitare che il cibo assuma (o riassuma) il significato di una vera e propria “valvola di sfogo”, vanificando i progressi ottenuti con una dieta già iniziata. Magari favorendo un eccesso di peso, anche in soggetti normopeso, che sarà poi sempre più difficile da smaltire alla fine dell’emergenza.
Il cibo è una tentazione?
Come aiutarsi, cosa fare, allora, per non soccombere alle tentazioni del Cibo come Cura del Disagio, e mantenersi in forma, pur nell’emergenza?
Ne parliamo con Alessandra Landino, biologo nutrizionista a Palermo, insieme alla quale cercheremo di individuare i cibi e le attività più idonee per mantenerci in salute e scongiurare il temuto rischio “Chili in eccesso”.
Dottoressa Landino, come seguire la dieta in questi tempi? Chi era sotto controllo da un punto di vista dietologico cosa non deve assolutamente fare per riprendere i chili?
“Durante questo periodo, che ci costringe nostro malgrado a rimanere a casa e ad avere più tempo libero, il consiglio, che vale un po’ per tutti, è quello di attenersi a un’alimentazione varia, prediligendo cibi freschi, soprattutto verdure di diversa qualità (escludendo quelle preconfezionate) e frutta”.
Sì a cereali e proteine, no agli zuccheri semplici
“Non devono poi mancare i macronutrienti come cereali e proteine e in dose limitata i grassi, soprattutto olio extravergine d’oliva. Il metodo per non riprendere chili per chi era riuscito a perderli è senz’altro quello di attenersi ai consigli precedenti, evitando inoltre un consumo eccessivo di zuccheri semplici, sotto forma di dolci, bibite gassate e non, cibi fritti e carboidrati raffinati ed eccessivamente conditi, come per esempio pizza o primi piatti ricchi di grassi”.
A casa come in palestra
Che tipo di attività fisica ci consiglia di fare a casa, da abbinare all’alimentazione?
“Non è semplice organizzare l’attività fisica a casa, ma un allenamento aerobico che si può fare senza difficoltà è salire e scendere le scale, anche più volte al giorno; si possono poi programmare dei giorni di allenamento casalingo con piccoli pesi e/o elastici per far sì che i muscoli rimangano tonici, facendo sessioni diversificate per i vari gruppi muscolari, gambe, braccia, addome, glutei, dorsali”.
Esistono categorie di persone più soggette a riprendere i chili se non rispettano la dieta in questo periodo?
“Il corredo genetico e la costituzione fisica differenziano un individuo dall’altro, questo fa sì che persone diverse rispondano in modo differente a stimoli indotti dai cambiamenti ambientali. Più che di categorie parlerei di soggetti che, per motivi di salute o di patologie preesistenti, o di particolare instabilità emotiva, possono incontrare maggiori difficoltà nel seguire un regime alimentare regolamentato, associato alla privazione di libertà di movimento alla quale siamo costretti tutti durante questo periodo”.
Consiglia eventuali integratori per gli sportivi che necessariamente vedono ridurre lo sport, la palestra, la corsa?
“Proprio perché l’allenamento, sia aerobico che anaerobico, è notevolmente ridotto, il mio consiglio è di non sovraffaticare i nostri apparati emuntori, come quello renale e intestinale, con integratori solitamente adatti agli sportivi. In questo particolare momento è necessario soprattutto rafforzare il sistema immunitario con una corretta integrazione di probiotici adatti alla conservazione di un microbiota sano”.