Si torna a parlare del servizio igienico sanitario per disabili gravi: stando al report Istat del febbraio di quest’anno, nell’anno scolastico 2022/2023 sono stati quasi 338mila gli alunni con disabilità che frequentavano le scuole di ogni ordine e grado nel nostro paese.
In Sicilia è stato pubblicato il decreto per l’assegnazione dei fondi alle scuole ma ancora non si conosce per quest’anno il numero esatto degli studenti bisognosi di cure particolari.
È l’esisto dell’audizione in V commissione Ars. Non è bastata una settimana dall’audizione precedente per reperire il dato. Nell’attesa dei dati definitivi del numero degli alunni destinatari del servizio integrato, si procede con i 5 milioni stanziati, calcolati sulla stima dei fabbisogni dello scorso anno scolastico.
Diritti dei disabili gravi contro burocrazia
“Fino ad oggi quindi non tutti gli studenti che necessitano di cure speciali per problemi gravi hanno avuto la dovuta assistenza – dichiara il segretario Flc Cgil Sicilia, Fabio Cirino, che è anche segretario generale Flc Cgil Palermo – La certezza dei diritti purtroppo non si sposa con la burocrazia: i dati definitivi ancora non sono disponibili e i difetti di comunicazione tra gli enti preposti e le lungaggini burocratiche hanno causato un ritardo inammissibile nella partenza a regime del servizio”.
Il dipartimento regionale Famiglia e politiche sociali ha inoltrato la richiesta dei dati sul numero degli alunni disabili in situazione di particolare gravità e bisognosi di attività assistenziali integrative ai distretti sociosanitari, che hanno risposto solo in parte. “Per questo – aggiunge Cirino – è stato esitato il decreto di assegnazione fondi basandosi anche sui dati del 2023, in attesa che l’Usr Sicilia, interpellato solo la settimana scorsa, faccia pervenire il dato reale avendolo, a sua volta, richiesto alle scuole”.
In audizione erano presenti il presidente della quinta commissione, Fabrizio Ferrara, il direttore generale della Città Metropolitana Nicola Vernuccio, il dirigente Usr Marco Anello.
Sull’assistenza all’autonomia e alla comunicazione (Asacom) di supporto agli studenti disabili, invece, il direttore generale della città Metropolitana Vernuccio ha confermato la proroga del servizio, in attesa di definire, attraverso interlocuzioni con la Regione, e con un anticipo di cassa, la ridefinizione della durata del servizio.
Un rinvio di diritti inaccettabile
“La durata del servizio nella seduta odierna non è stata definita ma il servizio, secondo il direttore generale Vernuccio, non è a rischio – aggiunge Cirino – Quel che è certo è che dato l’aumento degli alunni interessati, si richiede un maggior onere di spesa da definire e da stabilizzare anche negli anni a venire. Evitando di accentuare le polemiche, facendo riferimento anche alla questione avvio mense scolastiche, non si può però accettare che ogni anno la scuola cominci a settembre ma i diritti si rimandino ai mesi successivi”.