L’insediamento di un tavolo istituzionale con le parti sociali per “affrontare il tema della non autosufficienza in un’ottica globale, partendo dalla questione mai risolta dell’integrazione socio- assistenziale- sanitaria”. E’ quanto chiedono i sindacati chiedono al presidente della Regione.
“Nel buco nero dell’inefficienza della politica regionale ci sono i disabili ma anche tutto il complesso delle politiche socio-sanitarie su cui si scontano ritardi inammissibili”: lo scrivono in una nota congiunta Cgil Cisl e Uil Sicilia e le rispettive federazioni dei pensionati, Spi, Fnp. Uilp. I sindacati ricordano: “Già 5 anni fa raccogliemmo 130 mila firme a sostegno della richiesta di una legge regionale sul riordino delle politiche sociali che comprendeva anche la tematica della disabilità. A quest’ultimo proposito chiedemmo l’istituzione di un Fondo fisso regionale. Ma le nostre richieste, reiterate nel tempo e sostenute dall’iniziativa sindacale, sono rimaste lettera morta, così come quella a Roma di una legge nazionale sulla non autosufficienza”. Cgil, Cisl e Uil e i sindacati pensionati sottolineano che “il problema dei disabili si inscrive nella più generale questione delle carenze del sistema di protezione sociale di fronte alle quali registriamo una completa indifferenza dei governi che si sono succeduti e le gravi responsabilità dei Parlamenti”. “Il clamore mediatico attorno alla vicenda dei disabili- affermano i sindacati- non può spegnersi con qualche battuta o con qualche vaga promessa. Qua ci sono problemi gravi da affrontare e governo e Parlamento sono ad oggi latitanti: chiediamo normative adeguate e adeguati finanziamenti e anche di conoscere i dati raccolti dall’ osservatorio epidemiologico – concludono – sulle condizioni di salute reali dei siciliani partendo dalle situazioni più gravi come le cronicità e le disabilità.”.