E’ trascorso quasi mezzo secolo da quando L’Economia Domestica rappresentava una materia curriculare impartita nella scuola dell’obbligo.
Una materia, ai tempi, che potremmo definire di ‘genere’. Infatti, era, esclusivamente, appannaggio delle classi femminili, oppure, nelle classi miste, era destinata soltanto alla componente femminile della classe, che, durante la lezione di Economia Domestica, veniva separata da quella maschile. Ad insegnarla, ovviamente, erano rigorosamente insegnanti donne.
Facevano parte di questa disciplina conoscenze in materia di alimentazione, gastronomia, igiene, puericultura, merceologia e, dulcis in fundo, programmazione economica.
Economia Domestica non più materia didattica, ma stile di vita quotidiana
Da allora ad oggi, di acqua sotto i ponti ne è passata.
L’economia domestica è uno stile di conduzione della casa, della famiglia e della comunità. Non viene più insegnata nelle scuole, ma viene vissuta nella vita pratica di tutti i giorni da ogni cittadino di buon senso: uomo o donna che sia.
Come tale, non è più prerogativa femminile, ma è distribuita in maniera equa tra uomini e donne, in un clima di collaborazione e compartecipazione.
Definita come l’insieme di competenze per la conduzione degli aspetti pratici della vita di una famiglia e di una comunità, diventa oggi qualcosa di imprescindibile.
Dall’Economia Domestica si dirama l’economia globale
Attualmente, viene considerata e proiettata in un contesto molto più ampio e rappresenta il primo gradino dal quale si dirama l’economia globale. Sì, perché l’intera gestione della vita domestica si ripercuote nella vita collettiva.
L’approccio e l’atteggiamento, però, oggi sono diversi. L’attenzione è volta a creare un atteggiamento sostenibile e anticrisi; ed è, perciò, attenta agli sprechi e indirizzata verso il risparmio e al rispetto dell’ambiente.
Al centro, comunque, rimane sempre la famiglia, che sia composta da un solo individuo o da una mezza dozzina di affini e consanguinei: mamma, papà, figli, nonni, animali domestici, e così via. La casa in cui si vive è una piccola azienda e come tale deve essere gestita. Ha un patrimonio da curare, un inventario da aggiornare, rendite, spese e bilanci da tenere sotto controllo, contratti da valutare e, poi, tasse e imposte da saldare.
Come gestirla, dunque, partendo dal principio cardine, che la casa è, appunto, un’azienda?
Ne parliamo con un’esperta
Ne parliamo con Giada Vaccari, Professional Organizer specializzata in Economia Domestica. Giada non è un economista, ma una professionista che tratta l’argomento in modo semplice e pratico. Il suo scopo è, infatti, quello di aiutare le persone, nella vita di tutti i giorni, a trovare tempo per loro e a fare acquisti consapevoli per risparmiare e potere dare spazio pure ai propri sogni.
Le maggiori aree di intervento
Giada, quali sono le principali aree di intervento?
La nuova economia domestica aiuta le persone a risparmiare tempo e denaro. Le aiuta ad ‘acquistare meglio per spendere di più’ e le aiuta a trovare del tempo libero per loro.
Come gestire il budget
Come deve essere impostato il budget casalingo e le strategie finanziarie per gestirlo al meglio?
La famiglia è come un’azienda e come tale deve adottare delle strategie per raggiungere il fine comune di tutti i componenti.
Ogni famiglia, in base alle proprie possibilità, imposta un budget casalingo diverso.
La cosa fondamentale e quindi la strategia principale da adottare è quella di stabilire dei budget per ogni spesa che la famiglia deve sostenere.
Come spendere meno?
Quali modi suggerisci per spendere meno e meglio?
Uno dei modi migliori ed efficaci è quello di crearsi un Menù Settimanale con un budget prestabilito.
Questo permette di risparmiare tempo, denaro e di non sprecare cibo inutilmente.
Un altro modo è sicuramente quello di acquistare prodotti direttamente dal produttore, in modo da risparmiare e portare in casa prodotti freschi e locali.
Strategia salva tempo
Quali sono le strategie salva tempo, alla luce della donna di oggi completamente immersa nel mondo del lavoro?
La strategia migliore è quella di crearsi una routine giornaliera. Di stabilire ogni giorno le priorità e di ricavarsi del tempo per noi, la nostra famiglia e le cose che amiamo.
Etica
Oggi, nell’amministrare l’economia domestica si presta molta attenzione alla finanza etica, al consumo collaborativo e critico (commercio equo e solidale). In cosa consistono?
Non mi occupo di questo mercato, ma spingo le persone ad acquistare a km 0, prodotti Italiani per aiutare il nostro territorio.
La banca del tempo
Nell’economia collettiva è stata introdotta la cosiddetta banca del tempo. Una strategia alla quale ricorrono, spesso, le donne. Cosa possiamo dire della banca del tempo?
E’ un’ottima iniziativa, ma purtroppo viviamo in un momento in cui tutto corre troppo in fretta e noi anche. Le persone non riescono a trovare del tempo nemmeno per loro.
Credo quindi che ad oggi, pochi riescano a ricorrere a questo servizio.
Come gestire il budget quotidiano
Come dicevamo all’inizio, in un momento di crisi, parlare di Economia Domestica ha ancora più senso di quello che ha sempre avuto.
Come gestire il budget di tutti i giorni diventa, pertanto, prioritario su tutto.
Proprio per questo, abbiamo chiesto qualche piccolo consiglio al volo a Francesca Gallone, che, non ama definirsi un’influencer, ma, dal suo piccolo gruppo su F.B. riesce a suscitare un certo interesse tra i suoi interlocutori.
I consigli di Francesca Gallone
“L’impostazione del budget – dice Francesca Gallone – al giorno d’oggi va adattata alle aree emergenti, visto che le entrate sono sempre più insufficienti a soddisfare le necessità di famiglie soprattutto medio – grandi. Come tale – continua – il metodo più utile è utilizzare una sola forma di pagamento a cui attingere (quindi o solo elettronica o con denaro contante). In questo modo, si potranno controllare efficacemente entrate e uscite”.
Certo, monitorare le spese non è, poi, così semplice. A cosa affidarsi, dunque, per rendere questo lavoro più semplice?
Monitorare le spese
“Utilizzare una tabella excel per monitorare le spese – suggerisce Francesca – può essere molto utile per destinare un budget alle varie esigenze”.
Invece, per spendere meno e meglio, cosa fare? “Bhe, in questo campo – risponde – i consigli sono i soliti: recarsi da aziende agricole per verdura e frutta. Andare a fare spesa una volta a settimana, anziché tutti i giorni, con una lista predeterminata e un menù settimanale predefinito.
Poi, se possibile fare autoproduzione.
Utilizzare il forno poche volte a settimana per preparare panificati lievitati e piatti da surgelare per l’utilizzo in settimana (strategia che rientra anche nei ‘salvatempo’).
Per l’abbigliamento, infine, io per esempio definisco a inizio stagione di comprare 7 cambi settimanali per ciascuno, così da avere una ‘base’ per vestirci e, così, il resto diventa un’aggiunta.