Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Edilizia: misure per tutelare i lavoratori dal Coronavirus

Cantieri e fabbriche. Sindacati degli edili e associazione costruttori: “I lavori devono andare avanti pur nell'emergenza. Chiediamo misure per tutelare i lavoratori dal Coronavirus e consentire alle imprese di sopravvivere”.

di Redazione

Tutele adeguate per i lavoratori impegnati nei cantieri di Palermo e provincia. A richiederlo sono, in una nota unitaria, le organizzazioni sindacali di Feneal Uil Tirrenica, Filca Cisl Palermo Trapani e Fillea Cgil Palermo. Con il sostegno di Ance Palermo, sono impegnate a fronteggiare l’operato del personale distribuito nei cantieri della città metropolitana di Palermo. Anche per la situazione d’emergenza sanitaria che coinvolge ormai tutto il Paese.

Preoccupazione tra i sindacati per i lavoratori

Sindacati e associazioni dei costruttori non nascondono la loro preoccupazione. Pertanto, chiederanno in questi giorni  incontri alle singole aziende per definire misure e provvedimenti adeguati a salvaguardare il lavoro in corso nei cantieri edili.
“Le fabbriche e i cantieri devono andare avanti. Intanto, organizzando il lavoro con entrate e uscite scaglionate. Poi, riorganizzazione di permessi, rientri e degli stessi spazi comuni, dalle mense agli spogliatoi, alle residenze collettive. Al fine di ridurre al minimo ogni rischio -. Lo  dichiarano i segretari generali di Feneal Uil tirrenica De Vardo, Filca Cisl Palermo Trapani, Danese e Fillea Cgil Palermo, Ceraulo -.

Nuovi incontri

Fermo restando quanto già previsto dalle prescrizioni del governo centrale in merito alle misure, nelle prossime ore richiederemo incontri con tutte le direzioni aziendali. Al fine di organizzare al meglio i lavori. Inoltre, a valutare se sia possibile ricorrere a strumenti di flessibilità. Strumenti che vanno dallo smart working già adottato per le attività impiegatizie, al lavoro a turni più ridotti per gli operai. Anche ricorrendo ad accordi sindacali per l’eventuale smaltimento di permessi e ferie residue, ove ciò sia compatibile”.

I sindacati degli edili di Feneal, Filca e Fillea chiedono inoltre di organizzare meglio gli spazi comuni. Poi, di procedere alla sanificazione di specifici ambienti. Organizzare la mobilità delle squadre ove necessario. Nonché, favorire turnazioni in grado di conciliare meglio esigenze familiari con quelle produttive. Inoltre, nelle ipotesi strettamente necessarie, ricorrere a sospensioni temporanee con immediato ricorso agli ammortizzatori sociali (ordinari o in deroga).

Serve la collaborazione di tutti

“Appare chiaro – aggiungono De Vardo, Danese e Ceraulo – che senza senso di responsabilità dei lavoratori e delle imprese tutte, l’obiettivo da raggiungere diventa più complesso. Quindi auspichiamo una proficua collaborazione,  al fine di superare le anomalie di una  fase che non ha mai avuto precedenti”.

Le rivendicazioni dell’Ance


L’Ance, l’associazione dei costruttori di Palermo, sostiene le rivendicazioni del sindacato degli edili. “Condividiamo pienamente le preoccupazioni del sindacato. Preoccupazioni che riguardano sia la salvaguardia del lavoro sia la sicurezza del lavoro – ribadisce il presidente Ance Palermo Massimiliano Miconi –. E invitiamo le imprese associate e tutte le altre imprese a condividere, con la rappresentanza sindacale nei cantieri, i migliori provvedimenti da assumere. In questo senso ci auguriamo da parte del governo – aggiunge Miconi – l’attivazione di strumenti rapidi e semplificati. Al fine di ottenere la cassa integrazione in deroga e altri ammortizzatori sociali. Noi, dal canto nostro, siamo sempre disponibili a dare informazioni e assistenza alle imprese associate per affrontare al meglio i problemi”.

FENEAL, FILCA, FILLEA, ANCE PALERMO
Addetto Stampa – Antonella Romano

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.