La storica rassegna, giunta alla sua 37° edizione, vede vincitore quest’anno La Spia di Anton Corbijn, l’ultimo film interpretato da Philip Seymour Hoffman.
di Luca Licata
Giunto alla 37° edizione, il premio internazionale che ogni anno viene assegnato al miglior film tratto da un’opera letteraria, si prepara – dopo 35 edizioni agrigentine – al suo secondo appuntamento a Palermo, dal 16 al 21 novembre.
Efebo d’oro 2015 per il cinema è La Spia di Anton Corbijn, ultimo film interpretato dall’attore americano Philip Seymour Hoffman scomparso nel febbraio 2014. Ad Angelo Barbagallo, storico produttore di Nanni Moretti, di film come La meglio gioventù e di serie tv come Le cose che restano va il riconoscimento alla carriera. Previsto un omaggio, inoltre, ai 40 anni della Cineteca Griffith, con un programma fitto di appuntamenti. Film, documentari, video arte, libri di cinema, masterclass, coinvolgeranno principalmente il Cinema De Seta e il Centro Sperimentale di Cinematografia ai Cantieri Culturali alla Zisa.
L’Efebo d’oro 2015 raccontato dal presidente della rassegna, Egle Palazzolo
Un’edizione, quella di quest’anno, che prosegue nel solco della sua tradizione, ma che esplora allo stesso tempo, nuovi percorsi. Trentasette edizioni, quasi 40 anni di storia alle spalle, e un patrimonio di esperienze che – come spiega la presidente del Centro di Ricerca per la Narrativa ed il Cinema, Egle Palazzolo – hanno consentito all’Efebo d’Oro di stare dentro il cinema ‘in un certo modo’. “Abbiamo messo a contatto lo scrittore e il registra – racconta Egle Palazzolo a L’Inchiesta Sicilia – ed è stato sempre molto significativo metterli a confronto, farli parlare fra loro. Grazie a questo, abbiamo scoperto mondi molto belli e molto nuovi. Oltretutto, attorno a loro è girato tutto un mondo di sceneggiatori, di musicisti, cioè tutto quanto attiene al prodotto cinematografico, che non è fatto solo del testo, ma da tanto altro”. Si parte giorno 16 novembre con un seminario, condotto da Enrico Magrelli, sull’importanza dei “personaggi secondari” nel cinema e nella letteratura. Una rassegna che vuole dire di cinema, con un programma ricco di incontri, proiezioni e dibattiti.
Tra le novità di quest’anno l’appuntamento con i “Nuovi Linguaggi” ed un riconoscimento ex-aequo a due web series Elba prodotta in Italia e Notte noir, di produzione Svizzera. Sguardo, quello rivolto verso i differenti approcci e le nuove linee di ricerca, che è sempre stata una prerogativa del centro di ricerca, come spiega la presidente: “Quando questa rassegna cominciò, quando il centro si mosse, l’idea, la formula ‘dalla carta stampata allo schermo’ non era così abituale come tipo di ricerca. Quindi – ha proseguito – noi abbiamo, innanzitutto, fissato l’attenzione su quello che, facendo un esempio, diventa il Gattopardo dalle pagine di Tomasi di Lampedusa al film di Visconti. Perché una cosa è la lettura del Gattopardo, una cosa è la visione di Visconti. Entrambi i linguaggi sono importantissimi, ma assolutamente diversi se ci si pensa. Il punto – ha concluso – non è se si trasforma un’opera e quanto la si trasforma, ma capire qual è la simbiosi fra le due cose”.