Oltre ad alcune riflessioni teoriche, volte a definire limiti concettuali, il libro di Jorge Urrutia ricerca i caratteri identitari nazionali che la letteratura ha voluto evidenziare. Il che porta al problema del realismo e della presenza di quelle popolazioni ritenute prive di voce, a causa della loro emarginazione culturale.
Professore di Letteratura spagnola, l’autore Jorge Urrutia nel suo libro riflette sui caratteri identitari – di contenuto e forma – che definiscono la letteratura ispanoamericana.
Si analizzano, nel testo, i concetti di natura, verità, veridicità, storicità, impegno e testimonianza. Si critica, inoltre, l’idea che la caratteristica distintiva della letteratura latinoamericana sia, appunto, la testimonianza.
Ciò comporta implicazioni ideologiche e richiede lo studio dei fattori condizionanti della politica culturale della rivoluzione cubana.
Il romanzo “de plantación”
Nella parte centrale del libro si studia il romanzo “de plantación” dimenticato. Romanzo che, unendo il rapporto della natura con il lavoro, l’economia e la politica, caratterizzerà la letteratura iberoamericana tra il 1920 e il 1950. Ma si dimentica, prima dal romanzo del cosiddetto boom, e poi dai libri di testimonianza diretta.
La pubblicazione si conclude con una riflessione sullo spirito di genesi di quella letteratura, indipendentemente dal suo significato politico.
L’autore
Jorge Urrutia è professore emerito dell’Università Carlos III di Madrid. È stato Direttore Accademico dell’Istituto Cervantes, visiting professor in diverse università, tra cui Palermo. E’ stato professore nelle Università di Sevilla, Extremadura e Strasbourg (Francia). Visiting professor nelle Università: Paris VIII e Borgogne (Francia), Buenos Aires (Rep. Argentina), Asunción (Paraguay) e Rabat (Marocco).
Studi di Semiotica
Si è occupato di Semiotica Generale e Teoria della letteratura. Come è studioso di letteratura, si è occupato di Letteratura moderna (sec. XIX e XX). Ha pubblicato edizioni critiche di opere di: Juan Ramón Jiménez, Ramón del Valle-Inclán, Miguel Hernández, Camilo-José Cela o José Hierro.
Tra i suoi libri Contribuciones al anàlisis semiològico del film; Imago litterae. Cine y literatura; Reflexiòn de la literatura; El tejido cervantino; Lectura de lo oscuro. Una semiòtica de Africa; La pasiòn del desànimo. La renovaciòn novelìstica de 1902.
Opere poetiche
Ma è anche autore di un’ampia opera poetica di riconosciuto valore.
Lavoro poetico che è riassunto in due antologie, Será presente lo que ya es pasado (Madrid, 2017) e Presente continuo (Santo Domingo, RD, 2018).
Ha lavorato a numerose edizioni critiche di Azorín, Valle-Inclán, Miguel Hernández, Hierro, De Luis, l’ultima di Piedra y cielo, di Juan Ramón Jiménez (Madrid, 2020).
È uno dei maggiori specialisti della letteratura simbolista europea sulla quale ha pubblicato diversi volumi.