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Elezioni al Comune e alla Regione. Il toto caos delle candidature

Toto candidature: al comune di Palermo spunta Giambrone, alla Regione si profila un braccio di ferro Orlando-Romano...

di Redazione

 

Numerosi intrecci tra i possibili candidati a sindaco di Palermo e alla Presidenza della Regione. Il responso del Referendum costituzionale potrebbe sparigliare le carte in gioco

 

di  Salvo Messina

Grandi manovre alla Regione e al Comune di Palermo in vista delle prossime elezioni. Il sindaco uscente del capoluogo siciliano Leoluca Orlando, secondo alcune indiscrezioni, sembra che stia lavorando sottotraccia per lanciare la candidatura al vertice di Palazzo delle Aquile dell’ex senatore Fabio Giambrone anche se sono molti gli scettici a sostenere come Orlando non abbia mai ‘lanciato’ nessuno e che per lui “fascino” della Città metropolitana rimane molto forte. orlando-giambrone In questa direzione andrebbero le prime indicazioni sulle liste elettorali che secondo i piani del primo di Palermo dovrebbero essere quattro, con ‘l’invito’ ai consiglieri comunali uscenti di fede orlandiana a ‘spalmarsi’ in queste liste per drenare consensi, ma con i rischi elettorali che questa scelta comporta.
Inoltre, la candidatura del presidente Gesap (Società di gestione Aeroporto Falcone e Borsellino) sarebbe favorita dalla possibile assenza dei grillini (smentita recentemente dal parlamentare regionale pentastellato Giampiero Trizzino), che non presenterebbero le liste preoccupati che scoppi un altro caso, dopo quelli di Roma e Parma, alla vigilia dell’anno elettorale che porterà al rinnovo dell’Ars, il principale obiettivo dei grillini.

Intanto, la procura di Palermo ha riaperto l’inchiesta sulle presunte firme false che riguarda la lista del M5S per le Comunali del 2012.

La strategia elettorale di Orlando non si ferma al Comune, ma in modo chirurgico investe anche le Circoscrizioni. Il primo a farne le spese dovrebbe essere il presidente dell’Ottava, Marco Frasca Polara, passato last-minute dal Pd a Orlando pochi giorni prima delle passate amministrative, operazione questa, che gli è valsa l’elezione. Oggi i rapporti tra i due non sembrano essere più idilliaci, tanto che come successore alla presidenza dell’Ottava Circoscrizione si parla di un candidato vicino al consigliere comunale, Mimmo Russo, già in quota Mpa, oggi iscritto al Gruppo misto, molto vicino a Orlando. Tra le quattro liste ci sarebbe anche quella che dovrebbe presentare il parlamentare regionale dell’Udc Totò Lentini anche se, secondo i bene informati, viene ‘tirato per la giacca’ da Fabrizio Ferrandelli con il programma per amministrare la città ‘Palermo Crazia’, ma le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Orlando, sistemando il suo ‘puzzle’ al Comune di Palermo, punterebbe dritto alla presidenza della Regione siciliana (soprattutto che ora è venuta meno la candidatura di Enzo Bianco), togliendo dal caos dei veti incrociati il Pd che a questo punto potrebbe appoggiarlo con buona pace degli altri possibili candidati come l’attuale assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici e l’europarlamentare, Michela Giuffrida.ferrandelli

Del resto, per Orlando sarebbe un ‘volo pindarico’, auspicato da tempo. Tornando a parlare del Comune di Palermo e dei possibili altri candidati, Ferrandelli, è andato persino in America per farsi un selfie con Bill Clinton, postando con orgoglio la foto nei vari social (per la serie anch’io ho rapporti internazionali come Orlando).
Tra gli altri possibili candidati al Comune di Palermo si annovera il coordinatore nazionale di Ala, Saverio Romano che sembra aver trovato una sponda anti-Orlando in alcuni esponenti di Confindustria Palermo, ma che se dovesse scendere in campo sarebbe sostenuto dal centrodestra nonostante a Roma appoggi il Governo di Renzi (a ‘sostegno delle riforme’).
All’interno del Pd, la proposta di candidatura a Sindaco della consigliera comunale Nadia Spallitta non sembra che sia stata accolta positivamente, nonostante il suo impegno popolare contro la ZTL, mentre sembra un’ipotesi tramontata sul nascere quella del vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana Giuseppe Lupo che, secondo alcuni rumors, non sarebbe disposto a fare l’agnello sacrificale per il suo partito.
Nell’ambito del centrodestra, sono numerose le voci che vedono sul trampolino di lancio il presidente del Consiglio dell’Ordine forense di Palermo, Francesco Greco che nel corso della recente convention organizzata da Miccichè per presentare Stefano Parisi, è stato visto stringere le mani a diversi militanti azzurri, ma che ha smentito (scelta forse  ‘tattica’) una sua diretta discesa in campo, mentre continua a resistere la potenziale candidatura del senatore Francesco Scoma in quota a Forza Italia, già vicesindaco di Palermo ai tempi della sindacatura di Diego Cammarata che, comunque, potrebbe essere messa in discussione se si verificasse un accordo tra il commissario regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè e Fabrizio Ferrandelli in un’ottica anti-Orlando. Allora i giochi si sposterebbero alla Regione con Orlando contrapposto a Romano e al candidato grillino che dovrebbe essere Giancarlo Cancelleri (esclusi clamorosi colpi di scena da parte dei pentastellati). Del resto, dopo le dimissioni di Cuffaro, era stato proposto a Saverio Romano di candidarsi per prendere le redini della Regione, ma non se la sentì anche per l’aria pesante che si respirava, dando il via libera a Raffaele Lombardo.  romano

Romano, in questo contesto – come ha dichiarato recentemente – è “impegnato nella costruzione di un centro che non sia un cespuglio né della destra né della sinistra”, a questo punto potrebbe fare un passo indietro a favore dell’ex Rettore dell’Università degli studi di Palermo Roberto La Galla (ex assessore regionale alla Sanità della giunta Cuffaro) che ultimamente ha intensificato incontri con amici e simpatizzanti anche se l’opzione rappresentata dall’avvocato Gaetano Armao, fervente difensore dello Statuto speciale siciliano e severo ‘censore’ di Crocetta, non è da scartare. Sempre alla presidenza della Regione ambierebbe anche Nello Musumeci, figura storica della destra siciliana, parlamentare regionale e presidente commissione d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia in Sicilia con il suo progetto ‘Diventerà bellissima’ il cui scontro elettorale con Miccichè alle passate regionali non è stato ancora del tutto ‘metabolizzato’ dallo stesso leader di Forza Italia che potrebbe lanciare i parlamentari europei Giovanni La Via o Salvo Pogliese anche se l’ex ministro Stefania Prestigicomo (definita da Miccichè ‘il candidato migliore’) potrebbe avere qualche valida chance. In questo contesto, il presidente della regione Crocetta che ha ottenuto il 28,4% (risultando ultimo) nel sondaggio Index research sulla soddisfazione dell’operato dei presidenti di Regione, ambirebbe comunque a ricandidarsi come del resto ha annunciato più volte.

A questo punto non è da escludere la candidatura alla presidenza della Regione del Sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone che, secondo alcune indiscrezioni, non farebbe salti di gioia anche se Renzi potrebbe giocarsi un asso nella macchina che risponde al nome di Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa.

Infine, c’è l’incognita del presidente dell’associazione “I Nuovi Vespri”, Franco Busalacchi, ex dirigente della Regione Siciliana, che porta avanti le istanze indipendentiste con il gravoso compito di catalizzare il voto delle varie anime indipendentiste, autonomiste e sicilianiste che negli ultimi anni sono rinate contro uno Stato sempre più accentratore. Dulcis in fundo, il responso del referendum costituzionale del 4 dicembre che potrebbe sparigliare le carte in gioco. Infatti, se dovesse vincere il fronte del NO non è da scartare a Roma un nuovo Governo di scopo con tutte le conseguenze del caso a livello regionale.

 

 

 

 

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