Famiglie siciliane sempre più in difficoltà nel far fronte ad affitti e mutui. I sindacati inquilini Sunia, Sicet e Uniat regionali rendono noto che almeno il 40% di esse “hanno denunciato questa difficoltà già dopo la prima ondata della pandemia”. “Il problema adesso è- dicono Giusy Milazzo (Sunia), Santo Ferro (Sicet) e Giovanni Sardo (Uniat – che a differenza di quello che accade in tante Regioni dove il sostegno all’abitare si concretizza in azioni che mitigano il pericolo sfratti con ottimi risultati, il tema del disagio abitativo sembra essere ignorato dalla Regione Sicilia e dai Comuni ”.
15 milioni di Euro stanziati dal Governo
Il Governo nazionale ha stanziato a questo riguardo circa 15 milioni di euro e sono le somme che la Regione sta per distribuire ai Comuni. Mentre ammontano a 7 milioni e 700 mila euro le somme per il contributo affitto 2018 per la cui assegnazioni si aspetta a giorni la graduatoria. “Le risorse a disposizione dunque ci sono, anche anche se non del tutto sufficienti, – affermano Milazzo, Ferro e Sardo,- occorre però trovare metodi che ne velocizzino l’erogazione ai tanti che rischiano di perdere la casa e restare senza un tetto, anche considerando che , secondo la normativa attuale, il blocco degli sfratti si conclude a fine dicembre”.
Il sindacato inquilini chiede incontro con la Regione
Il Sindacato inquilini fa sapere di avere avanzato proposte in merito e chiesto un incontro alla Regione. “I Comuni d’altro canto – rilevano Sunia, Sicet e Uniat-t ra lavoro in remoto e farraginosità delle procedure in alcuni casi non hanno neanche emanato i bandi. Siamo convinti che la straordinarietà della situazione e la gravità delle difficoltà delle famiglie- sottolineano Milazzo Ferro, e Sardo- richiedano la semplificazione dei passaggi superando anche i bandi ed erogando direttamente il contributo sui conti correnti degli aventi diritto”. I sindacati chiedono anche che si affronti il tema di una nuova offerta edilizia pubblica . “Aumentare l’offerta di alloggi – sostengono- è oggi l’obiettivo che la crescita della povertà e delle difficoltà delle famiglie impone di raggiungere, utilizzando al meglio le risorse disponibili e ridisegnando per migliaia di famiglie un futuro abitativo sostenibile. Siamo convinti – concludono-che bisogna fare presto e che non sia più tempo di promesse vuote”.
Addetto Stampa
Daniela Ciralli