L’Islam è davvero alle porte? In questo romanzo, che è mezzo saggio e mezzo romanzo orwelliano, Enrico Somma, scrittore e giornalista impegnato nel contrasto alle mafie (non ultima quella islamica-nigeriana), rimarca con forza il tema della violenza sulla donna, in questo caso vittima sacrificale della jiahad (letteralmente “guerra santa” all’infedele) sull’altare del fanatismo e dell’integralismo religioso islamici.
Ispirandosi al romanzo uscito nel 2015 “2084. La fine du monde” dello scrittore franco-algerino Boualem Sansal e, prima ancora, a “1984” di Orwell, Somma bolla senza mezzi termini la pericolosità dell’Islam, sottovalutata o, peggio, taciuta dall’Occidente per interessi economici legati ai petrodollari. Per un intero secolo l’Occidente ha creduto di eludere le proprie responsabilità storiche sul colonialismo ignorando i crimini millenari che l’Islam ha perpetrato contro l’Umanità. In questo campionario di orrori figurano: le lapidazioni di donne, la barbarie dei matrimoni con bambine di vecchi poligami, la legittimazione della pedofilia e altre pratiche disumane che compongono la cosiddetta “civiltà” islamica. Del libro risulta interessante e originale la tecnica narrativa, che riesce a creare una perfetta sinergia tra realtà e immaginazione.
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