Prezzi di locazione vertiginosi. Migliaia di sfratti per morosità. Oltre 25 mila alloggi vuoti. La mappa della situazione abitativa a Palermo è davvero drammatica. Viaggio tra i disperati alla ricerca di un alloggio
di Patrizia Romano
‘Cercasi casa disperatamente’. E’ l’Sos lanciato dalle migliaia di famiglie palermitane costrette a vivere in condizioni alloggiative drammatiche. Il bisogno di casa, che ci richiama inevitabilmente a un principio di diritto inalienabile, in alcune aree metropolitane rappresenta una vera chimera. Palermo occupa una posizione di tutto rilievo. Sono molti, infatti, i cittadini palermitani a cui viene negata una sistemazione abitativa quantomeno dignitosa.
Il mercato degli alloggi nel capoluogo siciliano è fortemente squilibrato. Esiste una dicotomia tra domanda e offerta (Palermo è tra le città con gli affitti più alti e con minore disponibilità di case). Emergono, inoltre, situazioni molto polarizzate: da una parte si registra il valore più alto della dimensione media di un alloggio rispetto a tutte le altre città italiane (94 metri quadrati); dall’altro si registrano situazioni estreme di disagio abitativo, dove il 6 per cento degli alloggi è privo di bagno, il 4 per cento di acqua potabile e più di 2 mila famiglie coabitano con parenti. Nonostante tutto, i canoni generalmente offerti a chi cerca disperatamente casa sono decisamente elevati. Ed è un problema che investe gran parte della popolazione, se consideriamo che a Palermo l’affitto riguarda il 40 per cento delle abitazioni occupate, cioè 90 mila unità immobiliari.
Questa serie di difficoltà spinge molte famiglie a chiedere un alloggio popolare. Ma qui si apre un altro capitolo drammatico, che ha il suo epilogo nelle migliaia di istanze presentate. La domanda storica contenuta nei bandi di concorso per l’assegnazione di alloggi popolari rimane ancora oggi in parte inevasa.
Questi dati rappresentano un indicatore del bisogno sempre più disperato di casa. Un bisogno che provoca inevitabilmente il grave fenomeno dell’occupazione abusiva degli alloggi che, ancora oggi, continua ad avere refluenze significative sotto il profilo socio-economico.
Canoni alti, da una parte, e redditi bassi, dall’altra. La situazione è tutt’altro che confortante. Tutto ciò a fronte di una risposta insoddisfacente da parte dell’Amministrazione Comunale. Il Comune, al momento, non sta adottando alcuna politica sociale a favore della casa. Anzi, negli ultimi anni, la crisi ha costretto l’attuale governo a effettuare tagli netti sugli alloggi. Ciò che è certo è che non necessita creare nuovi alloggi. Palermo è piena di unità immobiliari non utilizzate. Basterebbe sfruttare, attraverso una serie di interventi oculati, quelli già esistenti. Basti pensare che sull’intera area metropolitana esistono circa 25 mila alloggi vuoti, la maggiorparte dei quali concentrati nel centro storico in condizioni ancora fortemente precarie.