Parliamo di cuore e di patologie a carico di questo fondamentale organo, in particolare di valvulopatie, anche perchè l’edizione 2024 di Eurovalve, l’appuntamento di riferimento per gli specialisti che operano nell’ambito della chirurgia valvolare, sceglie la città di Palermo. Un obiettivo raggiunto grazie all’impegno di GVM Care & Research e del Prof. Khalil Fattouch, direttore del dipartimento di chirurgia Cardio-Toraco-Vascolare di Maria Eleonora Hospital. Il 24 e 25 ottobre, il gotha della cardiologia, cardiochirurgia e anestesiologia si ritrova per delineare lo stato dell’arte del trattamento delle patologie valvolari, promuovere un confronto sulle nuove tecnologie, terapie e strategie diagnostiche e mettere a fuoco le sfide future che portano la chirurgia valvolare verso una sempre minore invasività dei trattamenti e una gestione ottimale delle tecnologie più avanzate a beneficio del paziente.
Le valvulopatie, se si presta attenzione ai segnali che ci invia il nostro organismo, come affanno, tosse e fiato corto, possono essere diagnosticate in tempo. È indispensabile un consulto medico specialistico per impostare una corretta terapia.
I dati
“Secondo i dati più recenti, in Italia le malattie delle valvole cardiache colpiscono annualmente il 13% della popolazione over 65. Gli ultimi studi rilevano che il 7% degli ultra 80enni è affetto da stenosi aortica, il 10% da insufficienza mitralica, il 15% da fibrillazione atriale o scompenso cardiaco. Numeri destinati a crescere se si considera l’aumento medio dell’aspettativa di vita – spiega il Prof. Giuseppe Speziale, Cardiochirurgo e Vice Presidente GVM Care & Research -: l’Italia è il Paese “più vecchio” d’Europa, con il 24,1% della popolazione che supera i 65 anni, percentuale che potrebbe superare il 30% entro il 2050. Questo significa maggiore incidenza delle patologie valvolari ma anche nuovi paradigmi di cura. Eurovalve 2024 sarà un’opportunità unica per ascoltare direttamente dalle voci più autorevoli del settore i progressi della ricerca e condividere esperienze cliniche. Le collaborazioni internazionali tra centri di eccellenza saranno un tema centrale: queste sinergie, fondamentali per accelerare l’innovazione in ambito medico, potrebbero portare a nuove soluzioni terapeutiche che riducono la mortalità e migliorano la qualità della vita dei pazienti”.
Il programma del congresso
“Il programma della due giorni congressuale copre una vasta gamma di argomenti – spiega il prof. Khalil Fattouch, tra i Direttori del Convegno – con un focus sugli interventi per la riparazione o sostituzione valvolari percutanei, le tecniche mininvasive, le ultime novità nella gestione dell’insufficienza mitralica e tricuspidale, l’uso di nuovi devices medicali e le evidenze scientifiche emerse dagli ultimi studi e trials clinici”
Il Maria Eleonora Hospital hub per il trattamento delle valvulopatie
Maria Eleonora Hospital è tra i principali promotori dell’evento: la struttura palermitana è infatti centro di riferimento per il Sud Italia nell’ambito del trattamento delle patologie cardiache e uno dei centri a più alto volume in Regione per quanto riguarda gli interventi di TAVI. Dotata di un Hub per il trattamento delle valvulopatie che può contare su un heart team con elevata expertise, è anche centro sperimentale di ricerca nella determinazione dei fattori che comportano la disfunzione di protesi e capofila del progetto di ricerca EndoTAVI, finanziato della regione Sicilia e attivo in maniera fattiva da metà del 2022 con l’obiettivo di studiare, definire e diagnosticare i fattori predittivi della disfunzione e della conseguente ridotta durabilità della protesi biologica della valvola aortica, impiantata sia con tecnica chirurgica (SAVR – chirurgia open) che con tecnica percutanea (TAVI).