Di malattie neurologiche e delle complicanze. “Differenze di sesso e genere nelle urgenze neurologiche e nella prevenzione delle complicanze” è il titolo del 2° Congresso nazionale della Società Italiana di Medicina di Genere nelle Neuroscienze (S.I.Me.Ge.N.) che si è svolto oggi a Villa Magnisi, sede dell’Ordine del Medici, in via Via Rosario da Partanna 22.
«Quello che auspichiamo con questo congresso – spiega la dott.ssa Marina Rizzo, presidente della S.I.Me.Ge.N. – è un auspicato nuovo approccio alle malattie neurologiche, con l’obiettivo di garantire e tutelare il diritto alla salute. Sarà sicuramente un congresso diverso dagli altri perché ognuno secondo il proprio ambito offrirà il proprio contributo nell’individuazione delle cause, gli aspetti clinici, le complicanze e gli eventi avversi responsabili degli accessi in Pronto Soccorso delle persone con Cefalea emicranica, Epilessia, Sclerosi Multipla, Parkinson, Demenza e Depressione. Tutto questo sempre secondo le differenze di sesso e genere, ma anche tenendo in considerazione le indicazioni dell’assessorato regionale alla Salute in tema di prevenzione».
Veramente ricco il programma dei lavori che si sono aperti alle 9 con i saluti del presidente dell’Ordine dei Medici, Salvatore Amato.
Hanno fatto seguito gli interventi di esperti delle varie discipline affrontando il problema della gestione in area d’emergenza dei pazienti con ictus giovanile e da cause rare, ponendo particolare attenzione alle “terapie tempo dipendenti”. Si è parlato anche di urgenze che riguardano le encefaliti e le poliradicolonevriti nei pazienti positivi al SARS-COV-2. Oltre che di “Neurologia d’urgenza” si è trattato di “Neurologia della prevenzione”: delle strategie finalizzate a ridurre l’insorgenza delle complicanze, prima tra tutte la corretta “presa in cura” dell’ammalato. Per l’ictus giovanile, invece, si è parlato di prevenzione secondaria.
«Le cure appropriate – prosegue la dottoressa Rizzo – non possono prescindere dalle differenze biologiche delle persone, dalle loro fasce d’età e dal contesto socio-culturale responsabile dei differenti stili di vita. Tutti aspetti determinanti della salute».
Proprio in questa ottica i lavori della giornata hanno avuto inizio con la presentazione del Piano nazionale e del Piano della Regione Siciliana per l’applicazione e la diffusione della Medicina di Genere.
«L’obiettivo da perseguire è la pratica della “Neurologia di precisione”, personalizzata in modo da tenere conto delle differenze di sesso e genere responsabili della diversa comparsa delle malattie, della loro diversa evoluzione e della diversa risposta ai farmaci. Da qui – conclude la presidente della S.I.Me.Ge.N. – un invito ai ricercatori affinché includano nella ricerca anche le donne, ancora oggi poco rappresentate nei trials clinici, e raccolgano ed elaborino i dati in maniera disaggregata per sesso ed età. Non è, infatti, un caso che il 70% degli eventi avversi da farmaci sia proprio a carico delle donne. Non considerare le differenze di sesso e genere nella progettazione degli studi clinici può inficiare i risultati della ricerca al punto da renderla inutile, con notevoli sprechi di risorse umane e finanziarie».
A conclusione dei lavori, l’abilitazione del questionario scientifico ecm.