E’ con una narrazione lillipuziana,nata dalle mani dell’artista catalano David Espinosa che si è aperto l’ormai nota manifestazione giunta alla sua tredicesima edizione, che proseguirà con esilaranti rappresentazioni
la Redazione
La XXXIX edizione del Festival di Morgana, che si è aperto con lo spettacolo dell’artista spagnolo Mi gran obra, ha visto con la sua prima rappresentazione una narrazione lillipuziana nascere dalle mani dell’artista catalano David Espinosa.Una messa in scena unica nel suo genere, che ha coinvolto gli spettatori in maniera totalizzante. L’artista manovra sulla scena microscopiche figurine e oggetti per mettere in scena i grandi temi dell’esistenza: tutto è miniaturizzato, dalle scenografie agli attori, con musiche, luci e cambi scena: gli spettatori – solamente 20 per ogni spettacolo – assistono ai fatti narrati muniti di binocolo. “Mi Gran Obra è un’utopia – spiega David Espinosa – Ho pensato di poter avere a disposizione risorse illimitate, 300 attori in scena, una orchestra, una rockband, animali, macchine, elicotteri. Uno spettacolo che permette di sviluppare tutte le idee che arrivano, con un cast e possibilità illimitate. Ma con un piccolo particolare – sottolinea l’artista – la scala, miniaturizzata. Nella difficile condizione economica in cui viviamo, mi sembra questo il momento adatto per questo progetto, pensando in grande e agendo in piccolo. Ciò, continuando a riflettere su i limiti del teatro e sull’idea di rappresentazione. Il risultato è un gioco formale dal quale nascono differenti segni narrativi, non lineari, che sono un ritratto della società in cui viviamo, che innescano metafore che ciascuno spettatore potrà interpretare in maniera soggettiva”.David Espinosa (Elche, 1976). Attore, danzatore, regista si è formato alla Scuola di Interpretación Textual di Valencia. Collabora con Alex Rigola, che nel 2013 lo invita nella sezione Teatro della Biennale di Venezia, Sergi Faustino, Mal Pelo, Las Malqueridas; è presente nei maggiori festival di teatro internazionale. Elemento centrale del suo lavoro è il rapporto tra attore/ corpo e spazio/tempo, investigati con modalità ‘precarie’ e ‘low tech’, muovendosi tra arti visive, danza e teatro.
Il Festival proseguirà con le sue performance sino al 23 novembre con spettacoli di compagnie provenienti da Francia, Spagna, Russia, Italia, presentazioni di libri, un film e una mostra dedicata al celebre marionettista Vittorio Podrecca. Insomma, sino a quella data, la sala teatro e le stanze del Museo Pasqualino accoglieranno il pubblico con proposte che per questa edizione hanno come sottotitolo ‘Kainòs: nuovo/insolito/inatteso’. Il Festival coinvolge per la sua realizzazione istituzioni culturali internazionali. Quest’anno collaboreranno l’Istituto Cervantes Palermo, l’Institut Français Palermo, il Teatro Statale di Tula (Russia). Ogni anno, il Festival di Morgana ha portato in città grandi artisti e importanti compagnie straniere, coinvolgendo il pubblico che risponde sempre con grande attenzione e intensa partecipazione.
Ogni spettacolo è riservato ad un numero massimo di 20 persone. Prenotazione consigliata Biglietti: intero € 10,00 – ridotto € 8,00 |
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino – Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – Piazzetta Antonio Pasqualino n. 5 (traversa via Butera) 90133 Palermo |