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Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Gambero Rosso, Moltivolti al top tra le “cucine solidali” del 2022

L'autorevole rivista inserisce il ristorante palermitano, simbolo di integrazione culturale e imprenditoria sociale sostenibile, nel suo "The Best of 2022" che racconta i fatti, le storie, i progetti più interessanti e significativi dell'anno che sta per passare

di Clara Di Palermo

Il Gambero Rosso ha selezionato Moltivolti, tra i migliori progetti di enogastronomia solidale del 2022. L’autorevole rivista non si è fatta sfuggire l’attenzione e l’impegno del ristorante palermitano per una cucina sostenibile, etica e solidale ma anche gustosa, pulita e giusta. 

Il Gambero Rosso ha sottolineato quanto Moltivolti sia un luogo d’incontro, un ristorante, un co-working, ma soprattutto un progetto di inclusione sociale che ha il suo quartiere generale nel cuore di Ballarò, il mercato più multietnico di Palermo. Ma a non sfuggire ai radar dell’importante rivista gastronomica probabilmente è stata anche la bontà dei piatti simbolo del ristorante come il Mafè Senegalese, il goloso spezzatino di carne, verdure e voluttuoso burro di arachidi, o la Doppiaza Afghana, il corroborante stufato di vitello con riso e cipolla caramellata. O forse il signature dish del ristorante: il cous cous di pesce,  piatto simbolo di integrazione per antonomasia, qui proposto nella sua versione trapanese. 

Antonio Campo, chef di Moltivolti

“Moltivolti è un’attitudine all’accoglienza fuori e dentro il piatto, un modo gioioso di vivere le differenze a tavola come tra le persone – racconta Antonio Campo, chef di Moltivolti, che dopo importanti esperienze in Italia e all’estero ha deciso di ritornare nella sua Sicilia – Qui la mediazione culturale viene sempre un passo prima della cucina, è un lavoro spesso complesso ma di grande condivisione con la brigata, la ricerca dell’autenticità in ogni piatto è il nostro impegno costante”.

Solidarietà uguale opportunità

Questo è un luogo dove la solidarietà si traduce in progetti e opportunità di integrazione, lavoro e cooperazione concreti – continua Campo -, con uno staff formato da oltre trenta persone provenienti da dieci paesi differenti. Qui ognuno ha una sua storia, un suo bagaglio di vita, e con i suoi sapori contribuisce alla creazione di piatti che abbracciano la cucina siciliana e le ricette provenienti da diversi paesi del Mediterraneo: dal Senegal alla Tunisia, dall’Afghanistan alla Palestina, ma non mi piace parlare di cucina etnica, preferisco definire la nostra cucina come internazionale, è più coerente con i nostri percorsi.”

Moltivolti esempio di imprenditoria sociale

Anche i piccoli produttori sono protagonisti sulla tavola di Moltivolti, chiamati a pieno titolo con i loro ingredienti a far parte di un gioco di squadra in cui il buono incontra la solidarietà e la sostenibilità ambientale. La materia prima che Moltivolti sceglie è frutto di uno scambio continuo con l’adiacente mercato di Ballarò. 
Moltivolti integra tra i suoi lavoratori e dipendenti richiedenti asilo e rifugiati politici e coinvolge in percorsi di avvio al lavoro soggetti in giustizia ripartiva dell’area penale.

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