Ghanesi in Sicilia. Tra la Sicilia e l’Africa c’è il mare. Il mare che divide e il mare che unisce, trascinando la speranza da una sponda all’altra.
E, poi, c’è il mare che uccide e il mare che resuscita, chi si è aggrappato alla speranza, rimanendo in groppa alle onde.
La vicinanza geografica, gli scambi commerciali e culturali, hanno dato impulso all’incontro tra i due Paesi. Un incontro destinato a perpetuarsi nei secoli.
Ci sono Paesi, poi, del Continente nero, in cui l’incontro è diventato opportunità per entrambi.
Ghana
E’ il caso del Ghana. Un Paese che svela opportunità d’affari inaspettate per le imprese siciliane, invitate ad assumere iniziative di business inclusivo, progetti radicati nella promozione umana, nel rispetto dei diritti fondamentali della persona.
Con più di 3000 persone, quella Ghanese è la comunità africana più numerosa a Palermo e la quarta in assoluto.
Rapporti con gli indigeni
Ma come sono i rapporti tra i ghanesi in Sicilia e la popolazione locale? E quando inizia la storia dell’immigrazione ghanese in Sicilia?
Cosa dire sui punti di contatto tra gli stessi ghanesi in Sicilia e l’Isola, al di là delle vicinanza geografica? Quali le principali attività che svolgonoi ghanesi in Sicilia?
Ne parliamo con l’avvocato Francesco Campagna, Console Onorario della Repubblica del Ghana e presidente dell’Associazione Ghana Sicily Business Forum
I ghanesi in Sicilia
I ghanesi in Sicilia sono presenti in gran numero soprattutto a Palermo, che storicamente costituisce il maggiore attrattore nella Regione ed ha sempre avuto un rilievo importante anche con riferimento all’intera comunità della diaspora in Italia.
Dal mio personale punto di osservazione, nella qualità di Console Onorario, ho sempre riscontrato una marcata capacità di adattamento dei cittadini ghanesi in Sicilia e tra quelli che hanno scelto di vivere a Palermo in particolare: la vocazione multiculturale della città, il suo clima, la combinazione dei suoi colori e delle sue tante voci ne hanno fatto un luogo accogliente per chi proviene dal Ghana, richiamando molti caratteri del Paese di origine.
I rapporti con le istituzioni
I rapporti istituzionali con la Regione Siciliana e, in particolare, con il Comune di Palermo che ospita la sede del Consolato, sono sempre stati di piena e fattiva collaborazione e si svilupperanno ulteriormente – pandemia permettendo – con la prossima formalizzazione del gemellaggio tra Palermo e la città ghanese di Sekondi Takoradi. Recentemente, la visita dell’Ambasciatore del Ghana, S.E. Signora Eudora Hilda Quartey – Koranteng, è stata occasione per confermare la reciproca volontà di rendere sempre più salda e fruttuosa la avviata collaborazione.
Relazioni interne
Un elemento che ritengo particolarmente interessante, quale segno di prossimità culturale, riguarda la natura delle relazioni personali all’interno del medesimo gruppo familiare esteso, la cui solidità e persistenza consente la tessitura di una utile rete sociale di supporto, che si sviluppa attorno ad una figura di riferimento a cui è riconosciuta autorità e rappresentatività. La particolare giovialità e il carattere generosamente estroverso, che contraddistinguono la maggior parte dei ghanesi, unitamente alla serietà e all’impegno nel lavoro, hanno agevolato la relazione con i siciliani, dai quali oggi ricevo spesso riscontri positivi sulla affidabilità dei ghanesi con cui collaborano.
Origini
Dall’arrivo delle prime ondate migratorie – risalente agli anni ’90 – ad oggi, non vi è stata particolare mobilità sociale e la maggior parte dei ghanesi è ancora impiegata nel lavoro domestico e operaio. Le nuove generazioni, dopo il completamento della scuola dell’obbligo, spesso cercano miglior fortuna all’estero, nei Paesi in cui il desiderio di emergere ha maggiori possibilità di riuscita. Purtroppo si registrano molti casi di sfruttamento lavorativo, sia per quanto concerne il lavoro domestico (colf e badanti, soprattutto donne), che negli altri settori (soprattutto in agricoltura). E’ evidente che la comunità ghanese della diaspora (come d’altronde le altre comunità di immigrati in Italia) ha dovuto affrontare le medesime difficoltà dei siciliani emigranti di inizio XX secolo, e molti ostacoli alla piena integrazione devono essere ancora superati.
Business tra i due Paesi
L’incontro con il Ghana svela opportunità d’affari inaspettate per le imprese siciliane. Ci spiega quali?
La Repubblica del Ghana è da molti anni caratterizzata da una forte stabilità democratica che ha consentito uno sviluppo costante; tale condizione ha reso il Ghana uno dei Paesi africani attualmente più attraenti per le imprese estere; è evidente che ogni valutazione dovrà essere aggiornata una volta conclusa l’emergenza Covid19, ma può ragionevolmente sostenersi che il processo di crescita avviato potrà soltanto rallentare e non arrestarsi.
I settori più redditizi
L’edilizia
Esistono opportunità nell’ambito dell’edilizia (il Paese deve rispondere ad un fabbisogno di circa 2 milioni di unità abitative), dell’energia (esiste la possibilità di accreditarsi come produttore privato di energia e stipulare un contratto di fornitura con il Governo, con condizioni incentivanti per le energie rinnovabili).
La moda
L’attività di intermediazione del Ghana Sicily Business Forum ha riguardato anche il comparto Moda, agevolando il contatto tra i produttori di tessuti tipici del Ghana e alcuni artigiani e designer siciliani, con il progetto KoraixKente (www.koraixkente.com) sviluppato dalla Cooperativa “Korai – Territorio Sviluppo e Cultura”.
Pesca
Notevole interesse è riservato al settore della Pesca e dell’acquacultura, in relazione al quale siamo riusciti a perfezionare un accordo di collaborazione che pone in relazione il Ministero della Pesca del Ghana con il Distretto Produttivo della Pesca di Mazara del Vallo e che recentemente ha ottenuto l’appoggio operativo dello SPRINT Sicilia e del Dipartimento Pesca delll’Assessorato Agricoltura e Pesca della regione Sicilia: lo scoppio della pandemia ha costretto un rinvio della fase di implementazione, che prevede il coinvolgimento delle imprese siciliane in un partenariato finalizzato allo sviluppo di un cluster della pesca in Ghana.
Nuove tecnologie
Si delineano occasioni per fare impresa nell’ambito delle nuove tecnologie (il Paese mira a diventare un Hub tecnologico nell’Africa occidentale) e anche nel campo dell’Educazione e della Formazione.
Potere d’acquisto
E’ inoltre opportuno evidenziare che in Ghana sta crescendo il potere d’acquisto della classe media e con esso la fetta di mercato potenzialmente interessata ai prodotti italiani e siciliani ( tra questi, ad esempio, il vino); anche in questo caso, l’emergenza sanitaria ha bloccato le iniziative promozionali in cantiere.
L’agricoltura, settore chiave dell’economia
L’Agricoltura rappresenta tutt’oggi un settore chiave nell’economia del Ghana, occupando il 45% della popolazione. Ci sono progetti in cantiere per sfruttare questa risorsa nei rapporti con alcuni Paesi di accoglienza, come la Sicilia?
Il Governo ghanese ha avviato un piano a sostegno della locale industria di trasformazione, al fine di limitare il peso delle importazioni ed incentivare il “Made in Ghana”, e conseguentemente si sono create opportunità in molti ambiti dell’agribusiness, con particolare riferimento al food – processing: la tecnologia e il know-how italiano – e le esperienze di eccellenza di molte realtà imprenditoriali siciliane – possono diventare strategiche per possibili alleanze con le aziende ghanesi, anche con riferimento a piccole e medie imprese che stanno arricchendo il locale ambiente imprenditoriale.
Gli investimenti
Occorre sottolineare che l’investimento in un’attività di trasformazione in Ghana avrebbe come riferimento la crescente domanda locale, i cui confini in realtà si estendono ben al di là del territorio della Repubblica e dei suoi 30 milioni di abitanti: infatti, gli accordi commerciali nell’ambito della Comunità economica degli Stati dell’Africa Occidentale ( ECOWAS, Economic Community of West African States) e il recente Trattato di Libero Commercio Continentale Africano, ( AfCFTA , African Continental Free Trade Agreement) allarga in modo esponenziale la prospettiva del business all’interno del continente africano, agevolando gli scambi tra i diversi Paesi.