Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Gianbattista Tiepolo: l’interprete del fasto di Venezia

di Redazione

Il profilo di un grande artista di tutti i tempi, parte integrante di un più ampio repertorio artistico e culturale

di Lucilla Scuderi

Fu, forse il 5 marzo del 1696 che vide Gianbattista Tiepolo aprire gli occhi alla luce suadente di Venezia. Orsola era la madre, Domenico il padre, discendente da un’illustre famiglia.

Assieme a sei fratelli, rimase orfano a un anno e alla madre toccò la responsabilità di amministrare l’eredità paterna e avviare i figli a un lavoro. Affidò Gianbattista, che mostrava già doti particolari a un comparrocchiano perché ne facesse un pittore. L’affidamento a Gregorio Lazzarini, suo maestro, significava soprattutto apprendimento delle tecniche della pittura, cioè i rudimenti del disegno, della prospettiva e della composizione, unita quest’ultima a una certa predilezione per la impaginazione grandiosa a masse di figure abilmente impostate con scenografico apparato, accresciuto dal gusto portato ad effetti cromatici di vivace luminescenza.

A diciotto anni, il Tiepolo, se non formato nell’arte, era, come uomo, completamente indipendente e a ventuno anni, nel 1717, venne iscritto alla Fraglia dei pittori veneziani.

Gianbattista Tiepolo interpreta e arricchisce con personale visione gli aspetti più sfolgoranti della tradizione veneziana, delle ‘macchine’ barocche e del ‘gran gout’ francese, nel rapporto e al servizio delle caste reali e imperiali di Europa; d’altra parte integrato nel vasto giro delle richieste del cattolicesimo dominante. Quella del Tiepolo è una pittura ricca di ‘invenzioni’, di richiami alla mitologia classica, sia pure interpretata a volte in modo discutibile, di ‘trompe-oeil’, di trovate a grande effetto.

Da questa produzione monumentale ai piccoli quadri su tela, ai bozzetti dove si prova in una umile intimità certamente più efficace e più schietta per valori umani e d’arte, il vastissimo corpus del Tiepolo è presentato nel rapporto con il complesso periodo storico in cui operava, denso di avvenimenti di risonanza europea.

 

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