Giunta Comunale e Lagalla. Presta il fianco ai delusi o cosa? Sembrava tutto pronto per la nomina della Giunta Comunale, ma il sindaco Lagalla continua a rinviare le nomine ufficiali della nuova Giunta di Palermo.
A mettere il bastone tra le ruote ai programmi del neo sindaco sono tutti coloro che sono stati esclusi dalle nomine e che, profondamente delusi, non accettano questa vigliacca esclusione. Come dargli torto dopo tutto quello che hanno fatto per sostenere il nome unico di Lagalla alle elezioni. Hanno, persino, rinunciato alla propria candidatura. Davvero il sindaco pensava di procedere alle assegnazioni delle poltrone, senza tenere conto di loro e, soprattutto, delle promesse fatte?
O è un illuso o un ingrato senza scrupoli.
Dalla parte dell’opposizione
Parole dure nei confronti del neo sindaco arrivano da tutte le parti. In particolare, dalle opposizioni. “E così anche questa promessa viene disattesa a danno dei cittadini palermitani – tuona il consigliere del Movimento 5 Stelle, Antonino Randazzo -. Anche oggi, sembra che beghe interne, tentativi di spartizione di poltrone e poteri, rivendicazioni e ambizioni personali, tutto come da copione nel centrodestra, sono state la causa di un indecoroso teatrino – continua Randazzo -. A ciò assistiamo a più di un mese dalla elezione del nuovo sindaco, chiedendoci se i palermitani che lo hanno votato siano adesso consapevoli di aver dato preferenza a chi ha a cuore le poltrone di palazzo delle Aquile e non i problemi di chi deve fronteggiare le gravi emergenze della città dal cimitero ai rifiuti. Lagalla farebbe bene oggi ad informare tutti se è in grado di varare una giunta, di programmare ed avviare la macchina amministrativa o se sarebbe il caso di fermarsi sin da subito per una evidente ed accertata inoperabilità di fronte ai giochi di partito” – conclude-.
“L’ennesimo rinvio della nomina della Giunta è il segno che purtroppo, come temevamo, nella nuova era Lagalla le poltrone e il bilancino contano più dei bisogni della città. Altro che “prima Palermò!” ha detto la consigliera comunale Mariangela Di Gangi.
Come dovrebbe essere la Giunta di Lagalla
Anche se le proteste sollevate dagli esclusi sono riuscite a fermare, momentaneamente, la partita, i giochi, almeno nelle grandi linee, sono, comunque, fatti.
FdI
La vice sindacatura andrà alla meloniana Carolina Varchi alla quale dovrebbe essere assegnato il Bilancio. Un ruolo, che l’esponente di Fratelli d’Italia, dividerà con Salvatore Cincimino, pronto alla nomina di consulente per i conti.
FdI avrà pure Giampiero Cannella, che dovrebbe occuparsi di Cultura e Dario Falzone, ex deputato di Alleanza Nazionale.
Forza Italia
Forza Italia conferma i suoi tre nomi: Rosi Pennino, che avrà le Attività sociali, Andrea Mineo, allo Sport e politiche giovanili, e Aristide Tamajo, Pubblica istruzione.
Lega
La Lega, invece, avrà Sabrina Figuccia, che dovrebbe occuparsi di Verde.
Confermato Maurizio Carta, che entra come tecnico del sindaco e gestirà Urbanistica e Pianificazione.
Il Centro e Italia Viva
La Dc di Cuffaro ottiene una delega di peso, le Attività produttive con Giuliano Forzinetti, ex consigliere di circoscrizione.
Per Italia Viva, alla fine i renziani piazzano il presidente del Consiglio comunale uscente Salvatore Orlando che avrà Lavori Pubblici, Edilizia Privata e Cimiteri.
L’undicesimo
Per quanto riguarda l’undicesimo nome, l’attenzione è concentrata su esponenti vicini a Totò Cordaro.
Potrebbe quindi arrivare la conferma per Antonella Tirrito, oppure l’ex assessore di Bagheria, Maurizio Lo Galbo. Ma questa mossa rischierebbe di provocare un nuovo terremoto tra gli esclusi, da Saverio Romano a Lentini allo stesso Udc al quale Cordaro non ha mai formalmente aderito.
Il Consiglio
Per la presidenza del consiglio, invece, si fa sempre più
insistente il nome del forzista Giulio Tantillo.
Il Consiglio comunale dovrebbe essere proclamato la prossima settimana. La
prima seduta utile potrebbe essere fissata tra fine mese e i primi giorni di
agosto.
Gli esclusi di eccellenza
Tra gli esclusi dalle nomine della Giunta Comunale, tanti i nomi di eccellenza che emergono. Intanto, quello del forzista Cascio, che pare adesso chieda la presidenza della Gesap. L’altro escluso che non si dà pace è quello dell’autonomista Lentini, che, dal primo momento, si è assegnato da solo ogni sorta di delega in cambio della sua rinuncia. Auto assegnazioni, sempre smentite da Lagalla, con tanto di comunicato ufficiale. Tra gli esclusi eccellenti, Saverio Romano per Noi con l’Italia e Decio Terrana per l’Udc.
Nessuno di loro, comunque, si dà per vinto.
Intanto, hanno fatto saltare il banco.
I partiti rimasti sotto la soglia di sbarramento, che, comunque, avevano ricevuto la promessa di entrare nella cerchia dei prescelti una volta superato il 3,5%, non hanno mandato giù la delusione. Hanno, così, fermato la corsa del sindaco nell’assegnazione delle poltrone. Il sindaco, dal canto suo, continua a garantire la formazione ufficiale della Giunta in tempi brevissimi. La data ultima comunicata è quella della metà di questa settimana.