Lavorare a maglia o a uncinetto è meglio di una terapia antistress. E l’affermazione non è delle migliaia di signore che “fanno la calza”, bensì di studiosi che hanno avuto modo di osservare gli effetti benefici di queste attività manuali sull’individuo. L’InchiestaSicilia se ne è già occupata in passato.
Stando a uno studio condotto da Knit for Peace, onlus britannica che ha “sferruzzato” abiti per i più bisognosi, ben l’85% degli appassionati interpellati ha affermato che la sensazione di relax e benessere provata mentre si sferruzza non è limitata alle ore di attività.
È accertato che, oltre a ridurre sensibilmente lo stress e anche l’ansia, uncinetto e maglia sostengono le capacità cognitive e aiutano a tenere sotto controllo la pressione per via dell’alto potere rilassante.
Effetto relax
Da qualche tempo questa passione coinvolge anche numerosi uomini che hanno unito l’effetto rilassante alla soddisfazione di indossare qualcosa che si è creato con le proprie mani. Complici i social e tutti i gruppi che favoriscono la condivisione di passioni e hobbies, gli uomini che amano sferruzzare si sono moltiplicati con progressione geometrica .
Del resto, è sufficiente fare un giro sul web per capire quanto ciò sia vero. Il gruppo più numeroso su Facebook è “Magliuoumini” che ha anche un sito e si è addirittura costituito in Associazione.
“I Magliuomini sono uomini che amano fare la maglia, l’uncinetto, la filatura, il ricamo, il macramè e la tessitura”, come si legge sul sito e noi possiamo aggiungere che abbiamo visto lavori veramente di pregio. Pullover e cardigan realizzati con grande perizia, studio delle tecniche e dei punti, accurata scelta dei filati.
I social aiutano a trovare gli appassionati sparsi per tutto lo stivale e a restare in contatto, scambiarsi consigli e organizzare incontri nelle varie città o veri e propri raduni. Condividere passioni come lo sferruzzo aiuta la socializzazione e lo scambio di positività, perché l’approccio con una persona rilassata contagia relax.
Mille benefici
E il ripetere più e più volte gli stessi movimenti, come avviene per il lavoro a maglia o uncinetto, rilascia endorfine che, come sappiamo, contribuiscono al nostro buonumore. Inoltre, si ottiene anche un effetto benefico su artrosi e altri problemi di questo tipo.
Ma gli uomini che amano lavorare a maglia non si limitano a realizzare un capo seguendo uno schema, in molti hanno ulteriormente arricchito la loro abilità con l’ideazione di schemi e l’esecuzione di modelli originali, ideati da loro. Per alcuni, quello che era iniziato come un passatempo si è trasformato in lavoro, del resto nello stesso statuto dell’associazione si precisa che uno degli scopi è proprio quello di promuovere questa forma di artigianato come opportunità lavorativa.
Sferruzzare per passione
David Pyle racconta come da manager di una grossa impresa americana, si sia trovato, quasi per caso, seduto su una sedia con due ferri in mano e un gomitolo di filato. Non aveva mai lavorato a maglia prima, pur facendo parte di una famiglia in cui il lavoro ai ferri era una tradizione.
Racconta di come, improvvisamente, guardò l’orologio e si rese conto che era passata un’ora e mezza. Il tutto senza che realizzasse che il tempo passava, senza essere stanco ma semmai molto rilassato e di buonumore ed essendo riuscito anche a socializzare con le persone sedute vicino a lui. Nel tornare a casa in aereo, poi, si mise, in maniera spontanea, a sferruzzare suscitando la curiosità della signora seduta accanto a lui.
Anche uomini celebri sferruzzavano
In questo primo appuntamento con la passione maschile per il lavoro a maglia, non vogliamo dilungarci oltre, torneremo a parlarne raccontandovi esperienze personali e anche storie di coloro ai quali ferri e uncinetto hanno cambiato la vita e il lavoro. Chiudiamo dicendovi che anche tanti uomini illustri hanno speso del tempo a lavorare a maglia, tra questi Anthony Quinn e uno dei fratelli Lumiere.