Debutta domani, venerdì 25 ottobre alle ore 21.00, in prima nazionale al Teatro Biondo di Palermo, lo spettacolo Guerra e pace, tratto dal romanzo di Lev Tolstoj e diretto da Luca De Fusco, che ha adattato il testo insieme a Gianni Garrera.
Dopo il successo di Anna Karenina, i teatri stabili di Palermo e Catania, ai quali si aggiunge il prestigioso contributo del Teatro Nazionale di Roma, uniscono le loro forze per realizzare l’ideale completamento di un dittico ispirato alla grande letteratura di Tolstoj.
In scena, Pamela Villoresi nel ruolo di Annette, figura di raccordo delle diverse storie familiari e sociali che si intrecciano sullo sfondo delle guerre napoleoniche. Al suo fianco Federico Vanni, Paolo Serra, Giacinto Palmarini, Alessandra Pacifico Griffini, Raffaele Esposito, Francesco Biscione, Eleonora De Luca, Mersila Sokoli, Lucia Cammalleri.
Le scene e i costumi sono di Marta Crisolini Malatesta, le luci di Gigi Saccomandi, le musiche di Ran Bagno, le creazioni video di Alessandro Papa e le coreografie di Monica Codena.
Repliche fino al 3 novembre e poi in tournée a Modica (5 e 6 novembre), Catania (dall’8 al 17 novembre), Arezzo (15 e 16 dicembre), Prato (18 e 19 dicembre), Torino (dal 21 dicembre al 2 gennaio), Roma (dal 4 al 23 gennaio).
Il gioco di passaggi e continui cambi di fronte di Guerra e pace, l’alternarsi di proiezioni e apparizioni dal vivo, il forte contributo epico delle musiche si presentano come ideale seconda puntata di un dittico che indaga i grandi temi dell’umanità e che Tolstoj paragonava alle grandi creazioni omeriche. Denso di riferimenti filosofici, scientifici e storici, il racconto unisce la forza della storicità e la precisione drammaturgica.
Guerra e Pace è l’eterno conflitto tra valori autentici e corruzione
Mescolando personaggi storici e di fantasia, Tolstoj racconta l’epopea di alcune famiglie aristocratiche russe – i Rostov e i Bolkonskij, depositari dei valori autentici e genuini, intrecciate a quelle dei corrotti e dissoluti Kuràgin – dal 1805 alla travolgente insurrezione di tutto il popolo russo nel 1812.
Grandiosa epopea, toccante esplorazione dei lati oscuri e luminosi dell’animo umano, Guerra e pace si ripropone, di generazione in generazione, con immutata immediatezza e rara capacità di avvincere nel profondo. I temi trattati sono universali e spingono a riflettere sulle dinamiche dei conflitti in tutte le epoche storiche.
«Detesto la parola “attuale” collegata al teatro – afferma Luca De Fusco – Il teatro non è una trasmissione televisiva o un sito. Il grande teatro e la grande letteratura non sono attuali, sono eterni. In questa messa in scena di Guerra e pace non si troveranno quindi immagini della guerra in Ucraina o in Medio Oriente. In questo spettacolo, che fa il paio con Anna Karenina del 2023, l’unica scelta di politica culturale è quella di soffermarsi sulla cultura russa per non creare assurdi ostracismi alla straordinaria storia di un popolo che nulla ha a che fare con la politica, a mio avviso esecrabile, di un governo. Non c’è bisogno di attualizzare il classico di Tolstoj. La convivenza tra guerra e pace, amore e morte, tiranni e popolo, parla alla nostra coscienza contemporanea».