Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Hamburger vegano sì, hamburger vegano no?

Ideato sia per soddisfare le papille gustative di chi non riesce proprio ad evitare di mangiare carne sia per coloro che già ne fanno a meno. Per gli amanti o i fissati del veg è arrivato l’hamburger vegano grondante di sangue... vegetale! Ne eravate a conoscenza?

di Redazione

di  Daniela Giangravè

Per gli amanti o i fissati (dipende dai punti di vista) del veg è arrivato – udite udite – l’hamburger vegetariano grondante di sangue… vegetale! Ne eravate a conoscenza? Una squadra di scienziati della Stanford University è riuscita a ricrearlo.
Il professore in biochimica Patrick Brown ha messo a punto un vero e proprio clone grazie ad una molecola di derivazione vegetale, l’eme, presente nella leghemoglobina: l’emoglobina presente nelle piante, il suo sangue. Si estrae dalle radici di piante come piselli e fagioli e con l’attrazione con l’ossigeno e attraverso l’atomo di ferro contenuto, cambia colore, assumendo proprio il colore rosso sangue. In più, se questa molecola viene esposta all’azione di zuccheri e aminoacidi ha il sapore della carne. L’hamburger vegano contiene inoltre olio di cocco che replica il grasso di manzo e le proteine fornite dalle patate donano alla polpetta schiacciata una bella crosta al momento della cottura.

L’Eme

Afferma Brown: “L’Eme è la molecola che dà sapore alla carne. Ed è il motivo per cui la carne rossa, che ne contiene quantità maggiori, ha un sapore più gustoso rispetto alla carne bianca“.
L’hamburger vegano ha il nome evocativo di Impossible Foods.
Gli scienziati puntavano proprio sul fatto che l’hamburger somigliasse il più possibile al gustoso pezzo di manzo per antonomasia per cui il lavoro non è stato poco per replicarne i tessuti, i grassi e le fibre muscolari di origine animale. Tofu e seitan non avevano riscosso granché successo dato il loro gusto, come dire, un po’ troppo stopposo.

L’hamburger non hamburger


L’hamburger non hamburger, cioè l’hamburger vegano, è stato ideato sia per soddisfare le papille gustative di chi non riesce proprio ad evitare di mangiare carne sia per coloro che già ne fanno a meno. Lo scopo è di convincere chi consuma questo alimento a sostituirlo con qualcosa di più sano. Del resto, non tutti sanno che il suo utilizzo provoca gravi danni alla nostra salute per il suo eccessivo consumo e un forte impatto ambientale distruggendo l’ecosistema. La carne a base vegetale utilizzerebbe in meno il 99% di risorse della terra, l’85% di acqua e ben l’89% di gas serra! Il pianeta ringrazierebbe!

I rischi della carne

“La produzione di carne ha conseguenze ambientali terribilmente distruttive, inoltre, molti scienziati e medici credono che sia intrinsecamente malsano mangiare carne,” spiega Brown. “Dobbiamo reinventare un intero sistema per la produzione del cibo. E il nostro risultato finale è stato un prodotto incredibilmente delizioso che può competere con successo contro un prodotto che la gente ha amato per migliaia di anni”. Per non parlare del fatto che si ridurrebbe la necessità di allevamenti intensivi.

Innumerevoli versioni di hamburger vegano


Di hamburger vegetariani e vegani possiamo trovarne già in numerose versioni come quelli di soia e il veggie burger nelle sue varianti a base di lupini, farro, quinoa e lenticchie e a base di verdure come le patate e gli spinaci.
Insieme alla start-up Impossible Foods, altre aziende hanno imitato i prodotti di origine animale come le finte uova fatte di proteine di legumi, le finte cotolette di pollo a base di soia e il pesce vegetale insaporito con le alghe.

Hamburger di carne senza prodotti animali


Lo chef David Chang al ristorante asiatico di New York, Momofuku Nishi, ha inaugurato, il luglio scorso, la polpetta schiacciata al gusto di manzo ma senza contenere manzo e il lancio ha interessato anche ristoranti di San Francisco e Los Angeles.
John Falco ha detto che l’hamburger si avvicina molto a quello autentico come aspetto e come sapore. Darren Gruber è favorevole al consumo di un hamburger “di carne” senza l’utilizzo di prodotti animali. Cuozzo, prima del lancio, aveva detto che avrebbe speso solo 80 centesimi, tuttavia, il giorno della presentazione sono cambiate molte opinioni. Gruber lo ha ritenuto buono, ma ha voluto prepararlo nella sua cucina seguendo il suo gusto personale, è il caso di dirlo…  Se i Food Impossible dovessero espandersi, Falco sarebbe ben lieto di scegliere un prodotto più sostenibile.

Costi elevati

I costi dell’hamburger vegano sono piuttosto elevati ancora: ben 20 dollari ad hamburger! Il dott.re Brown finanziato anche dalla Fondazione Gates e da Google, porta avanti il suo lavoro per perfezionare il suo prodotto e renderne la produzione più economica. Il veggie burger potrebbe essere l’alternativa a quello sfruttato utilizzando cellule staminali da un gruppo di ricercatori dell’Università di Maastricht la cui produzione ha avuto un costo di 325 mila dollari!

Beh, non resta che gustare per credere!

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