Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

I beni confiscati sono beni comuni

 Nuova Iniziativa di AUSER affinché i beni confiscati si trasformino in luoghi di socialità e di servizi alle persone. Domani, Mercoledì 29 marzo prossimo a Catania, all’interno della bellissima sede della CGIL Catanese in Via dei Crociferi, 40, si terrà l’iniziativa di Auser Sicilia e Auser Catania sui beni confiscati

di Patrizia Romano

Dopo l’iniziativa del 1° Luglio scorso a Palermo, nel “giardino del benessere”, AUSER torna ad occuparsi di questi temi, mettendo attorno ad un tavolo, più o meno, gli stessi soggetti della iniziativa precedente, con la differenza che – nel frattempo – ci sono state le Elezioni Amministrative, regionali e Nazionali ed il quadro è completamente cambiato.

Relatori

Alla iniziativa ci saranno:

  • il nuovo Presidente della Commissione Regionale Antimafia On. Antonello Cracolici;
  •  il nuovo Presidente dell’ANCI SICILIA Paolo Amenta.
  • Interverranno anche Cosimo Antonica, dell’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati e Sequestrati ed il Magistrato Sebastiano Ardita, insieme a Matteo Iannitti de “I Siciliani Giovani”.

Ascolteremo le “testimonianze” di Dario Gulisano del “progetto ARBOR” dell’Auser di Catania e Barbara Ingrassia della Geotrans, un’Azienda di logistica sequestrata alla mafia ma anche il Dirigente del Comune di Catania che segue i Fondi del PNRR l’Ing.Fabio Finocchiaro.

I lavori, presieduti da Giorgio Scirpa, Presidente AUSER SICILIA, saranno introdotti da Nicoletta Gatto, la Presidente di Auser Catania ed interverranno anche Alfio Mannino, Segretario Generale CGIL SICILIA,  Ivan Pedretti Segretario Generale dello SPI CGIL Nazionale e conclusi dal Presidente Nazionale di AUSER Domenico Pantaleo.

I lavori saranno aperti dal saluto del “padrone di casa”, il Segretario Generale della CGIL CATANIA Carmelo De Caudo e da Salvo Raffo Presidente del CSV Etneo.

Obiettivi

L’iniziativa vuole concretamente conseguire alcuni obiettivi e traguardi che sono chiaramente indicati nel pieghevole-invito che sintetizza le proposte di AUSER SICILIA:

  • Occorre continuare a sequestrare i patrimoni dei mafiosi ancora nella loro disponibilità per circa il 90% e valorizzare i beni dal valore di oltre 40 miliardi di euro finora sequestrati
  • Assegnare con rapidità i beni confiscati; da parte dei Comuni e/o direttamente dall’Agenzia sui Beni Confiscati, prevedendo che la stessa possa fare bandi diretti per il Terzo Settore (APS e ODV)con bandi per Aree locali beni confiscati,
  • Nei bandi, e/o nei tavoli di co-progettazione e co-programmazione, vanno privilegiate gli Enti del Terzo Settore, in particolare ODV e APS. prevedendo per loro non solo terreni agricoli, ma anche immobili.
  • Istituire Consulte Cittadine degli Enti del Terzo Settore – Comuni che facciano FOCUS sui beni disponibili e per realizzare progetti sulla base dei bisogni riscontrati;
  • Utilizzare maggiori risorse per risanare, ristrutturare e gestire i beni confiscati, a partire dei due milioni per la gestione dei beni, previsti nella Legge 29/6/2022 n.150 e utilizzare, a tal fine, parte del FUN fondo unico nazionale per il risanamento e ristrutturazione dei beni.
  • l’Agenzia nazionale beni confiscati deve diventare l’unico interlocutore sulla materia e va dotata di più risorse umane e di un fondo economico certo.
  • Vanno previsti immobili per assicurare un tetto ai senza fissi dimora di Catania ed il rinnovo della concessione all’Auser per il “Giardino del Benessere” di Palermo.
  • Occorre coinvolgere stabilmente le Fondazioni Bancarie per contribuire a finanziare il risanamento dei ben, come già fa Fondazione con il Sud;
  • Occorre una Legge di indirizzo della Regione Siciliana sui beni confiscati, che renda uniformi per tutti gli Enti Locali le regole sul modello del regolamento co-progettato alla Prefettura di Palermo circa l’uso e la gestione dei beni, e che preveda anche risorse aggiuntive finalizzate al recupero ed al riuso dei beni confiscati e promuovere un gruppo di lavoro sui beni confiscati con la presenza delle parti sociali e del Forum del Terzo Settore.
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