Il tema dei dehors al convegno di Fiepet-Confesercenti Palermo. Il Comune annuncia regole più stringenti nel centro storico. Un sì condizionato da Attinasi e Zambito: “Bene, ma norme consentano di lavorare in serenità”
La suddivisione della città di Palermo in due grandi macro aree, delineate dai confini dell’attuale Ztl, con regole più stringenti per i dehors nel centro storico. È l’orientamento del Comune in merito al nuovo regolamento sulle strutture a supporto delle attività commerciali. La posizione dell’Amministrazione è stata ufficializzata dall’assessore alle Attività produttive, Sergio Marino, nel corso del convegno di Fiepet-Confesercenti Palermo sul ruolo dei pubblici esercizi per lo sviluppo economico del territorio, tenutosi nell’ambito di ExpoCook. L’idea del Comune ha ricevuto un sì condizionato da Fiepet e Confesercenti Palermo, che però hanno invitato l’Amministrazione a “entrare al più presto nel merito delle proposte con un tavolo tecnico che affronti il problema”. Sui dehors Marino ha spiegato che “il Comune e il consiglio comunale sono impegnati a scrivere delle regole chiare e condivise con gli esercenti. Nel centro storico c’è la necessità di tutelare la bellezza del percorso Unesco – ha precisato l’assessore alle Attività produttive – ed è per questo che immaginiamo regole più stringenti. Nel resto della città – ha aggiunto Marino – vogliamo dare comunque norme chiare che consentano agli imprenditori di lavorare con serenità e sviluppare la propria attività in armonia con le esigenze dei residenti”.
“Da parte del Comune abbiamo colto un segnale importante – affermano Mario Attinasi e Alfonso Zambito, rispettivamente presidente di Confesercenti Palermo e di Fiepet Palermo -. Avere regole più stringenti nelle zone del centro storico è un’idea condivisibile, ma non bisogna dimenticare che queste devono consentire agli esercenti di potere svolgere in serenità il proprio lavoro. Attendiamo di conoscere in dettaglio le proposte dell’Amministrazione – ancora Attinasi e Zambito – soprattutto in riferimento alle strutture già esistenti. Il tempo stringe ed è necessario arrivare al più presto a una conclusione”.